Come fare lo sciroppo di acero
Se stai cercando informazioni su come fare lo sciroppo d’acero, sei nel posto giusto: scoprirai che fare lo sciroppo d’acero è facile e divertente, e che potrai essere in grado di produrlo da solo in pochi e semplici passaggi. Ma quali?
Sciroppo d’acero: guida fai-da-te
In primo luogo, pratica un piccolo foro in un albero di acero, e poi inserisci un beccuccio dal quale potrai raccogliere la linfa che, a quel punto, gocciolerà lentamente dall’albero. Questa linfa è leggermente dolce, e risulta essere composta per lo più da acqua, con una piccola quantità di zucchero.
Una volta che la linfa è stata raccolta nella quantità desiderato, dovrai rimuovere un po’ d’acqua in eccesso. È sufficiente far bollire la linfa in una pentola e, quando giunge ad ebollizione, raccogliere la quantità di zucchero nel liquido, che a quel punto apparirà evidentemente concentrata.
Una volta rimossa l’acqua a sufficienza e cotta la linfa ad una concentrazione di zucchero del 66-68%, otterrai un buon sciroppo d’acero puro!
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Cosa ti serve per fare lo sciroppo d’acero
Naturalmente, l’unica cosa che ti serve per poter fare lo sciroppo d’acero è avere la fortuna di vivere in una zona dove si può raccogliere lo sciroppo d’acero! Dai pertanto un’occhiata alla tua zona, per scoprire se sulla tua proprietà, o su proprietà che puoi legalmente utilizzare, ci sono degli aceri.
In aggiunta a ciò, avrai bisogno di un piccolo perforatore per fare i buchi nella corteccia, alcuni beccucci e diversi secchi. Ovviamente, ti servirà anche una padella o una pentola, e un fornello o un bruciatore a propano.
Come individuare un buon acero
Ci sono diversi tipi di alberi d’acero nel mondo, ma i due tipi principali da cui è possibile produrre sciroppo d’acero sono l’acero da zucchero e l’acero rosso.
In particolare, gli aceri da zucchero di solito crescono a quote più elevate, mentre gli aceri rossi crescono a quote più basse. Entrambi sono facilmente identificabili in estate, quando hanno le loro tipiche foglie, ma in inverno è necessario utilizzare la corteccia per identificarli senza errore.
In linea di massima, l’acero da zucchero è l’albero preferito per produrre sciroppo d’acero, perché ha una percentuale più alta di zucchero nella sua linfa (2-3%), e quindi non c’è bisogno di tanto liquido per ottenere un ottimo sciroppo. Potrai riconoscere un albero di acero dalla sua corteccia liscia e grigia, ma nel caso di acero da zucchero, la corteccia può diventare molto ruvida e fessurata, e anche evolversi in un grigio più scuro, man mano che passano gli anni.
E per quanto attiene l’acero rosso?
Qualcuno potrebbe dirti che lo sciroppo d’acero fatto con l’acero rosso non è buono come quello fatto con l’acero da zucchero, ma non è esattamente vero. È invece vero che il contenuto di zucchero di un acero rosso sarà dell’1-2%, e quindi avrai bisogno di più linfa d’acero, ma se il tuo obiettivo è quello di generare dello sciroppo per auto-consumo, e non hai finalità di rivendita commerciale, non hai alcun bisogno di preoccuparti!
Per identificare correttamente l’acero rosso, cerca alberi con legno duro, con corteccia liscia e grigia (ma più scura dell’acero da zucchero). Con l’invecchiamento dell’albero, la corteccia può iniziare a sbucciarsi e apparire come veri e propri fogli che si staccano, per cadere dall’albero.
Come raccogliere lo sciroppo
Una volta che hai effettuato i fori nella corteccia, dovresti controllare i tuoi alberi una volta al giorno (o anche di più se ne hai la possibilità) per vedere se la linfa sta colando regolarmente.
Non c’è un ritmo predefinito di colatura. A volte si tratta di un gocciolamento lento, mentre a volte si tratterà di un gocciolamento veloce. Tutto dipende dal tempo e dalla stagione. Una volta che si ottiene un po’ di linfa d’acero nei tuoi contenitori, potrai procedere con la fase successiva.
Tieni conto, però, che la linfa d’acero è molto deperibile. Se il tempo è caldo dovrai dunque raccogliere la tua linfa almeno una volta al giorno e farla subito bollire, prima che perda le sue qualità! Ricorda dunque che più a lungo la tua linfa rimane fuori dall’albero prima che venga lavorata, e maggiori sono le possibilità di produrre sciroppo d’acero dal sapore amore e sgradevole.
Una volta raccolta la linfa, introducila nel processo di ebollizione che sopra abbiamo commentato, facendo bollire la linfa fino a quando non viene rimossa una quantità sufficiente di acqua, e rimarrai con il solo sciroppo d’acero puro. Attento: questo processo genera molto vapore, e quindi potrebbe valere la pena di farlo all’esterno, se possibile, perché la vostra cucina può riempirsi rapidamente di vapore!
Pubblicato da Anna De Simone il 16 Ottobre 2019