Con i suoi meravigliosi fiori color lillà, la lavanda ci preannuncia l’arrivo dell’estate. Veniva impiegata fin dall’antichità per detergere il corpo, per l’igiene personale ma anche come disinfettante. La coltivazione della lavanda, pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, tipiche del Mediterraneo, non richiede conoscenze colturali; può essere coltivata in poco spazio e nei vasi: la coltivazione in vaso consente di gestire eventuale maltempo nel modo migliore. A tal proposito vi illustreremo come coltivare la lavanda sul balcone, seguendo le nostre indicazioni.
I fiori di lavanda si raccolgono in epoche diverse a seconda del loro impiego: per uso erboristico si raccolgono all’inizio della fioritura, mentre per l’industria cosmetica e per la profumeria nel periodo di massima fioritura.
Come coltivare la lavanda sul balcone, indicazioni utili
- La lavanda predilige le zone con una forte esposizione solare
- Non necessita di tanta acqua Tanto che nell’Italia meridionale cresce anche allo stato spontaneo in terreni sassosi
- Non sopporta i ristagni di acqua pertanto assicuratevi che il terreno abbia un buon drenaggio
- Non ama i suoli argillosi e nemmeno quelli eccessivamente acidi, mentre predilige quelli calcarei
- Da una pianta esistente potete ricavare delle talee in primavera o al termine dell’estate: basta prelevare dei rametti laterali, che farete radicare in un vaso riempito con torba e sabbia.
Come coltivare la lavanda sul balcone, la procedura
- Procuratevi un vaso con grandi dimensioni
- Versate dentro del buon terriccio intervallato con dell’argilla espansa
- Mescolate il tutto e trapiantate la vostra pianta di lavanda
- Posizionate il vaso nella zona più soleggiata, in modo che possa godere del calore soprattutto d’inverno.
- Dopo aver piantato la lavanda, innaffiare regolarmente fino a quando non sarà cresciuta: in seguito dovrete ridurre notevolmente la quantità. L’acqua va somministrata solo in caso di terreno troppo secco
Come coltivare la lavanda sul balcone, potatura
La lavanda deve essere potata dopo la fine della fioritura, quindi in autunno: vanno eliminati tutti gli steli fioriferi e cimate le piante. Alle piante debilitate si fanno potature più drastiche, lasciando solo qualche cm di stelo.
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