Come disinfettare uno smartphone
Imparare a disinfettare in modo corretto e con regolarità il vostro smartphone vi permette di evitare il rischio di contrarre infezioni banali come influenza o raffreddore o ancor peggio virus più pericolosi come il Coronavirus COVID-19.
In questo articolo vi spiegherò come disinfettare un telefonino in modo sicuro e senza correre il rischio di danneggiarlo, indicandovi come sempre fonti autorevoli, e chiarirò anche la differenza tra una generica “pulizia” e una “disinfezione” o “sterilizzazione”.
Cosa vuol dire disinfettare uno smartphone
Prima di tutto è importante capire la differenza tra il verbo “disinfettare” e il verbo “pulire”.
Disinfettare una superficie significa uccidere le forme vegetative dei microrganismi e le loro spore (fonte: Enciclopedia Treccani) in modo che questa non possa più essere una fonte di infezioni.
Pulire è invece un verbo generico che indica “rimuovere lo sporco” ma non implica necessariamente la disinfezione.
Ad esempio, posso quindi pulire gli occhiali utilizzando un panno ma senza ottenere una disinfezione. Posso pulire il tavolo da una macchia di latte con un panno cucina ma senza ottenere per questo una disinfezione del tavolo. Posso pulire uno specchio con carta da giornale ma senza disinfettarlo.
Un verbo sinonimo di disinfettare è sterilizzare. Verbi assimilabili sono decontaminare, purificare o disinquinare.
Disinfettare uno smartphone significa quindi eliminare virus e batteri in modo che non possa più essere una fonte di infezione.
Per completezza vale la pena a questo punto ricordare la differenza tra virus e batteri.
Un virus (termine che in latino significa “veleno”) è un agente infettivo ridotto ai minimi termini: una capsula in proteine che protegge un filamento di materiale genetico.
Per moltiplicarsi, un virus entra nella cellula ospite e parassitizza le sue funzioni di replicazione. I virus sono la causa di malattie come la poliomielite, l’influenza, la rabbia, l’AIDS, il vaiolo e il COVID-19, a cui nelle cronache recenti si fa riferimento come “Coronavirus“.
E’ importante sapere che gli antibiotici non hanno alcun effetto contro i virus.
Un batterio è un essere vivente costituito da una singola cellula circondata da una parete e priva di nucleo . Misura circa 1 μm (è quindi 20 volte più grande di un virus e circa cinquanta volte più sottile di un capello) e solitamente ha la forma di una sfera o di un bastoncino.
I batteri sono l’origine di malattie come la peste, il colera e la tubercolosi. Alcuni batteri possono però avere un effetto benefico, come ad esempio, quelli che aiutano la nostra digestione.
Per prevenire la moltiplicazione dei batteri si utilizzano con efficacia gli antibiotici.
Come disinfettare uno smartphone o un cellulare
Chi è arrivato alla “veneranda età di 50 anni” come nel mio caso si ricorda di come si presentavano i primi telefoni cellulari, o in gergo “telefonini“, usciti sul mercato.
Un pesante “blocco di plastica” con tanto di tasti e uno schermo rigorosamente in bianco e nero dove si visualizzavano solo caratteri e numeri.
Questi cellulari si potevano utilizzare solo in due modi: fare / ricevere telefonate e inviare messaggi SMS. Nessun altra funzione “smart” era prevista e neanche pensabile.
Il vantaggio era però la solidità e la possibilità di disinfettarli rapidamente e con efficacia utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto di banale alcool denaturato a 90° in quanto anche lo “schermo” era del tutto insensibile all’aggressività di un disinfettante come l’alcool.
I moderni smartphone invece NON possono essere disinfettati utilizzando alcool a 90° in quanto si danneggerebbe sicuramente lo schermo con funzionalità touch, per sua natura estremamente delicato.
Per questa ragione è necessario ricorrere a soluzioni alternative. La più pratica ed efficace è quella di utilizzare un apposito strumento per disinfettare lo smartphone sfruttando il potenziale delle lampade UVGI (in inglese “Ultraviolet germicidal irradiation”).
La radiazione ultravioletta germicida è un efficace metodo di sterilizzazione che utilizza la luce ultravioletta (UV) alla lunghezza d’onda UV-C per modificare il DNA o l’RNA dei microorganismi impedendo loro di riprodursi o di essere dannosi.
Questo metodo di sterilizzazione è così efficace da essere utilizzato anche per la disinfezione di cibo, acqua e aria. Per approfondire potete leggere questo articolo del Berkeley Lab, dello U.S. Department of Energy (in lingua inglese).
Potete acquistare online diversi prodotti per disinfettare il vostro smartphone grazie alla radiazione ultravioletta germicida. Tra quelli con un buon rapporto qualità / prezzo vi segnalo quello proposto da SUNUV che permette di disinfettare uno smartphone in soli 180 secondi, grazie alla luce ultravioletta con una lunghezza d’onda di 260 nm – 280 nm erogata attraverso 8 LED UVC.
Questo prodotto può essere utilizzato anche per disinfettare altri oggetti come chiavi, occhiali, orologi, forbici e le “mascherine antivirus” che ci siamo abituati a indossare con la pandemia da Coronavirus.
Potete in questo momento acquistarlo 59,99 Euro in questa pagina.
Come disinfettare un iPhone con salviette disinfettanti
Disinfettare uno smartphone con comuni salviette disinfettanti imbevute con alcool denaturato a 90 gradi o altri prodotti disinfettanti può essere un’operazione pericolosa per lo schermo.
Se scegliete quindi questa soluzione dovete utilizzare un prodotto concepito in modo specifico per disinfettare uno smartphone senza danneggiare lo schermo.
Potete ad esempio ordinare in questa pagina di Amazon le apposite salviettine per disinfettare gli smartphone e altri dispositivi elettronici InvisibleShild.
Ogni confezione contiene 10 salviettine e in questo momento costa 5,99 euro, IVA e spedizione inclusa.
Le salviette disinfettanti InvisibleShield non danneggiano il rivestimento oleorepellente del tuo smartphone o tablet in quanto utilizzano alcol isopropilico al 70%: il prodotto che tutti i principali produttori di dispositivi elettronici raccomandano per pulire gli schermi e le superfici dei dispositivi elettronici come smartphone, tablet, telecomandi e laptop salvaguardando lo schermo.
Per ottenere i migliori risultati il produttore consiglia di lasciare agire l’alcol per almeno 30 secondi. Queste salviettine non sono invece adatte per essere utilizzate sulla pelle. Qui sotto un’immagine del prodotto:
Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 10 Gennaio 2022