Come coltivare la pazienza in casa

Come coltivare la pazienza in casa

Come coltivare la pazienza in casa – Tra i tanti corsi che troviamo attualmente on line, gratuiti, e i libri e i manuali, ma potrebbe essere più utile di quello che ci insegna ad essere pazienti, a diventarlo e poi a restare tale anche quando il tempo passa e la situazione in cui ci troviamo a vivere non è esattamente quella che desideriamo e che ci eravamo immaginati. Al di là delle particolari occasioni, in cui è esplicitamente chiaro che la pazienza è di primaria ed estrema importanza, nelle nostre giornate anche più ordinarie, averne una bella scorta non guasta mai. Cogliamo l’occasione quindi imparare come coltivare la pazienza in casa, senza ricorrere a ritiri e workshop ma semplicemente lasciando che la nostra quotidianità domestica ci dia una mano. Ecco qualche esercizio semplice che può aiutare a conquistare giorno dopo giorno un po’ di pazienza in più. Non aspettatevi dei balzi in avanti improvvisi, perché si tratta di cambiare un po’ la nostra indole e non è come cambiare giacca o scarpe, ci vuole tempo. Il nostro io deve cambiare direzione, e lo fa lentamente, soprattutto se si desidera che il cambiamento sia permanente.



Come coltivare la pazienza in casa, cucinando

La cucina è una grande maestra di pazienza e chi normalmente prepara pranzi e cene per la famiglia con gli ingredienti primari, ovvero senza scongelate piatti già fatti per servire in tavola una carbonara, oppure senza sciogliere polverine nell’acqua, per fare una minestra, lo sa bene. Le verdure, partiamo da loro, vanno pulite e tagliate e alcune richiedono più tempo di altre. I carciofi, per esempio, ma anche le coste, da lavare bene e da dividere a volte tra foglie e gambi per preparare delle lasagne vegetariane. Se vogliamo fare una full immersion di corso di pazienza possiamo preparare una minestra con le verdure fresche, noi, godendo della possibilità di poter scegliere quelle che desideriamo, oppure una macedonia di frutta di stagione.

Il top è cucinare degli spiedini di frutta e formaggio, le pere e la gruviera, ma anche le mele e l’ananas, quando sarà la stagione, sono ottime. Quando si può rimirare il risultato e lo si può servire a cena con orgoglio, la fatica è ampiamente ripagata e, volta dopo volta, ci entra in testa che avere pazienza paga e appaga parecchio.

Anche il pesce è un buon docente di pazienza, e penso soprattutto ai pesci come l’orata, lo sgombro, le triglie. Quando li dobbiamo ripulire dobbiamo prestare attenzione a anche avere pazienza perché ciascuno ha la sua forma a cui dobbiamo adattarci per fare davvero un buon lavoro.

Finora abbiamo visto la pazienza nel fare, ma c’è anche la pazienza di aspettare senza far nulla e la possiamo allenare quando cuciniamo un buon risotto o uno stufato, oppure quando mettiamo a bagno i legumi per poterli usare il giorno seguente.

Come coltivare la pazienza in casa

Come coltivare la pazienza in casa facendo le pulizie

Anche quando puliamo la casa un po’ di pazienza dobbiamo averla perché la scena del cartone animato “La spada nella roccia” della Disney per ora non si è ancora riproposta nel mondo reale, e mi riferisco a quella in cui tutto di mette a posto da solo. Olio di gomiti, tempo, forza, un po’ di tecnica e grandi dosi di pazienza. Esistono però dei compiti, anche qui, che possono metterci a dura prova e che ci temprano. Togliere i peli del gatto bianco dal copriletto blu mare? Oppure dal divano rosso scarlatto? Lavare i vetri con fogli di giornale riciclato? Pulire l’armadio o la libreria svuotandoli integralmente e riempiendoli in modo diverso, finalmente con un criterio? E anche il cambio stagione: se non lo avete ancora fatto siete in ritardo.

Un’enorme dose di pazienza la richiede anche il decluttering perché stavolta non si tratta solo di pulire e sistemare ma anche di decidere, per ogni oggetto, libro, vestito, cosa ne vogliamo fare.

Come coltivare la pazienza sul balcone

Anche il balcone, o se non ne abbiamo, il davanzale, possono essere dei buoni compagni di scuola di pazienza. Chi ha il giardino è poi particolarmente fortunato. Piantiamo qualche seme, scegliendo tra le piante e i fiori di stagione, e seguiamo attentamente le istruzioni. Ci vorrà tempo ma pian piano spunteranno le prime foglie che poi diventeranno piante, e poi ci regaleranno fiori. Tutto questo in un arco di tempo ragionevolmente lungo che dobbiamo lasciar passare per ricevere il premio finale, la soddisfazione di aver saputo far nascere da un semino una meraviglia, colorata e profumata, che piace non solo a noi ma anche al vicino di casa e a chi passa per strada e vede il nostro balcone rigoglioso e variopinto.

Se non siamo dei grandi pollici verdi, non importa, possiamo lo stesso sperimentare. Con i Gigli grandiflora, ad esempio, che fioriscono tra giugno e agosto, oppure con le Begonie, con la specie più colorata e duratura, la begonia tuberhybrida. Ottime e facili da far fiorire anche le Primule e le Violette, con i loro fiori dai colori vivaci, oppure il Nasturzio che sfoggia colori accesi: dal giallo al rosso, e tutte le sfumature arancio. Se ne avete operativamente la possibilità e lo spazio, vi consiglio il Gelsomino rampicante perché quando fiorisce letteralmente vi invade anche la casa del suo delizioso profumo e l’appagamento è enorme. Se preferiamo, possiamo puntare anche sulle erbe aromatiche, molte sono coltivabili anche sul balcone e danno soddisfazione. Basilico, salvia, rosmarino ma anche timo e menta.

Il pollice verde, e la pazienza, si possono coltivare anche in casa. Il non plus ultra sono i bonsai che vanno curati e anche potati e per farlo è necessario seguire i dettami dei maestri che non sono affatto banali. Il bonsai ci aiuta anche ad imparare ad apprezzare le piccole cose, ça va sans dire, e ci allena a notare i piccoli cambiamenti perché le foglioline di bonsai possono essere davvero microscopiche. Se abbiamo deciso che le piante non fanno per noi, possiamo dedicarci ad un altro giardino che non ne prevede, il giardino zen, e in questo caso troviamo un modo per sbollire la rabbia e riconquistare la pazienza quando ne abbiamo. Potete acquistarne uno anche on line, trovare diversi modelli, dai più semplici ai più stravaganti. Questo è uno dei più semplici, ma ha tutto ciò che serve per coltivare la pazienza ed è perfetto per un comodino, ad esempio.

Come coltivare la pazienza in casa

Questo è invece più elaborato e ha perfino il posto per una candela e un po’ di verde, per chi vuole davvero diventare quasi santo, certamente più scenografico se lo si posiziona in sala oppure in uno studio professionale.

Come coltivare la pazienza in casa

Pubblicato da Marta Abbà il 21 Aprile 2020