In ogni casa è presente un vero e proprio arsenale chimico fatto di prodotti per la pulizia dell’ambiente, insetticidi, prodotti per il bricolage e per l’igiene personale. Un malintenzionato con buone nozioni di chimica potrebbe confezionare un ordigno esplosivo mescolando semplicemente i flaconi che teniamo sotto il lavello, eppure noi quelle sostanze le maneggiamo con disinvoltura e le riversiamo negli scarichi. Troppo spesso dimentichiamo che si tratta delle stesse sostanze tossiche e pericolose che nelle aziende sono sottoposte a severe normative e controlli.
La nostra salute e l’ambiente sono minacciati dagli arsenali chimici casalinghi. E da comportamenti sbagliati dovuti alla mancanza di informazioni, spesso difficili da trovare sulle etichette dei prodotti. Capita così di mischiare i detersivi da bucato con la candeggina per aumentarne l’efficacia, senza sapere che in questo modo si liberano pericolosi vapori di cloro.
Sempre il tema di bucato, i detersivi possono contenere prodotti ad azione sbiancante non sempre a favore del vero pulito. Spesso infatti si tratta di sbiancanti ottici che conferiscono al bucato un colore più bianco non perché il tessuto sia meglio lavato, ma per la capacità di riflettere la luce degli additivi che aderiscono alle fibre. Di conseguenza il bianco risulta più bianco, anche se il tessuto è meno pulito, inoltre l’operazione di lavaggio comporta un più alto costo ambientale.
Anticalcarei e sgorgatori per scarichi sono una vera bomba chimica. Utile allora sapere che il lavandino può essere sgorgato anche buttandovi abbondante acqua bollente dopo aver messo nello scarico mezzo chilo di sale grosso. Per il calcare invece si può benissimo usare l’aceto, con la sola accortezza di lasciarvi immersi gli oggetti da scrostare almeno per una notte o di usarlo in uno straccio imbevuto con cui coprire gli oggetti stessi.
Molti prodotti composti possono essere agevolmente sostituiti con pochi prodotti semplici. Lavaggi con aceto, comune bicarbonato, acqua e ammoniaca, detergenti all’acido lattico e citrico suppliscono benissimo all’azione disinfettante, lucidante a anticalcarea di ogni tipo di detergente per vetri. I detersivi per i vetri, pavimenti e piastrelle possono essere sostituiti benissimo da acqua contenente poca ammoniaca.
È fondamentale imparare a leggere le etichette: i prodotti vanno possibilmente scelti biodegradabili al 98% (il 90% non è sufficiente). Fatta eccezione per alcuni prodotti primari e essenziali, quali ammoniaca a candeggina, i prodotti che recano il segnale “irritante” (la x nera in etichetta) andrebbero scartati a favore di altri meno aggressivi.
Gli indumenti vanno lavati il meno possibile a secco. Quando li riportiamo dalla tintoria vanno arieggiati il più possibile prima di essere indossati, perché disperdano il percloroetilene (sostanza cancerogena) che avranno mantenuto e che altrimenti rischia di essere assorbito o rimanere nell’ambiente.
Capitolo importante è quello della lotta agli insetti e degli insetticidi. La prima cosa da tenere presente è che il suffisso “cida” significa “che uccide” e che questo è vero per germi e insetti, in una certa misura vale anche organismi più complessi. Al contrario di ciò che dichiarano le etichette, questi prodotti non sono niente affatto innocui per gli uomini.
Se si trova una fila di formiche in casa, è utile cercare il punto di accesso e cospargerlo di borotalco. Se la casa è vecchia e infestata da scarafaggi, oltre alla massima pulizia di cucina e lavandini, può essere utile cospargere gli angoli con polvere di borace. Nel caso in cui non si possa fare a meno di una disinfestazione con prodotti chimici, è utile sapere che essa avrà efficacia solo se fatta nel periodo giusto (di solito la riproduzione delle larve) e che sono inutili disinfestazioni ripetute e frequenti.