I prodotti a base di cannabis e l’olio di CBD (cannabidiolo) stanno riscontrando un crescente gradimento da parte dei consumatori e il numero di produttori e di negozi dedicati alla vendita di questi prodotti continua ad aumentare.
Ovviamente la vendita di cannabis light e di olio di CBD è da tempo legale in Italia.
Ricordiamo che l’acronimo THC sta per tetraidrocannabinolo, il principio attivo della cannabis che può essere considerato il capostipite della famiglia dei fitocannabinoidi e che in concentrazioni elevate comporta effetti psicotropi.
Differenza tra CBD e THC
Il cannabidiolo (CBD) e il tetraidrocannabinolo (THC) sono due sostanze che interagiscono positivamente tra di loro in quanto il CBD limita alcuni effetti psicottivi negativi del THC come la paranoia e l’ansia.
Le molecole dei due principi operano in modo diverso: il THC si lega con il recettore CB1, mentre il CBD si lega al recettore CB2 e nello stesso tempo impedisce al recettore CB1 di legarsi al THC.
In alcune tipologie di prodotti come l’olio di CBD il THC può invece essere assente.
Perchè fare uso di Cannabis Light e olio di CBD
Le proprietà benefiche del cannabidiolo consistono essenzialmente nell’azione di riequilibrio sul sistema endocannabinoide del nostro corpo provocato da uno stimolo negativo, come ad esempio il dolore. L’assunzione di questa sostanza consente quindi di alleviare i sintomi di un’infiammazione del nostro corpo o di una patologia.
Le azioni benefiche di questi prodotti possono quindi riassumersi nelle seguenti tipologie:
- Analgesiche (contrasta il dolore)
- Antinfiammatorie (limita le infiammazioni)
- Muscolo rilassanti (combatte gli spasmi muscolari)
- Anticonvulsivante (limita le convulsioni)
- Ansiolitiche (ostacola gli attacchi di ansia)
Dove acquistare la Cannabis Light e l’olio di CBD
Come anticipato all’inizio del nostro articolo il numero di negozi dedicati alla commercializzazione di prodotti legali a base di cannabis e olio di CBD sta crescendo rapidamente a causa della richiesta di queste sostanze e per la redditività dell’attività di rivendita.
Per evitare di pagare inutilmente il margine che i rivenditori aggiungono al costo di produzione il nostro consiglio è di rivolgersi direttamente ai produttori di queste sostanze che si occupano anche della vendita al consumatore e non solo della produzione.
La start-up agricola Greenyleaf
Greenyleaf è un esempio di società agricola italiana che coltiva piante di Cannabis Sativa L. dalle cui infiorescenze si ricava la cannabis light e l’olio di CBD.
Le piante di Canapa legale sono coltivate all’interno di serre ibride e indoor di ultima generazione situate sul territorio italiano, assicurando la massima qualità del prodotto finale.
Poiché la Greenyleaf controlla tutta la filiera che va dalla semina delle piante alla commercializzazione, il prezzo dei prodotti finali è concorrenziale e più vantaggioso rispetto a quello proposto dai semplici rivenditori.
La qualità dei prodotti è inoltre regolarmente monitorata e le sementi sono quelle previste dalla legislazione dell’Unione Europea per la coltivazione legale di Canapa Sativa L.
Per maggiori informazioni e per ordinare direttamente online potete visitare il sito ufficiale dell’azienda: Greenyleaf.it.
Approfondimenti legali sulla commercializzazione della Cannabis Light
Se foste interessati ad approfondire quanto è previsto dalla legge per la coltivazione e la commercializzazione di prodotti derivati dalla canapa vi consiglio di consultare la legge 242 del 2 dicembre 2016, entrata in vigore il 14 gennaio 2017 e il cui testo, che contiene tutte le disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa è disponibile in questa pagina della Gazzetta Ufficiale.
Come si coltiva la cannabis sativa
La coltivazione della cannabis sativa deve rispettare le normative di legge a partire dalla fase di semina.
Per quanto riguarda la tipologia di terreno, la pianta di cannabis sativa predilige un terriccio ricco di sostanze nutritive e che non deve mai presentare ristagni di acqua.
La cannabis sativa può crescere anche ad altitudini di 1400-1500 metri sul livello del mare e presenta radici che scendono in profondità, riuscendo a provvedere alle esigenze di idratazione anche in periodi di siccità. Se coltivata su appezzamenti di terreno estesi si consiglia di distribuire le sementi in una proporzione di 50 Kg per ettaro.
La raccolta delle infiorescenze deve essere eseguita nella sua fase di pieno sviluppo che corrisponde al momento in cui i cannabinoidi sono presenti in massima quantità. Solitamente questa fase, in Italia, corrisponde ai mesi da fine settembre a fine ottobre, con le consuete variazioni che dipendono dalla genetica e dalla regione del nostro paese in cui viene avviata la coltivazione.
Sicuramente le fasi più delicate sono quelle che vengono dopo la coltivazione e che consistono nel raccolto, nell’essiccazione e nella pulizia della pianta.
In particolare l’essiccazione è un processo delicato che deve essere eseguito in locali appositamente progettati per questo scopo, con temperature costanti intorno ai 20 gradi e, ancor più importante, con un tasso di umidità controllato intorno al 50-55%.