Come coltivare il Delosperma
Tra le piante succulente meno note ne troviamo una che cresce soprattutto nel territorio africano ma che viene utilizzata anche dalle nostre parti, soprattutto quando si desidera avere una pianta che fiorisce anche in inverno in maniera variopinta. Se questo è anche un nostro desiderio, non ci resta che imparare come coltivare il Delosperma o per lo meno qualcuna delle sue varietà.
Delosperma: caratteristiche
Il delosperma è una pianta succulenta che appartiene alla famiglia delle Aizoaceae proprio come delle altre piante che da un certo punto di vista le assomigliano come il Mesembriantemo e l’Aptenia. Viene spesso utilizzata per decorare le aiuole dei giardini rocciosi, può essere coltivata anche in vaso, come vedremo, e con grandi soddisfazioni.
Una interessante particolarità che caratterizza questi fiori è il fatto che di notte si chiudono, per poi riaprirsi quando spunta il sole. E’ importante saperlo se si sta imparando come coltivare il Delosperma perché ci si potrebbe stupire vedendo questo loro atteggiamento.
Ha una radice che si ancora bene al terreno e la sua parte aerea, quella che tutti noi vediamo, è molto sviluppata. Si presenta come un insieme di rametti dalla forma cilindrica che a loro volta sono molto ramificati e sono anche coperti da un gran numero di foglie, foglie di succulenta quindi di un certo spessore, carnose e di un bel colore verde, lucente.
I fiori compaiono proprio tra questo intrico di foglie e di rami e sono dei fiori molto belli e apprezzati, infatti il Delosperma viene proprio utilizzato per motivi estetici. Possono essere bianchi ma anche di altri colori molto vivaci come ad esempio il giallo, il rosso, il rosa e anche un deciso fucsia. Le aree in cui maggiormente cresce questa pianta, naturalmente, sono le seguenti: Arabia Saudita, Yemen, Eritrea, Etiopia, Kenya, Tanzania, Madagascar, Reunion, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Lesotho, Swaziland e Sudafrica.
Delosperma: varietà
Il colore dei fiori del Delosperma cambia di varietà in varietà, ma è sempre molto vivace ed è questo il motivo per cui le farfalle ma anche le api e tutti gli altri insetti impollinatori amano particolarmente questa succulenta. Esistono anche delle varietà multicolori, troviamo poi il lilla nella varietà Cooperi che ha dei fiori anche di grandi dimensioni mentre sono piccoli i fiorellini della Abeerden, assomigliano a delle margherite e sono tutti rosa. Questo tipo di Delosperma è particolarmente adatto alla coltivazione in vaso.
Tra le varie specie coltivare possiamo trovare anche la Echinatum, con dei fiori bianchi oppure gialli. Salta all’occhio perché può raggiungere i 30 cm di altezza e ha delle foglie succulente e tubercolate. Poi c’è l’Angustifolia che ha i fiori solo bianchi e che crea una macchia verde molto fitta e composta da tanti rametti e da delle foglie che hanno un colore tendente al verde-scuro.
Terminiamo questa esplorazione delle varietà del Delosperma con la Grandiflorum che esagera in altezza raggiungendo anche il metro, esplodendo in primavera con dei grandi fiori di color rosso-violaceo, impossibile non notarli!
Come coltivare il delosperma: terreno, esposizione e concimazione
Il miglior terreno per coltivare il Delosperma è un terreno ben drenato e composto da un mix di ghiaia e di sabbia. Questa base ottimale va anche concimata a tempo debito ovvero quando arriva l’estate. In quel periodo dobbiamo prenderci l’impegno di concimare ogni due settimane con un prodotto liquido che sia specifico per le succulente, per le piante grasse. Solitamente per somministrarlo deve essere diluito nell’acqua con cui annaffiamo la pianta.
Quando decidiamo di imparare come coltivare il delosperma dobbiamo anche scegliere una posizione adatta che significa un posticino nel nostro giardino o sul nostro balcone in cui possa godere per tante ore della luce del sole e della luce in generale, e allo stesso tempo possa essere riparato dal vento e da eventuali correnti.
Come coltivare il delosperma: annaffiatura
Una pianta succulenta, anche se fa dei meravigliosi fiori, è sempre una pianta succulenta e va bagnata come tale. Ciò significa prima di tutto che è importante controllare che il terreno sia bello asciutto prima di procedere. Il terreno va bagnato in profondità quando lo si fa e indicativamente possiamo dire che di solito si annaffia almeno ogni 7 giorni se il caldo è molto forte, altrimenti la frequenza va diminuita per evitare di far marcire la pianta. Per lo stesso motivo è molto importante anche svuotare il sottovaso quando le piante sono in vaso.
La fioritura invernale del delosperma
Come abbiamo anticipato subito, questa pianta è molto apprezzata perché è una delle poche che può garantirci una bella fioritura anche durante i mesi più freddi, anche durante l’autunno. E’ quindi ben amata da chi ha dei giardini rocciosi che in inverno rischiano di essere davvero poco colorati, ma il Delosperma ci salva! Inizia a fiorire nella tarda primavera, prosegue per tutta l’estate con i suoi abbondanti fiori bianchi, gialli, fucsia e rossi e poi continua ancora e ancora anche quando le temperature crollano, fino a quando c’è un po’ di sole di cui rallegrarsi.
Moltiplicazione della Delosperma
Esistono tre metodi per far riprodurre questa pianta, si può precedere con i semi, con le talee oppure con il metodo della divisione dei cespi. La maggior parte delle volte si procede con la tecnica per talea. In primavera si vanno a sottrarre alla pianta delle parti apicali di circa 10 centimetri di lunghezza e le si mettono a radicare un un mix di torba e sabbia. Si può fare questa operazione dalla primavera fino all’autunno. Man mano poi che le piantine di Delosperma crescono, possiamo avere l’esigenza di rinvasarle. Il segnale è chiaro, da parte della pianta, perché vedremo il suo apparato radicale fuoriuscire dai fori di drenaggio del vaso che la ospita.
Malattie e parassiti del delosperma
Resiste bene agli attacchi di funghi e parassiti e anche alle intemperie, ma ha i suoi punti deboli, primo fra tutti il marciume alle radici. Ecco perché è molto importante sapere come coltivare il Delosperma e non esagerare mai con l’innaffiare per evitare il ristagno idrico. Vigiliamo su questo e anche sui fiori appassiti che devono essere tolti definitivamente per evitare che cadano e poi marciscano ai piedi della pianta invece di lasciare spazio a quelli nuovi.
Pubblicato da Marta Abbà il 10 Giugno 2020