Le pulizie di casa sono un lavoro importante che alcune famiglie o alcuni single hanno deciso di delegare a un collaboratore domestico, perché non hanno tempo a sufficienza a causa degli impegni lavorativi o semplicemente perché preferiscono pagare qualcuno per svolgere questo compito, ottenendo in cambio del tempo libero da investire in modo più piacevole.
Per la scelta del collaboratore domestico in Italia è ancora diffusa l’abitudine di concordare un “pagamento in nero” ma negli ultimi anni si stanno diffondendo servizi offerti da agenzie specializzate come Batmaid che si occupano di somministrare personale qualificato a fronte di una regolare fatturazione.
I rischi di pagare in nero un collaboratore domestico
Pagare in nero un collaboratore domestico individuato con il passaparola negli ultimi decenni è sempre stata la scelta preferita dagli italiani purtroppo, ma ora finalmente le cose stanno cambiando.
Il pagamento in nero comporta infatti la mancanza di una tutela assicurativa ed espone il collaboratore domestico al rischio di non ricevere il compenso pattuito o di ricevere un compenso iniquo in relazione al lavoro svolto.
Inoltre il pagamento in nero si configura a tutti gli effetti come evasione fiscale con tutte considerazioni negative anche a livello morale e sociale.
Ricevendo un pagamento in nero il collaboratore domestico non matura alcun diritto a fini pensionistici innescando un rischio economico e sociale per il suo futuro.
Le agenzie specializzate per gestire le pulizie della casa
Negli ultimi anni stanno nascendo diverse agenzie che offrono un servizio di pulizia casa che presentano diversi vantaggi, tra cui evidenziamo:
- Invio di personale specializzato e referenziato
- Possibilità di utilizzare il servizio con la frequenza e la durata desiderata, con la facoltà di interrompere in qualsiasi momento
- Possibilità di chiedere l’invio di una persona diversa se quella inviata non soddisfa le aspettative
- Possibilità di ricevere una fattura mensile, con un notevole vantaggio per liberi professionisti e piccole imprese che possono scaricare il costo senza ricorrere all’assunzione.
Alcune agenzie come ad esempio Batmaid, che abbiamo citato all’inizio del nostro articolo e che per ora è attiva nella città di Milano, offrono anche il vantaggio di inviare personale assunto come dipendente e non con contratto di collaborazione, con la conseguenza di instaurare rapporti più duraturi e con una maggior valenza etica.
La relazione con il collaboratore domestico
La relazione diretta con il collaboratore domestico talvolta può avere lati positivi, partendo dal rapporto di fiducia e di affetto che si può creare nel tempo.
Allo stesso tempo la mancanza di chiarezza sui compiti da svolgere e sul come svolgerli può creare incomprensioni e situazioni spiacevoli che possono invece essere limitati nel caso di una collaborazione intermediata da un’agenzia specializzata.
L’agenzia svolge infatti un ruolo di garanzia che mette al riparo da brutte sorprese sia chi commissiona i lavori di casa che chi si offre per svolgerli.
I rischi dei lavori domestici pagati in nero
Come anticipato il legislatore prevede in Italia una serie di sanzioni, amministrative e civili per chi paga in nero un collaboratore domestico con conseguenze poco piacevoli.
Le sanzioni più importanti sono previste per la mancanza di comunicazione all’INPS dell’assunzione con sanzioni che vanno dai 1.500 euro ai 12.000 euro con importo aggiuntivo da versare pari a 150 euro per ogni giorno di lavoro.
L’omessione del versamento dei contributi di ogni lavoratore prevede sanzioni civili per il datore di lavoro al tasso del 30% in base annua sull’importo dei contributi evasi con un massimo del 60% e un minimo di 3.000 euro, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata.
La sanzione di 3.000 euro può quindi essere comminata anche nel caso di una sola giornata di lavoro in nero.
Le conseguenze sono ancora più rilevanti nel caso in cui si incarichi un lavoratore senza permesso di soggiorno. In questo caso alle sanzioni appena evidenziate si potrà arrivare all’arresto del datore di lavoro per un periodo variabile da 3 mesi a 1 anno.
Nel caso di impiego di più di un lavoratore le sanzioni si moltiplicano, partendo dall’ammenda di 5.000 euro per un solo lavoratore senza permesso di soggiorno impiegato.
La denuncia dell’illecito può essere presentata dal lavoratore in nero senza che per esso siano previste sanzioni di alcun tipo. L’unico a rischiare per la legge è sempre il datore di lavoro.
Come potrete convenire, oltre che essere sconveniente a livello etico ricorrere al pagamento in nero per commissionare i lavori domestici può essere decisamente rischioso, soprattutto dopo alcuni recenti pronunciamenti nei tribunali che hanno sancito come anche prove raccolte su uno smartphone (messaggi e selfie mentre si svolgono i lavori domestici possono costituire valide prove dell’illecito, in aggiunta a testimonianze di terze parti).
Potete trovare maggiori dettagli sulla normativa che regola le sanzioni per il lavoro in nero leggendo il testo completo del D.L. n. 12/2002 (conv. da L. n. 73/2002) sul sito ufficiale della Camera dei Deputati.