E’ sempre importante sapere come cambiare alimentazione ai cani, facendo in modo che questo non gli causi dei problemi di digestione o di debolezza, scompensi o disturbi all’intestino. A volte è necessario perché cresce o perché si scopre che è allergico, altre volte invece si sceglie di farlo per arricchire la sua dieta.
Non è un processo particolarmente impegnativo, non immaginatevi chissà quale impresa, ma non sottovalutate nemmeno la cosa perché è importante essere al fianco del nostro animale nel passaggio, osservandone le reazioni.
Se mai ci può capitare di dover stravolgere la routine del nostro piccolo amico. Può capitare di doverlo fare per motivi di salute o nutrizionali, ad esempio. A me è capitato quando ho visto uno dei due cani cominciare a grattarsi tremendamente e si sospettava che fosse allergico a qualche ingrediente del cibo secco che utilizzavo. Esistono cibi anallergici, costano di più ed è necessario introdurli gradualmente. Un passaggio di alimentazione che sempre accade è quello legato all’età del cane. Se ne avete uno, ben saprete che quando è cucciolo deve mangiare un certo tipo di sostanze che poi da adulto gli servono di meno.
Come cambiare alimentazione ai cani: tipologia
Che variazioni di alimentazione possiamo trovarci a dover introdurre nella vita del nostro cane? Vediamo qualche esempio per farci un’idea. Esistono tantissimi cibi per cani, speciali, con formule che ci vengono sbandierate in tv e sui giornali, che vantano un apporto nutrizionale ottimale.
Al di là delle marche, è importante introdurre ogni tanto dei cambiamenti di dieta per evitare di appesantire o annoiare il cane e anche per incoraggiarne lo sviluppo. Il cambio dieta è sempre da gestire, può essere semplice se avete un cane buongustaio ma se ha un fondo polemico o pauroso, potrebbero esserci delle fasi delicate da superare.
Come cambiare alimentazione ai cani in modo graduale
Vediamo passo per passo come procedere per cambiare dieta al nostro cane e abituarlo con delicatezza e decisione ad un nuovo sapore. Ci possono volere circa due settimane, non di più, ma ricordate di non avere fretta perché il vostro cane potrebbe offendersi se non rispettate i vostri tempi e non accettare il cambiamento. Iniziamo con un paio di giorni in cui nel cibo c’è il 25% di novità, nei due giorni successivi passiamo poi al 50%. siamo al quinto giorno e possiamo passare al 75%, il sesto giorno manteniamo questa percentuale e al settimo giorno possiamo completare l’opera. Questo accade se abbiamo un cane che da subito si dimostra predisposto al cambiamento e non crea problemi.
Non accade sempre così, anche se ve lo auguro, ed è meglio un avere pronto un piano B che prevede più pazienza e più tempo, ma anche meno rischi di riscontrare dei problemi di digestione o di ansia e nervosismo.
Si parte con una percentuale molto bassa di cibo nuovo, solo il 10% per due giorni e nei due successivi si raddoppia fino ad arrivare al 20%. Si prosegue aumentando del 10% ogni due giorni, quindi in tutto ci si impiegano 20 giorni.
E’ tanto ma per un cane che si mostra diffidente, può essere decisiva la gradualità della variazione.
Sta a noi capire se il nostro cane è pronto per affrontare un cambio di alimentazione, e con che velocità, anche a seconda del suo metabolismo, oltre che alla sua capacità di digerire un cambio di abitudini. Aggiungendo delle lievi quantità di sapore nuovo, il cane non nota il brusco cambio e fa in tempo ad abituarsi. Restiamo sempre in allerta, più che mai, un questo periodo di modifica, per cercare di notare se ci sono episodi di diarrea oppure di irritazione. Nel caso, meglio andare dal veterinario perché può essere che il nuovo mangime contenga ingredienti incompatibili con il metabolismo del nostro animale domestico.
Mai passare da un cibo di alta qualità a uno dozzinale, il cane e il suo stomaco se ne accorgerebbero subito e succederebbe un gran guaio. In presenza di un cibo secco, non scordiamoci mai di lasciare a disposizione del cane molta acqua. Quando si passa al consumo di alimenti biologici a mangime è molto importante ricordarsi di bagnare un po’ il mangime prima di darlo al cane, per rendere il cambiamento meno brusco.
Cambio alimentazione e problemi cutanei
A seguito di un cambio di cibo, possono spuntare dei problemi a livello cutaneo, per questo il livello di attenzione deve essere alta. Sempre meglio rivolgersi al veterinario nel caso di dubbi. Tra i vari sintomi di disagio o allergia per il cambio di dieta, ecco quelli più comuni.
- Eccessiva perdita di peli, al di là delle mute legate al trascorrere delle stagioni.
- Pelo opaco, spento “rigido” o unto, quasi triste.
- Sensazione di “prurito” improvvisa per cui il cane si trova costretto a grattarsi in qualsiasi momento del giorno e della notte.
- Comparsa di “hot spot” o delle altre irritazioni della pelle, piaghe o macchie. Molto probabilmente sono dovute alla scarsa idratazione della pelle.
Potrebbe interessarti anche il nostro nuovo articolo correlato: Migliori distributori di cibo per cani