Come coltivare fagiolini
Come coltivare fagiolini: dalla varietà da scegliere alle istruzioni per la semina del fagiolino e la messa a dimora. Coltivazione del fagiolino in vaso o in pieno campo. Esigenze colturali e cure.
Le indicazioni presenti in questo articolo sono valide sia per la coltivazioni in pieno campo, sia per il fagiolino in vaso. L’unica condizione da rispettare per coltivare fagiolini in vaso sta nella scelta delle varietà: per coltivare il fagiolino in vaso scegliete una varietà nana, oppure disponete i contenitori accanto ad alte ringhiere cosicché la pianta potrà svilupparsi verticalmente lungo un supporto solido.
Conviene coltivare fagiolini in vaso o nell’orto domestico in quanto bastano poche piante per ottenere dei raccolti abbondanti. Il fagiolino è un legume anche se molti lo considerano un ortaggio.
Fagiolino nano e fagiolino rampicante
I fagiolini nani si prestano bene per la coltivazione in vaso, i fagiolini rampicanti dallo sviluppo maggiore, necessitano di supporti robusti e per questo, per la coltivazione in vaso, è consigliato disporli lungo una ringhiera abbastanza alta da contenerne lo sviluppo.
I fagiolini nani non necessitano di supporti
I fagiolini rampicanti necessitano di sostegni
Fagiolino precoce e fagiolino tardivo
Il ciclo di coltivazione dei fagiolini varia in base ai diversi cultivar. E’ possibile scegliere tra varietà nane e varietà rampicanti e tra questi due gruppi, la scelta va tra varietà precoci e varietà “tardive”.
Il ciclo di coltivazione va, orientativamente, da 60 a 70 giorni per i fagiolini precoci mentre va dagli 80 ai 90 giorni per i fagiolini tardivi. Potete scegliere la semina o la messa a dimora di entrambe le varietà così da prolungare il raccolto.
I fagiolini precoci hanno un ciclo di coltivazione da 60 – 70 giorni
I fagiolini tardivi hanno un ciclo di coltivazione da 80 – 90 giorni
Coltivazione dei fagiolini, esigenze e cure
Il fagiolino, sia esso precoce o tardivo, sia esso nano o rampicante, ama i terreni ricchi di sostanza organica. Per la coltivazione in vaso usate un terriccio per leguminose mentre per coltivare fagiolini in pieno campo, interrate del compost o del letame ben maturo.
Quando seminare fagiolini
Il periodo della semina va da marzo a giugno.
Come seminare fagiolini
Collocate i semi nel terreno a una profondità di 3 – 5 cm. Dopo la semina bagnate il terreno.
Distanza tra i solchi
Distanziate le file, l’una dall’altra, di 50 cm per i fagiolini nani.
Distanziate le file, l’una dall’altra, di 80 cm per i fagiolini rampicanti.
Distanza tra le piante
Sulla stessa fila collocate i semi di fagiolino a una distanza di 15 – 20 cm. Anche se la coltivazione si avvia dalla piantina (fagiolino nano o fagiolino rampicante), la distanza tra le piante deve essere 15 – 20 cm.
Disposizione dei sostegni
I fagiolini rampicanti necessitano di sostegni, a tale scopo si impiegano apposite reti in plastica da fissare a pali verticali che vanno piantati nel terreno distanziati un metro l’uno dall’altro. In alternativa ai pali potete usare delle canne ben robuste.
Irrigazione dei fagiolini
I fagiolini, come molte leguminose, necessitano di abbondanti irrigazioni. Quando innaffiate prestate attenzione che non vi siano ristagni d’acqua, inoltre evitate di bagnare le foglie altrimenti potreste incoraggiare lo sviluppo di diverse malattie. Bagnate direttamente il terreno.
Come coltivare fagiolini
Ecco spiegato in sintesi, come coltivare fagiolini:
1). Con la vangatura, concimate il terreno interrando letame ben maturo.
2). Tracciate solchi poco profondi, distanti l’uno dall’altro circa 50 cm (per fagiolini nani) o 80 cm (per fagiolini rampicanti).
3). Seminate interrando a una profondità di 3 – 5 cm, 2 o 3 semi per volta. Ponete i semi a una distanza di 15 – 20 cm sulla stessa fila. Bagnate il terreno.
4). Le giovani piantine non tarderanno a svilupparsi e a emettere le prime foglie. Quando le piantine si saranno ben sviluppate, collocate i sostegni.
5). I fagiolini vanno raccolti quando ancora molto teneri.
Per le consociazioni del fagiolino, vi rimando all’articolo consociazioni degli ortaggi.
Pubblicato da Anna De Simone il 25 Aprile 2016