Come fare un bonsai dal seme o dal ramo
Come fare un bonsai dal seme o dal ramo: consigli per coltivare bonsai a partire dal seme o dal ramo con la tecnica della talea.
Come fare un bonsai dal ramo
La tecnica della talea è perfetta per bruciare le tappe e ottenere un bonsai già ben sviluppato già dopo i primi anni dalla coltivazione. La moltiplicazione per talea è molto diffusa, consiste nel prelevare uno o più rami dalla pianta e porli in un substrato adatto al fine di indurre la radicazione.
Per la talea di bonsai dovete scegliere una pianta madre sana, alla quale andrete a recidere un ramo giovane che vi servirà per dare vita al vostro nuovo bonsai. Per fare la talea di bonsai dovete seguire alcuni accorgimenti quali:
Il substrato
Il substrato (o terreno) che indurrà la radicazione del ramo dovrà essere poco fertile. Usate della torba semplice mescolata a sabbia. Il substrato dovrà essere mantenuto umido fino a completa radicazione della talea di bonsai.
Il ramo
Scegliete un ramo giovane, prelevato da una pianta madre forte e vigorosa. Il ramo da recidere dovrà avere una lunghezza compresa tra i 10 e i 15 cm.
Esposizione e temperatura
Coprite il ramo, posto nel substrato, con una campana trasparente ricavata tagliando una bottiglia di plastica. In alternativa potete scegliere un sacchetto di plastica. Lo scopo della campana è quello di innalzare la temperatura dell’aria che circonda il ramo. La talea di bonsai va tenuta in un luogo molto luminoso ma al riparo dai raggi diretti del sole. Il sacchetto di plastica (o la bottiglia) vanno sistemati in modo da consentire l’ingresso di una cannula che vi servirà per la periodica irrigazione: il substrato va tenuto umido!
Ormone radicante
In gergo si chiama ormone radicante, in realtà non si tratta di un ormone ma di semplici sostanze stimolanti che richiamano gli ormoni già presenti nei tessuti vegetali e favoriscono la radicazione del ramo. L’uso dell’ormone radicante per la talea di bonsai è fortemente consigliato.
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Come fare la talea di bonsai con l’ormone radicante?
Vi basterà immergere la base della talea di bonsai in acqua per la profondità di circa tre centimetri. Lasciate sgocciolare bene la base, vi basterà che sia umida.
Immergete la base della talea inumidita nella polvere radicante e quindi ponetela a dimora nella miscela di torba semplice e sabbia.
La polvere radicante richiama le auxine nella zona marginale del ramo; le auxine sono sostanze vegetali che hanno un ruolo cardine nella sintesi di nuove radici.
Il periodo di radicazione varia in base al tipo di bonsai che vogliamo coltivare. Capirete che la pianta ha emesso le radici quando noterete dei segnali di ripresa vegetativa (emissione di nuovi germogli). Quando il ramo avrà emesso le radici, potrà essere collocato nella sua dimora definitiva.
Come fare un bonsai dal seme
Coltivare un bonsai a partire dal seme è un’impresa molto difficile e soprattutto non da tutti. Solo le personalità dotate di grande passione, costanza e pazienza potranno cimentarsi nella coltivazione di bonsai dal seme.
Certo, coltivare un bonsai dal seme ha molti vantaggi: la pianta potrà essere allevata a bonsai fin dall’emissione del primo germoglio! La semina del bonsai consente di realizzare una struttura arborea ben precisa. Potrete decidere il diametro, la lunghezza e la forma del tronco così come il numero e la lunghezza dei rami… Insomma, quando si parte dalla semina niente va lasciato al caso.
Consigliamo di seminare un gran numero di semi perché non tutti arrivano a germinare. I semi vanno interrati e il terreno dovrà essere tenuto moderatamente umido. Scegliete un terriccio soffice e armatevi di tanta pazienza: ci vogliono molti anni per ottenere un bonsai a partire dalla semina. Per altre informazioni: come curare un bonsai.
Pubblicato da Anna De Simone il 12 Settembre 2016