Come far germogliare i semi
Come far germogliare i semi: consigli sulla germinazione dei semi. Dai semi più comune (limone, fagiolo, pomodoro, canapa, peperoncino…) ai semi più difficili che necessitano di scarificazione. Germinazione in acqua, in batuffoli di cotone umidi e tanti consigli utili.
A chi non è mai capitato di comprare una di quelle bustine di semi? Ecco, ora la materia prima c’è, l’entusiasmo anche… ma come si fanno germogliare i semi? Far crescere le proprie piante a partire dal seme è facile ed economico ma talvolta richiede tempo.
Far germogliare i semi è una pratica fattibile e accessibile a tutti sia da un punto di vista di pratica (sono richieste doti come pazienza e impegno) sia da un punto di vista strumentale (non occorrono dispositivi particolari).
Come far germogliare i semi nel cotone, ovatta, carta assorbente, nella garza o nel terriccio
La germinazione di un seme può avvenire su svariati supporti, c’è chi consiglia garza, ovatta, acqua o batuffoli di cotone, chi suggerisce della carta assorbente o, ancora, chi del terriccio soffice. Tutti i supporti elencati sono più o meno validi. E’ molto comune l’usanza di far germogliare semi di canapa, di fagioli o di piselli, nel cotone.
Il cotone, così come la garza, sono molto assorbenti e quindi offrono un buon grado di umidità al seme ma questi supporti nascondono insidie. Il seme, una volta germinato, potrebbe faticare a districarsi dal batuffolo di cotone quindi richiede attenzioni quotidiane.
Per una questione di praticità noi vi consigliamo di far germogliare i semi (qualsiasi) in terriccio soffice. L’ovatta e le garze tendono a rovinare i germogli, la carta assorbente è indicata solo se avete bisogno di far germogliare 5-10 semi.
Per far germinare i semi di canapa, per esempio, molti consigliano l’uso di tovaglioli di carta assorbenti, certo, sono adatti, anche più dell’ovatta (batuffolo di cotone) ma anche in questo caso vince il terriccio. Provvedendo alla germinazione dei semi di canapa direttamente nel terriccio, avrete piantine più sane. Stesso discorso per semi di peperoncino, limone e altre specie.
Inoltre, chi vuole far germogliare i 20-30 grammi di semi contenuti in una bustina commerciale avrà bisogno di un contenitore più grande e sicuramente dovrà usare del terriccio soffice.
I semi da far germinare
Se avete comprato una bustina di semi, assicuratevi dell’anno di confezionamento: più vecchi saranno i semi e minori saranno le probabilità di germinazione.
Certi semi, come quelli di alcune varietà di lattuga e bocca di leone, necessitano di luce per germinare e quindi non devono essere interrati; altri necessitano di freddo e quindi devono essere messi nel frigorifero… la maggior parte di semi, per germogliare hanno bisogno di una temperatura di 15-20 °C, in ogni caso, leggete le indicazioni sulla bustina dei semi.
A che profondità vanno interrati i semi
La regola generale vuole che il seme vada interrato per una profondità pari al doppio della sua lunghezza. Per i semi di canapa la profondità sarà di 0,5 cm (e la temperatura del terreno dovrà essere di 20 °C).
Se volete seminare e far germogliare le vostre piante nell’orto, in pieno campo, potete seminare a spaglio e poi rastrellare superficialmente, oppure seminare in apposite buchette che avrete pazientemente realizzato.
Come far germogliare i semi: il contenitore
Iniziamo dal contenitore. In commercio ne esistono di parecchi modelli: vasetti biodegradabili, vassoi a cellette, vasetti di torba… in casa potete utilizzare strumenti meno professionali ma altrettanto efficaci come vasetti dello yogurt, bicchieri o ancora meglio, vaschette di gelato da almeno 2 kg!
Ricordate di fare i conti con lo spazio, una cosa è far germogliare 3 – 7 semi, discorso ben diverso se volete far germogliare 30 grammi di semi così da avere radicchio gratis per almeno una decina di mesi!
Poi, tenete ben presente che se seminate in contenitori minuscoli, una volta che le plantule avranno sviluppato le prime foglie vere, dovrete trapiantarle in contenitori leggermente più grandi.
Quale terriccio usare per far germogliare i semi
In commercio si trova del terriccio per la semina, è venduto in sacchi ed è piuttosto economico. Chi vuole evitare questa spesa può usare il classico terriccio di coltivazione ma dovrà avere la premura di setacciarlo. Appena dopo la semina, inumidite il suolo.
Germinazione dei semi, consigli
Dopo la semina, inumidite ulteriormente il terreno con uno spruzzino.
Coprite i semenzai per evitare la dispersione di umidità.
Quando le piante avranno sviluppato 3 – 4 foglie vere, potete provvedere con la vera e propria messa a dimora.
I semenzai richiedono da 14 a 16 ore di luce diretta per consentire alle piante appena germogliate di crescere in modo sano.
Scarificazione dei semi duri
In caso di semi dal tegumento molto rigido e spesso, per favorirne la germinazione si prosegue non solo con la somministrazione di basse temperature (tenere i semi in frigorifero per almeno due settimane per poi spostarli in un ambiente caldo e umido) ma anche con la scarificazione.
La scarificazione è un procedimento che mira ad assottigliare lo spessore del tegumento esterno del semi così da favorirne la germinazione. Si può procedere per abrasione (con della carta abrasiva a grana sottile) o con incisione (più difficile e consigliata solo agli esperti).
Il contenitore per far germogliare le piante: la galleria fotografica
Pubblicato da Anna De Simone il 30 Gennaio 2018