Come coltivare la Pyrostegia venusta
Una esplosione di colori, dal rosso all’arancio, nel vostro giardino può essere dovuta alla fioritura della Pyrostegia venusta, una pianta rampicante il cui nome non è proprio facile da ricordare ma che alla vista colpisce a fa innamorare. Andiamo a conoscerla meglio e soprattutto a capire come coltivare la Pyrostegia venusta dalle nostre parti, difendendola anche dagli attacchi dei suoi nemici.
Pyrostegia venusta: caratteristiche
Stiamo parlando di una pianta erbacea perenne e sempreverde appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae. Non è originaria dell’Europa, men che meno delll’Italia, ma arriva a noi da oltre oceano, dall’America, continente in cui è parecchio diffusa, soprattutto in Florida, nel Brasile meridionale dove viene chiamata anche “pianta che attira i colibrì” per via dei suoi colori sgargianti che probabilmente fanno colpo su questi uccelli oltre che su di noi.
Quello che caratterizza questa pianta è il suo sviluppo a cascata. Ha una radice solida e robusta, fascicolata, da cui partono tanti fusti che a loro volta si dividono in numerosi rami e riescono a raggiungere una lunghezza anche di 20 metri. Si tratta di rami o più che altro fusti che non sono totalmente rigidi ma hanno una consistenza semilegnosa all’inizio, quando sono vicini alle radici, e poi pian piano perdono solidità e diventano quasi erbacei nella parte terminale. Sono coperti da tante foglie color verde scuro ma lucido, di forma ovale o lanceolata e di una lunghezza che può andare da 5 a 7 cm. Di solito queste foglie spuntano a coppie, l’una contrapposta all’altra rispetto al fusto.
In autunno e in primavera la Pyrostegia venusta fiorisce e ci regala dei grappoli colorati. I suoi fiori si uniscono infatti in un grappolo ma hanno singolarmente una forma tubolare e possono assumere vari colori, tutte le sfumature che esistono per passare dal colore rosso all’arancio. La loro corolla è composta da 5 lobi ripiegati su se stessi che fanno sembrare il fiore un po’ ripiegato su sé stesso e quasi timido, ricordando la Bignonia.
Come coltivare la Pyrostegia venusta: terreno, esposizione e concimazione
Anche se non è originaria dell’Italia, la Pyrostegia venusta si adatta bene al nostro clima mediterraneo e non si rivela essere una pianta dalle mille pretese. Ad esempio per quanto riguarda il terreno, non ha preferenze di sorta e si adatta a qualunque tipo di terreno basta che sia fertile e ben drenato. Nel periodo prima della fioritura andrà poi concimata ogni 8-10 giorni con un concime liquido specifico per piante verdi. Se preferiamo usare un prodotto a lento rilascio possiamo, in alternativa, distribuirne un po’ ai piedi della pianta ogni 4 mesi. Quando decidiamo di adottare una Pyrostegia venusta nel nostro giardino, scegliamole una posizione adatta perché possa fiorire al meglio, in tutto il suo splendore.
Questo si traduce con il metterla al sole, al sole pieno, per molte ore al giorno, per questo anche l’Italia è un buon paese in cui coltivarla anche se non è il Sud America o la Florida. Se siamo in una zona in cui le temperature possono scendere in modo “poco mediterraneo”, ricordiamoci di sistemare la pianta in un posto dove non possa essere turbata dalle correnti e dal vento, e a ridosso di una parete rivolta a sud.
Come annaffiare la Pyrostegia venusta
Visto che sta molto al sole, se le abbiamo affidato la giusta posizione, questa pianta va annaffiata parecchio, soprattutto durante l’estate o in generale se siamo in un periodo in cui piove troppo poco. Attenzione però a procedere sempre con ragionevolezza perché i ristagni idrici sono in agguato e sono molto nocivi. Il consiglio è quello di controllare che il terreno sia secco prima di annaffiare, quindi significa tenere il ritmo di circa una annaffiatura alla settimana o poco più.
Due volte l’anno è necessario anche potare la Pyrostegia venusta. A primavera, all’inizio della bella stagione, è importante eliminare tutti i rami secchi o che sono rimasti danneggiati, per lasciare spazio alle nuove foglie e ai fiori, e ai rami che non aspettano altro che crescere. E poi una seconda potatura va eseguita dopo la fioritura e stavolta tagliando i rami che hanno portato i fiori a cm 30 dalla base.
Moltiplicazione della Pyrostegia venusta
Il metodo da seguire per moltiplicare la Pyrostegia venusta è quello per talea semilegnosa di ramo. Ciò significa che dobbiamo procurarci da soli la talea, al momento opportuno, e poi farla crescere bene. Prendiamo delle cesoie ben affilate, disinfettiamole e poi usiamole per tagliare delle parti di rami lunghi una decina di centimetri. Queste porzioni di ramo, finali, sono da trattare prima con polvere rizogena e poi da mettere in contenitore pieno di un mix di torba e sabbia da sistemare in un luogo protetto e con una temperatura di circa 20°C. E’ importante non abbandonare le talee in questa fase ma anzi fare in modo che il substrato in cui crescono sia sempre umido, almeno fino alla comparsa delle nuove foglie. A quel punto le piantine iniziano ad irrobustirsi e crescere fino a quando non sono pronte a stare da sole in un vaso tutto loro per almeno un anno.
Malattie e parassiti della Pyrostegia venusta
Come tutte le piante che appartengono alla famiglia delle Bignoniaceae, la nostra Pyrostegia venusta soffre degli attacchi soprattutto degli afidi e della ruggine. E’ molto sensibile anche ai ristagni idrici per cui dobbiamo essere bravi a dosare le innaffiature in tutto l’arco della sua vita ma sopratutto quando si sta ancora sviluppando
Pubblicato da Marta Abbà il 8 Giugno 2020