Come coltivare il ficus benjamin
Come coltivare il ficus benjamin: cure, malattie, rinvaso e consigli per la coltivazione del Ficus benjamin.
Il Ficus benjamin o Ficus benjamina è una pianta da appartamento molto diffusa. In realtà, la sua diffusione non è legata solo alla coltivazione in vaso. Il ficus benjamin è molto coltivato anche in piena terra, nei giardino o come pianta ornamentale in piazze e strade. La sua versatilità la rende perfetta da coltivare in casa, come arredo urbano o anche con la tecnica del bonsai. Se la tua intenzione e quella di curare e coltivare un ficus benjamin bonsai, ti invito a leggere la pagina dedicata: ficus benjamina bonsai. In questa pagina ci dedicheremo alla coltivazione del ficus benjamin come pianta ornamentale.
Come coltivare il ficus benjamin
Quando la pianta è coltivata in casa e passa la gran parte del suo tempo in un ambiente interno, è necessario controllare che ci sia un buon ricambio d’aria. In generale, le cure da dedicare al ficus benjamin devono riguardare:
- La qualità del suolo da correggere, di volta in volta, con concimi
- Temperature
- Esposizione
- Acqua
- Aria
- Rimedi per eventuali malattie
Quali sono le malattie più comuni che attaccano il ficus benjamin? In estate, se la pianta è tenuta al chiuso con pochi ricambi d’aria e temperature elevate, inizierà a perdere le foglie. Se il ficus benjamin perde foglie correggi il tuo modo di curare la pianta.
Ficus benjamin: malattie
Come premesso, le gran parti di malattie che possono colpire un ficus benjamina coltivato in casa, sono correlate a pratiche di manutenzione scorrette. Vi sono poi alcune malattie correlate a funghi e parassiti.
- Se le foglie inferiori cadono: l’ambiente è troppo secco o c’è troppa luce diretta.
- Se tutte le foglie cadono: cattivo ricambio d’aria e/o esposizione a vento.
- Malattie fungine: cattivo ricambio d’aria, cattivo drenaggio ed eccesso di umidità.
- Cocciniglia: questo parassita produce melata e attira formiche.
- Acari: causano foglie gialle e foglie accartocciate, caduta delle foglie.
Per la cocciniglia, puoi usare un prodotto a base di olio minerale così come spiegato nell’articolo “cocciniglia del limone“. In pratica, la cocciniglia è ricoperta di una struttura rigida che la rende immune ai classici antiparassitari, quindi è importante usare antiparassitari a base di olio minerale (sono anche ammessi in agricoltura biologica) come, per esempio, l’olio di lino bio per cocciniglia che è possibile acquistare in questa pagina di Amazon a 7,99 Euro.
Per quanto riguarda gli acari, se noti un accartocciamento delle foglie del ficus benjamin, dovrai usare un prodotto acaricida liquido.
In entrambi i casi, somministra il prodotto irrorandolo anche sulla pagina inferiore delle foglie.
Ficus benjamina: cure
Esposizione: questa pianta d’appartamento non vuole luce diretta. Richiede molta luce ma soffusa. Non posizionare la pianta in prossimità di finestre con esposizione a sud, i raggi del sole possono bruciare le foglie e causarne caduta prematura.
Irrigazione: non bisogna mai esagerare perché questa pianta soffre i ristagni idrici. La frequenza irrigua dipende anche dalla ventilazione, dalla temperatura e quindi dall’evaporazione dell’acqua. Evita di inzuppare il terreno o di lasciare acqua ristagnante nel sottovaso. In media, dalla primavera a fine estate, dovresti irrigare la pianta 2 – 3 volte a settimana.
Concimazione: dalla primavera all’estate inoltrata, dovrai somministrare un buon concime a base di azoto (concime per piante ornamentali o concime per piante verdi). Quando concimare la pianta? Se usi un concime liquido, dovrai diluirlo nell’acqua e somministrarlo ogni 10 giorni per tutto il periodo vegetativo della pianta.
Ficus benjamin: rinvaso
Quando rinvasare il ficus benjamina? Il periodo opportuno cade in primavera, prima di spostare la pianta all’esterno (ammesso che tu abbia un balcone o un piccolo giardino dove trasferire la pianta in estate).
A secondo da dove vivi, il mese giusto per rinvasare il ficus benjamin è marzo (nel meridione), aprile (nel centro) e maggio (nel settentrione). Come regola generale, sappi che puoi portare il ficus benjamin all’esterno quando la temperatura notturna non scende sotto i 10°C.
Il rinvaso va fatto a terreno asciutto, tuttavia, se sono trascorsi molti anni dall’ultimo rinvaso, bagnare il terreno potrebbe essere l’unica soluzione per estrarre con facilità la zolla di terreno dal vaso.
Se è da molto tempo che non esegui la potatura, approfitta di questo periodo per potare il ficus benjamin. La potatura andrebbe fatta prima del rinvaso.
Per il rinvaso, assicurati di avere un vaso più grande (un vaso dal diametro di 40 cm è ottimo per un ficus benjamin di 180 – 200 cm) e del terriccio adatto. Il terriccio per benjamin è dato da un 50% di torba, un 10% di terriccio universale e 40% di una miscela drenante (agriperlite, sabbia, pomice…).
Se il pane di terra è troppo ancorato al vaso, ci sono due soluzioni, una più saggia (dovrai staccarlo con pazienza e usando qualcosa di sottile e robusto, come uno spiedino d’acciaio da cucina) e una meno saggia ma più semplice (ti basterà inzuppare il terreno ed estrarre il pane di terra dal vaso). Se opti per quest’ultima strada, dopo il rinvaso, non dovrai irrigare la pianta per almeno una settimana e prima della prossima irrigazione, dovrai assicurarti che il terreno sia completamente asciutto.
Moltiplicazione del Ficus benjamin
Ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato esclusivamente alla moltiplicazione del ficus benjamin.
Pubblicato da Anna De Simone il 31 Gennaio 2021