L‘orto urbano può essere una risorsa collettiva dal grande valore sociale. Abbiamo già visto come allestire un orto urbano, oggi torniamo a parlare di orti urbani per vedere, in termini più concreti, una comunità di persone come si può muovere per avviare un’attività di questo genere. Comunità, gruppi di persone, associazioni locali… sono infinite le aggregazioni che potrebbero desiderare di realizzare un orto urbano. Le finalità sono davvero tante, dall’educazione ambientale a quella dell’autoproduzione, all’educazione alimentare fino alla salvaguardia della biodiversità agricola.
Gli orti urbano possono essere sia pubblici, sia privati. La necessità di orti urbani privati nasce quando il Comune di residenza non consente la coltivazione sul proprio territorio. Quando si parla di orti urbani non esiste una normativa unica, talvolta le amministrazioni locali avviano delle gare per assegnare la gestione degli spazi verdi, altre volte basta compilare una richiesta per la pratica dell’orticoltura urbana.
In molti casi, i cittadini hanno iniziato la pratica dell’orto urbano bonificando un pezzo di terra che giaceva in uno stato di degrado. Una volta stabilito il sito dove poter allestire l’orto urbano, organizzatevi alla meglio così di dare modo all’intera comunità di giovare dell’orticoltura urbana. Ecco alcuni consigli su come procedere per la gestione dell’orto condiviso:
- Prima di iniziare, stabilite delle regole condivise da tutte. Riunitevi con costanza in quanto gli incontri periodici sono un’ottima occasione di crescita!
- Condividete le vostre preoccupazioni, raccogliete idee e comunicate.
- Per tenere traccia della gestione dell’orto urbano, impiegate un quaderno comunitario dove ognuno dovrà annotare le mansioni svolte.
- Nell’orto condiviso non dovranno mancare le attività di gruppo: la domenica può essere un’ottima giornata da dedicare ai grandi lavori per la vita dell’orto.
- Nella gestione dell’orto urbano non deve esserci un’organizzazione piramidale, non c’è nessuno al vertice, nessuno che comanda, ci sono solo coordinatori: più la progettazione dell’orto urbano sarà orizzontale, meglio andranno le cose! L’orto collettivo è sempre di tutti e mai di nessuno in particolare.
In un orto urbano, lo spazio va gestito come nel caso di un orto familiare. Non mancherà l’aiuola per la coltivazione di ortaggi, una per la coltivazione delle aromatiche, uno spazio naturale che dovrà funzionare da spazio di condivisione. Se c’è abbastanza spazio nell’orto urbano potranno sorgere delle aiuole per piccoli frutti o addirittura un frutteto.