Come cucinare sulla pietra ollare e pietra lavica: consigli sulla cottura con pietre naturali come la pietra ollare e la pietra lavica. Differenze e consigli all’uso.
Al momento del primo utilizzo, è importante eseguire delle operazioni che non andranno ripetute per gli impieghi successivi.
Sia la pietra lavica che quella ollare, vanno lavate accuratamente in acqua salate e poi risciacquate sotto acqua corrente. Una volta asciugate, cospargete la superficie con olio d’oliva. Lasciate oleate le superfici per almeno 24 ore. Trascorso questo intervallo, eliminate l’olio in eccesso con un panno assorbente. Dopo questa preparazione preliminare, la pietra lavica o pietra ollare sarà pronta all’uso.
Dopo ogni utilizzo, la pietra naturale dovrebbe essere immersa in acqua tiepida ma solo quando si sarà del tutto raffreddata. Non può essere usato alcun detersivo: se lavate la pietra naturale con detersivo, non potete più riutilizzarla.
Come usare la pietra ollare
Fate scaldare la pietra in modo graduale. Cercate di distribuire la fiamma in modo uniforme su tutta la base. Se usate un fornello a gas, impiegate uno spangifiamma.
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Prima di adagiare gli alimetni sulla pietra ollare o sulla pietra lavica, non è neessaria l’aggiunta di alcun condimento. La pietra ollare così come la pietra lavica, sono naturalmente anti aderenti e per questo consentono una cottura sana.
Queste pietre naturali sono adatte ad affrontare tempi di cottura molto lunghi proprio perché riescono a cedere il calore in modo graduale. Possono entrare in diretto contatto con la fiamma del fornello (meglio se usate uno spangifiamma), o con la brace di un barbecue o di un camino.
Cosa si può cucinare sulla pietra ollare e pietra lavica
La pietra ollare così come la pietra lavica, sono adatte alla cottura di qualsiasi alimento:
- Pesce
- Crostacei
- Carni bianche
- Carni rosse
- Polenta
- Pizze
- Piadine
- Focacce
- Fondute di formaggi
Nell’elenco abbiamo omesso le verdure perché queste possono essere cotte sulla pietra ollare ma sulla pietra lavica annoverano quealche riserva. Le verdre possono “scaricare” un sapore forte, talvolta anche “amarognolo”, per questo si sconsiglia la cottura di verdure sulla pietra lavica a meno che non abbiamo una piastra di pietra lavica da usare esclusivamente per le verdure.
Sulla pietra ollare potete cucinare, senza problemi, cespi di radicchio tagliati a metà, peperoni, zucchine e melanzane affettate.
Differenze tra Pietra lavica e pietra ollare
La pietra ollare (steatite), a differenza della pietra lavica, subisce un processo di levigazione e non viene usata grezza. I tempi di riscaldamento della pietra ollare sono leggermente superiori a quelli della pietra lavica.
La pietra lavica è più porosa rispetto alla pietra ollare. Dato l’elevata porosità della pietra lavica, piuttosto che cucinare gli alimenti a diretto contatto, spesso si consiglia l’impiego di griglie metalliche. Questo problema non si pone con la pietra ollare: gli alimenti possono essere adagiati direttamente sulla pietra.
Anche con la pietra lavica potete adagiare gli alimenti direttamente sulla petra ma, dopo ogni utilizzo, conviene immergere la pietra naturale in un contenitore con abbondante acqua tiepida e bicarbonato di sodio, per poi traferire la pietra naturale in un contenitore con acqua distillata (priva di calcare). Certo, si tratta di un procedimento un po’ noioso ma, dato la cottura che è in grado di regalare la pietra lavica, ne varrà la pena!
Per approfondire le differenze tra la pietra lavica e quella ollare, vi consigliamo la lettura della pagina: pietra lavica e pietra ollare
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