Le nespole sono i frutti dei nespoli, piccoli alberi con fiori attraenti e frutti decorativi commestibili e gustosi. Particolarmente resistenti, ti daranno un raccolto abbondante di deliziose nespole che possono essere mangiate crude, oppure utilizzate per fare marmellate o gelatine.
In questo articolo vi spiegheremo come coltivare le nespole in modo efficace, come scegliere l’albero in base alla varietà, dove piantalo, come concimarlo e potarlo fino ad arrivare alla raccolta dei frutti.
Il Nespolo
Il Nespolo comune (Mespilus germanica Rosaceae) è una pianta originaria dell’Asia sud-occidentale e dell’Europa sudorientale. Grandi arbusti decidui o piccoli alberi, crescono fino a otto metri di altezza con un’estensione di circa sei metri. Hanno foglie verde scuro e ovali, piuttosto coriacee, che in autunno diventano gialle o rosse. I fiori bianchi a cinque petali sono di due o tre centimetri di diametro con antere rosse che vengono prodotte in tarda primavera.
La nespola
Il frutto, la nespola, ha un diametro di due o tre centimetri, con sepali decorativi e diventa giallo dorato prima di maturare fino a diventare marrone opaco o rossastro.
La scelta dell’albero
Le nespole sono occasionalmente vendute sulle proprie radici, ma più spesso vengono innestate su portinnesti per limitare leggermente le dimensioni dell’albero. È inoltre possibile limitare le dimensioni anche scegliendo delle cultivar naturalmente compatte.
Ricordiamo anche che i rami del nespolo tendono ad affondare a terra, conferendo così alla pianta una caratteristica forma “afflosciata”. Tale forma non è di gradimento a tutti, ma ha un risvolto particolarmente utile: puoi raccogliere circa un terzo dei frutti del nespolo senza ricorrere a una scala.
Varietà
Le due cultivar più comuni sono quella olandese e la Nottingham, ma non ne mancano certamente altre, particolarmente prelibate per scopi alimentari.
Quella olandese produce un frutto attraente, molto più grande della maggior parte delle altre varietà, fino a 8 cm di diametro, ma con consistenza grossolana e sapore non particolarmente deciso. L’albero è inoltre abbastanza vigoroso e dovrebbe richiedere molto spazio.
Di contro, la Nottingham è una cultivar compatta così adatta ai giardini più piccoli. Il frutto è anche leggermente più piccolo (max 5cm di diametro) e viene prodotto anche su alberi relativamente giovani.
Il nespolo iraniano ha frutta di buona qualità, soprattutto per il consumo fresco. Il frutto in sé è relativamente piccolo con una forma leggermente conica.
Dove piantare il nespolo
Ai nespoli piace stare al sole. Quindi, scegli un luogo aperto e soleggiato. Di contro, la pianta non ama i terreni troppo umidi e soprattutto quelli che hanno dei ristagni idrici. Le irrigazioni della pianta del nespolo devono essere effettuata nei primi stati vegetativi della pianta.
Durante la fase di accrescimento, le piante hanno bisogno di un intervento irriguo durante le giornate più calde, in estate. Una volta sviluppate dopo il terzo o il quarto anno, sarà invece necessario effettuare delle irrigazioni in prefioritura e successivamente alla raccolta.
Concimazione del nespolo
Per quanto concerne la concimazione del nespolo, questa deve essere generalmente effettuata in primavera, mediante concime maturo ben decomposto. Il concime preferito è il letame animale, ma possono essere utilizzati degli specifici concimi, a seconda di quelle che sono le esigenze concrete pianta.
Potatura del nespolo
Di norma la potatura del nespolo richiede piccoli interventi sulla chioma nel periodo invernale, con tagli sulle ramificazioni più intricate e quelle che potrebbero disturbare l’equilibrio della chioma. Naturalmente, anche in questo caso giova rammentare come l’obiettivo della potatura sia quello di mantenere una buona areazione interna, per poter assicurare una buona penetrazione della luce e dell’aria.
La raccolta delle nespole
Occupiamoci dunque della raccolta delle nespole. Questi frutti necessitano di un periodo di ammezzimento al fine di risultare pienamente commestibili. In altri termini, i frutti vanno lasciati sull’albero, oppure devono essere raccolti e conservati in cassette, su letto di paglia.
Chiarito ciò, ricordiamo come la raccolta delle nespole debba essere effettuata nel mese di ottobre, quando i frutti sono in via di maturazione, ma hanno già mostrato il loro tipico colore. Successivamente alla raccolta, si favorirà una fase di conservazione dove si ha la degradazione dei tannini in zuccheri. E solamente dopo questo periodo di trasformazione, i frutti diventano commestibili.
La cura del nespolo
Per quanto concerne la cura della pianta del nespolo, ricordiamo come le malattie di questa pianta sono abbastanza comuni, e interessano sia gli esemplari che sono destinati alla produzione dei frutti, sia gli esemplari che hanno uno scopo ornamentale.
In particolar modo, le piante di nespolo coltivate per scopi puramente ornamentali possono risentire maggiormente dell’impatto delle malattie sulle foglie, provocate principalmente dai funghi. La piante da frutto, invece, non presentano particolari problemi, salvo alcune diffuse patologie che possono interessare sia foglie che frutti.
A proposito di malattie diffuse e comuni, le più note sono certamente la maculatura fogliare del nespolo, la ticchiolatura del nespolo, il cancro rameale, l’antracnosi e l’oidio. E’ tuttavia possibile che la pianta del nespolo possa subire delle malattie diverse da quelle sopra brevemente riassunte. Così come, si potrà notare, anche la presenza di insetti che potrebbero turbare la salute della pianta, anche in maniera particolarmente grave. In questo senso, bisognerà fare attenzione a possibili infestazioni di capnodio, cocciniglia di San Josè e minatori fogliari.
A questo punto, per poterne sapere di più, non possiamo che consigliare a tutte le persone interessate di ricorrere alla consulenza di un esperto, che possa supportarti nella scelta del migliore esemplare per il tuo giardino e che, soprattutto, possa darti dei suggerimenti molto specifici sui passi in avanti da effettuare per potersi garantire la migliore cura delle piante del nespolo.
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