Come fare le consociazioni con le piante da fiore da balcone e da giardino

consociazione disposizione piante da fiore

Alle monocultura moderne, all’uso di pesticidi e di prodotti altamente nocivi per la natura, uomo compreso, esiste un’alternativa che è quella di creare un orto sinergico, un orto che segue i principi e le regole della natura e fa leva sulla diversità per proteggersi e regalarci i suoi frutti. Lo stesso principio vedremo che vale anche quando non siamo più nell’orto ma solo sul nostro terrazzo ed è per questo motivo che oggi imparare come fare le consociazioni con le piante da fiore da balcone e da giardino è molto importante. E’ una scelta di sostenibilità ambientale e non solo di giardinaggio. Andiamo quindi a scoprire di cosa si tratta e come comportarci mentre coltiviamo le nostre piante.

Cosa sono le consociazioni

Quando utilizziamo le consociazioni nel nostro orto o nel nostro giardino, significa semplicemente che stiamo coltivando in contemporanea di diverse specie vegetali non certo prese a caso, come vedremo, ma selezionate in modo tale che mentre crescono si aiutano a vicenda. Non è una novità questa, e se avete un po’ di esperienza di orto saprete bene che è da tempo che l’uomo utilizza questo metodo per coltivare con ottimi risultati, anche in assenza di trattamenti chimici.

In un certo senso non si fa altro che imitare la natura, andarle incontro per poter godere dei benefici di quando si fanno le cose rispettando l’ambiente e la biodiversità. Dovremmo ricordarcelo più spesso.

Nella maggior parte dei casi sentiamo parlare di come fare consociazioni soprattutto per gli ortaggi ma non è affatto detto che questa strategia non possa essere applicata anche alle piante da fiore, che si trovino sul balcone oppure in un bel giardino.

Tutto gira intorno al fatto che le piante interagiscono tra loro e col suolo in diversi modi, ad esempio scambiano sostanze nutritive con il terreno, in aria attirano o allontanano insetti differenti con i loro fiori e con i loro profumi, e con le loro foglie spesso creano delle zone di ombra e mantengono umida la terra. Se noi diventiamo in grado di sfruttando nel modo giusto le caratteristiche specifiche di ciascuna pianta che coltiviamo, possiamo avere degli ottimi risultati, in frutti e fiori abbondanti e anche più naturali.

A cosa servono le consociazioni

Questo principio di “combinare la piante” che appare a descriverlo quasi banale ha innumerevoli benefici. Se azzecchiamo le giuste consociazioni riusciamo a scongiurare anche degli attacchi di insetti nocivi oppure ad allontanare delle spore patogene, ma non solo. Grazie a questa tecnica possiamo anche aumentare la fertilità del suolo, migliorando e ottimizzando la presenza di quelle sostanze nutritive che le nostre piante di volta in volta hanno bisogno. Tutto ciò porta ad un miglioramento delle produzione da parte delle piante, che si tratti di fiori oppure di frutti, poco cambia. Se impariamo quindi come fare le consociazioni con le piante da fiore da balcone e da giardino, possiamo arrivare anche a risparmiare parecchio, ottenendo fioriture generose.

Esempi di consociazioni

Visto che si sente sempre parlare di consociazioni nell’orto, andiamo a scoprire qualche esempio che comprenda anche le piante da fiore, da cui poter prendere ispirazione per il nostro terrazzo oppure per l’angolo di verde che abbiamo attorno a casa. Anche in un semplice vaso ci sono delle combinazioni di aromatiche, ortaggi e fiori molto utili da conoscere.

Ciò che vi proponiamo è di comporre ad esempio un bel vaso di aromatiche ricco di colori oltre che di sapori. Inseriamovi la senape con i suoi fiori gialli affiancata alla bietola, mentre sotto possiamo metterci la borragine con i suoi fiori blu elettrico, e il sedano. Ad un livello inferiore di altezza possiamo aggiungere il timo serpillo. Attorno possiamo coltivare altre aromatiche quasi immancabili su un balcone come la maggiorana, la menta e la melissa, e poi aggiungiamo le fave, quindi delle leguminose, più che per estetica, perché sono piante che arricchiscono la terra di azoto e aiutano a mantenerla più fertile.

Per scoraggiare gli insetti dall’avvicinarsi, possiamo inserire nella nostra composizione anche le calendule, e aggiungere il tocco finale con la presenza della Atriplex halimus, detta pianta del sale, preziosa perché con le sue foglie chiarissime e sapide attira gli appetiti degli storni.

Se non ce la sentiamo di realizzare un vaso così ricco e vario, possiamo anche iniziare con qualcosa di meno maestoso avvicinando Calendule e Nasturzi a qualche altra pianta come le cicerchie, i ceci, i finocchi, le cipolle, le fave, e la senape, stavolta bruna. Il nasturzio in questo gruppo di piante svolge un ruolo importante perché aiuta a tenere lontani afidi, formiche e lumache.

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Consociazioni e Disposizioni

Quando di parla di consociazioni spesso si citano anche le disposizioni delle piante all’interno di uno spazio che può essere un vaso, un bancale di un orto oppure un appezzamento di terreno. L’idea è quella che è necessario fare attenzione a come trapiantiamo le piccole piantine tenendo conto non solo banalmente dei vari spazi che esse occupano ma anche del fattore tempo. Sì perché ogni pianta ha il suo ritmo, il suo momento di produzione, fiori o frutti che siano, e il suo momento di riposo.

Nel sistemare quindi le pianticelle all’interno di un perimetro di coltivazione dobbiamo assolutamente fare in modo che non si coprano o si soffochino a vicenda mentre crescono, lasciando magari il vuoto quando entrambe entrano nel riposo vegetativo.

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