Come curare la Stella di Natale
Come curare la Stella di Natale: consigli alla coltivazione della stella di Natale. Irrigazione, posizione, concime e come stimolarne la fioritura. Cosa fare in caso di Stella di Natale che non fiorisce.
Come può una pianta messicana sopravvivere nelle abitazioni degli italiani? Stiamo parlando della Stella di Natale, l’Euphorbia pulcherrima, la pianta che nel suo habitat naturale può raggiungere un’altezza di 4 metri, mentre negli ambienti domestici di noi italiani, fatica a vivere più a lungo del periodo natalizio.
Dove posizionare la stella di Natale in casa
La luce è un aspetto fondamentale per la vita di ogni pianta. Nel caso dell’Euphorbia pulcherrima, la stella di Natale, è importante garantirle una luce quanto più naturale possibile. Poniamola in un luogo della casa lontano da luce artificiale. La pianta sopravvive bene grazie alla luce naturale che durante i mesi invernali non deve superare le otto ore al giorno.
Nei mesi invernali, se avete una veranda chiusa, tenetela esposta alla finestra dalle alle ore 9.00 alle ore 16.00. Al pomeriggio e alla sera, spostatela in una zona poco luminosa e priva di fonti di luce artificiali. La temperatura dovrà essere compresa tra i 15 e i 24 gradi.
Tenete la pianta lontana dalle fonti di calore, non può vivere vicino a termosifoni e caminetti, ne’ accanto a forni e cucine. La pianta deve essere preservata dalle correnti d’aria fredda.
Quanta acqua dare alla pianta
Il drenaggio è un altro fattore da non sottovalutare. La Stella di Natale, infatti, è molto sensibile ai ristagni d’acqua.
Evitate la formazione di acqua nel sottovaso e irrigare solo quando il terreno del vaso appare asciutto.
Le foglie della pianta sono molto delicate. Tendono a seccare facilmente. Se la pianta è tenuta in un locale climatizzato, meglio posizionare un umidificatore d’ambiente o disporre dell’argilla espansa ai piedi del vaso. L’argilla espansa in granuli, trattiene l’acqua e la libera in forma di umidità creando un microclima ideale per la crescita della stella di Natale.
Potatura della Stella di Natale
Quando le foglie appassiscono, recidetele con una cesoia senza dimenticare di indossare i guanti. La linfa della pianta può essere urticante.
Come curare la stella di Natale in estate e primavera
Quando si cura bene, la stella di Natale arriva agli inizi di aprile con alcune foglie e talvolta ancora qualche brattea di colore rosso sbiadito. In primavera le cure da destinare alla stella di Natale non cambiano. Anche all’inizio della bella stagione, infatti, la pianta va tenuta in casa.
Se la stella di Natale è sopravvissuta anche alla primavera, dal mese di aprile potete metterla all’esterno e riportarla in un luogo buio dal mese di ottobre. Chi abita nel settentrione d’Italia e comunque anche al sud, in base all’andamento climatico, la pianta andrebbe riposta all’esterno a fine aprile, così da scongiurare il rischio di gelate tardive che danneggerebbero irrimediabilmente la pianta.
Stella di Natale che non fiorisce
I fiori della pianta non sono rossi. Il fiore è di dimensioni esigue, giallo, circondato da foglie rosse, quelle che noi erroneamente consideriamo petali!
I veri fiori di questa pianta sono quelli molto piccoli, di colore verde e/o giallo, visibili anche nella foto in alto. Si trovano al centro di quelle che generalmente sono erroneamente considerati fiori, di colore rosso. Questi, infatti, non sono grossi petali ma delle foglie modificate chiamate brattee, che hanno perso la clorofilla e assunto dei pigmenti colorati.
Le piante con fioritura invernale vanno curate in modo particolare affinché le foglie rosse si ripropongano anno dopo anno. Per stimolare la fioritura, il vaso con la Stella di Natale che desiderate far rifiorire va tenuto al buio per quattordici ore al giorno per otto settimane (due mesi circa). In questo modo le foglie colorate dovrebbero comparire a fine novembre.
Come concimare la stella di Natale
Da fine maggio a settembre, ogni due settimane, si diluisce nell’acqua di irrigazione un fertilizzante liquido con alte percentuali di fosforo e potassio.
Pubblicato da Anna De Simone il 25 Ottobre 2017