Come i cani si riconoscono tra loro
Come i cani si riconoscono tra loro, è una questione da scoprire, ma è ormai quasi assodato al 100% che i nostri amici a quattro zampe si riconoscono eccome. Manca solo la loro conferma verbale, ma non la avremo, l’evidenza però c’è. Che siano amici o nemici, dello stesso sesso, o senior e cucciolo, razze diverse o uguali.
Ci sono troppi fattori in gioco per capire esattamente come i cani si riconoscono tra loro ma possiamo osservarli e intuire le varie modalità di relazione. Certo, umanizzando i cani, vien da chiedersi se due “amici” storici, rivedendosi dopo anni, si riconoscano. Stile rimpatriata a 10 anni dall’esame di maturità? E chi è dominante resta dominante o è possibile che i ruoli si ribaltino?
Non è così facile descrivere i delicati equilibri canini ma cominciamo a raccontare come i cani si riconoscono tra loro. In generale possiamo subito dire che dipende sia dalla razza, sia dalle caratteristiche individuali degli esemplari in gioco, sia dall’età. In parte anche dal numero: un tete à tete è ben diverso da un incontro di gruppo, esattamente lo è tra noi umani.
Come i cani si riconoscono tra loro: gerarchie
Passano mesi ma i cani ricordano generalmente i loro simili che hanno già visto. Non tanto perché lo hanno visto, però imparando come i cani si riconoscono tra loro subito notiamo che ciò su cui fanno conto in prima battuta è il senso dell’olfatto.
Riconoscersi non vuol dire restare amici, precisiamo: anche i quadrupedi crescono, cambiano, maturano, si evolvono. E allora “anche se ci siamo già visti”, pensano due cani riconoscendosi, vanno a verificare le gerarchie. In verità ciò accade anche se si incontrano dopo un giorno – non si sa mai- figuriamoci dopo anni, che per un cane sono lustri, poi.
Capita di vedere i due conoscenti, chiamiamoli così, fare una sorta di balletto. E’ come un rituale le cui mosse sono studiate per tastare lo status dell’altro, la sua autostima, il suo ruolo. Se poi accade che uno dei cani presenti da una leccatina ad un altro, o fa altri gesti di sottomissione attiva simili, possiamo capire che oltre a riconoscerci, i cani hanno anche individuato chi è quello dominante.
E si regolano di conseguenza. Incontro dopo incontro, anno dopo anno, non è detto che il dominante sia sempre lo stesso, sia tra due amici, sia un un branco: si invecchia, si cresce, si diventa acciaccati o più furbetti. Si va in calore e ci si innamora. Anche a causa questi aspetti, cambia come i cani si riconoscono tra loro.
Come i cani si riconoscono tra loro: sesso
Non è affatto la stessa cosa, tra maschio e femmina e tra cani dello stesso sesso, cambia molto, facile pensarlo, il come i cani si riconoscono tra loro. Due esemplari di sesso opposto si riconoscono annusandosi, ed è solitamente il maschio a subire i rituali che la femmina vuole mettere in atto per procedere all’identificazione dell’altro.
Anche una volta appurato chi è, è sempre lei a prendere le distanze o meno e decidere il grado di confidenza da tenere nel rapporto. E’ però difficile che sorgano problemi di aggressività sia che l’incontro si riveli il primo, sia che i due si ricordino di essersi già visti.
Quando i cani si riconoscono tra loro e sono due maschi, allora può scattare la sfida a chi domina chi: scattano le solite scene, a volte un po’ per dar spettacolo più del dovuto. Anche questo sta nel come i cani si riconoscono tra loro. La gestualità e l’aria che tira nel momento del riconoscimento tra due cani dipende molto sia dal carattere sia dalla razza: dobbiamo aspettarci di tutto. Per questo è consigliato stare in allerta e tenere bene il guinzaglio, anche se “nooo, il mio cane non fa nulla, è pacifico”, non sapendo di preciso come i cani si riconoscono tra loro e l’esito dell’incontro.
Passiamo al tete à tete tra femmine. Cambia la logica e se sono amiche da tempo di solito lo restano senza star troppo ad analizzare se ne vale ancora la pena. Questo in generale, ma nel riconoscersi, le due valutano anche lo stato dell’altra e se una delle due, o entrambe, sono in calore, tutto cambia. In male o in bene, nulla è prevedibile, proprio come il mistero del come i cani si riconoscono tra loro.
Come i cani si riconoscono tra loro: età
Lo abbiamo già accennato, raccontando come i cani si riconoscono tra loro: anche l’età, che avanza inesorabile anche per loro, influisce parecchio. Non che, passati anni, non si riconoscano più, ma può capitare molto frequentemente, che cambino ruoli e gerarchie. Non diamo nulla per scontato, quindi, perché il cucciolo di ieri, sottomesso e giocherellone, domani può iniziare a pretendere di essere il dominante e farà abbassare lo sguardo all’adulto che ha di fronte. Pur riconoscendolo, si sente più sicuro.
Sul fatto dell’eta, e di come i cani si riconoscono tra loro, vale in generale che se i due animali si sono giàvisti entrambi adulti e poi si rincontrano, anche dopo molto, sempre adulti, il rapporto riprende come nulla fosse. Al contrario, tutto può succedere nel caso che uno dei due, o entrambi, sono cresciuti e maturati nel tempo che è trascorso dal precedente incontro.
Come i cani si riconoscono tra loro: razze
Solitamente osservando come i cani si riconoscono tra loro, può sembrare che il processo sia più fluido se si tratta di individui della stessa razza. E l’esperienza ci dice anche che c’è attrazione, più tra simili che tra morfologicamente diversi. Questo però non è una regola. Come non sempre accade tra umani, neanche tra cani.
Come i cani si riconoscono tra loro: olfatto
Odori, puzze, profumi, fetore, sono elementi essenziali per capire come i cani si riconoscono tra loro perché ognuno di loro ha una sorta di impronta olfattiva, invece che la nostra digitale, che lo classifica come unico al mondo. E lo rende riconoscibile. Non ci sono database, ma i cani non si lasciano sfuggire nulla quando si tratta di avere naso. Figuriamoci se si sta parlando di come i cani si riconoscono tra loro.
Questa importanza degli odori per accertarsi dell’identità dell’altro, ben spiega perché quando due esemplari di qualsiasi razza canina, o on di razza, si incontrano, si annusano in modo approfondito. Così in tutte le eventuali seguenti occasioni, non avranno titubanze nel “chiamarsi per nome e cognome”.
Quando si aggirano a vicenda lavorando di tartufo, stanno raccogliendo informazioni strettamente riservate sull’altro loro simile. Di solito si concentrano intensamente sulla testa e su un lato del collo, per poi passare alla zona sotto la coda: lì ci sono le ghiandole produttrici di odore.
Nel dossier del primo incontro, utile per poi capire come i cani si riconoscono tra loro, i due imparano a quale sesso appartiene, e in presenza di femmina adulta vengono a sapere se è stata in calore nelle settimane precedenti o se lo sarà a breve. Sfioriamo il pettegolezzo.
Tutto ciò strambo se pensiamo ad una trasposizione umana di queste potenti annusate, non è solo merito del tartufo in sé. Un potente olfatto non servirebbe a nulla nel come i cani si riconoscono tra loro, se non ci fosse poi un gran bel lavorare del cervello, a livello di elaborazione dati sensibili, e immagazzinamento di puzze identificative.
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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Maggio 2016