Come disinfettare una ferita
Come disinfettare una ferita: consigli su come disinfettare una ferita da taglio o un’escoriazione della pelle.
Attenzione! Se la ferita da taglio è molto profonda, recatevi al pronto soccorso per l’applicazione dei punti di sutura.
In cucina, un attimo di distrazione e… zac! Ci ritroviamo con un taglio sulle dita! Anche attività come giardinaggio e fai da te possono esporci al rischio di taglio e abrasioni della pelle. Quando capita questo inconveniente, è meglio farsi trovare preparati e disporre del disinfettante giusto.
La ferita è una lacerazione della cute più o meno profonda. Generalmente una ferita è classificata in:
- Superficiale
- Profonda
se vengono coinvolti anche strati sottostanti. - Penetrante
se risultano danneggiati organi interni.
In questa pagina vedremo come disinfettare una ferite di lieve entità. Per ferite più profonde, dove occorrono i punti di sutura, è bene lasciarsi guidare da un medico esperto. Anche in caso di ferita infetta vi rimandiamo al parere di un esperto che possa valutare ogni caso specifico.
Le ferite superficiali e le escoriazioni della pelle causano sanguinamento ed espongono l’organismo a rischio di infezione. Per questi motivi è importante medicare bene una ferita e disinfettarla.
Come disinfettare una ferita
Esercitate una leggera pressione in corrispondenza del taglio e tamponate con un asciugamano o un tovagliolo pulito fino a quando l’emorragia non si arresta.
Attenzione! La pressione va esercitata in corrispondenza del taglio e non sul lembo di pelle prima o dopo della ferita. Esercitando pressione nel punto sbagliato noterete un aumento dell’emorragia.
Il disinfettante per eccellenza è il perossido di ossigeno o acqua ossigenata da usare, però, con una certa moderazione perché rallenta il processo di guarigione della ferita. Per consigli supplementari per far guarire velocemente una ferita da taglio o ferita chirurgica vi consigliamo la lettura dell’articolo: come cicatrizzare una ferita velocemente.
Per medicare una ferita senza disinfettante, potete sfruttare dell’acqua fredda saponata così da eseguire una prima pulizia. Eliminate eventuali tracce di terra, polvere, frammenti o spine per poi sciacquare la ferita sotto acqua corrente impiegando un getto d’acqua non violento (a bassa pressione).
Dopo il lavaggio della ferita, se dispone di un disinfettante, proseguite con la vera e propria disinfezione. In commercio esistono un gran numero di disinfettanti. Scegliete un disinfettante non alcolico. Molto diffusa è l’acqua ossigenata ma anche disinfettanti a base di iodio o cloro. Tenete presente che un disinfettante non ancora scaduto ma aperto da molto tempo, avrà probabilmente perso la sua efficacia.
Applicate il disinfettante sulla ferita e lasciatelo asciugare naturalmente. Quando il disinfettante si darà asciugato potete applicare una medicazione (un cerotto, una garza…).
Come capire se la ferita è infetta?
Per evitare che la ferita possa infettarsi, seguitene il decorso per i giorni successivi alla prima medicazione.
Osservate la ferita per qualche giorno. Se la lesione fatica a guarire, se appare molto arrossata, gonfia oppure se percepite una sensazione di calore nella zona circostante alla lesione, se sentite dolore o bruciore, con molta probabilità c’è un’infezione in corso. In caso di ferita infetta è necessario rivolgersi al medico che vi prescriverà la terapia più efficace in base alle vostre esigenze. Il trattamento di una ferita infetta potrebbe prevedere anche la somministrazione di antibiotici.
Ferite da taglio e vaccinazioni
Il Chlostridium tetani è un batterio che produce tossine estremamente dannose per il sistema nervoso umano. Tra le infezioni che si possono trasmettere attraverso un taglio figura proprio il tetano. Se non siete regolarmente vaccinati, consultate un medico in modo tempestivo perché il trattamento antitetanico può essere eseguito entro le 24 ore, soprattutto nell’evenienza di ferite profonde o ferite causate da oggetti contundenti sporchi e arrugginiti.
Pubblicato da Anna De Simone il 8 Novembre 2016