Questa pianta dal nome buffo, che richiama al mondo dei fumetti se non all’antica Grecia, è in verità una pianta da prendere molto sul serio perché ha molte utilità e anche delle preziose proprietà benefiche per il nostro organismo. Il suo nome scientifico è Jovibarba oppure Drosanthemum hispidum, è una pianta grassa annuale o biennale e la troviamo di solito inserita nei giardini rocciosi oppure costieri anche se nessuno ci vieta di coltivarla in vaso, l’importante è sapere come coltivare la Barba di Giove in generale.
Barba di Giove: caratteristiche
E’ una succulenta, appartenente alla famiglia delle Aizoaceae, che ha le sue origini nel territorio e nel clima del Sudafrica. Ha un portamento strisciante oppure ricadente, dipende come la posizioniamo noi, e mostra delle foglie piccole e coperte da una leggera peluria che è esattamente la motivazione che si nasconde dietro al buffo nome dato alla pianta tutta.
Esistono diverse varietà di Barba di Giove ma tutte sono molto adatte a decorare giardini rocciosi oppure quel tipo di giardini che non propone delle condizioni facili alle piante che ospita. Ecco questa succulenta può arrivare in nostro aiuto. Quello che cambia da varietà a varietà è la tipologia di fiori, o meglio il loro colore. Possono infatti assumere praticamente tutte le sfumature possibili che vanno dal bianco candido al rosso scarlatto, passando per il lillà, uno dei colori più comuni per questa pianta.
La forma dei fiori è molto semplice, assomiglia a quella della margherita ma a rendere più particolari i fiori di Barba di Giove c’è la doppia colorazione dei petali che al centro sono bianchi mentre vicino alle punte sono meno pallidi e assumono il colore che caratterizza il fiore.
Come coltivare la Barba di Giove: terreno, esposizione e concimazione
Per partire con il piede giusto, procuriamoci un terreno sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato. Soprattutto in primavera, dovrà essere ben concimato e annaffiato solo quando il terreno sarà completamente asciutto e mai in modo troppo abbondante.
Posizioniamo la nostra pianta in una zona in cui può ricevere molta luce ma al contempo non può essere colpita dal vento o dalle correnti. Prima di decidere di coltivare la Barba di Giove ricordiamoci che è una pianta che soffre il freddo e non tollera quando il termometro esterno va sotto lo zero. Soprattutto nei mesi invernali dobbiamo assolutamente tenerla al riparo anche dal vento e se non ci riusciamo fuori, dobbiamo portarla in casa e poi posizionarla di nuovo sul balcone o in giardino quando torna la bella stagione ed è passato il rischio di gelate.
Se si vuole favorire la crescita della Barba di Giove la si può rinvasare a ogni volta che controllando ci accorgeremo che le radici spuntano fuori dei buchi di drenaggio ma attenzione proprio a queste radici che non devono assolutamente essere rovinare o strappate perché si andrebbe così a indebolire la pianta.
Per quanto riguarda la concimazione, la si svolge a partire dalla primavera. Ogni 20 giorni si somministra alla pianta il concime liquido per piante da fiore dopo averlo diluito nell‘acqua delle annaffiature.
Come annaffiare la Barba di Giove
Da pianta grasse, la Barba di Giove non desidera tanta acqua e dobbiamo fare attenzione solo a quando il terreno si presenta totalmente asciutto. Anche in quel caso non annaffiamo mai in modo esagerato per evitare che si formino dei ristagni idrici.
Se si desidera moltiplicare questa pianta è bene sapere che la sua propagazione avviene per seme. Si prendono i semi e si mettono a germinare in un luogo umido e sabbioso in un terriccio che deve essere composto da terra mista a sabbia. E’ importante mantenere l’ambiente umido e ad una temperatura di 21 °C. Quando spunteranno le piantine, andranno poi messe a dimora subito, appena ci sono le condizioni per la loro sicurezza, quindi appena finisce l’inverno e non ci sono pericoli di gelo. Più avanti, quando cresceranno, per favorire l’incespimento e la produzione di nuovi rametti floreali possiamo cimare ogni tanto i rami troppo lunghi.
Malattie e parassiti della Barba di Giove
Siamo di fronte ad una pianta molto resistente agli attacchi di malattie e parassiti e che soffre per lo più a causa delle condizioni climatiche e delle nostre cure. Siamo noi un pericolo per la Barba di Giove se ad esempio esageriamo con le innaffiature perché soffre di marciume radicale causato di ristagni idrici. Per cercare di allontanare questo rischio, meglio avere tanta cura della pianta e intervenire se ci sono fiori fioriti e foglie secche che creano un certo assorbimento anomalo di acqua.
Significato della Barba di Giove
Nel linguaggio dei fiori alla barba di Giove vengono associati dei concetti molto particolari come ad esempio quello di trionfo oppure di a vittoria contro il nemico. E’ una pianta vista in modo positivo e che deve il nome alle sue foglie che, coperte di peluria, sembra assomiglino alla barba del Dio greco Giove.