Come avvicinarsi a un cane spaventato
Presi dalla tenerezza, spesso appena vediamo un cane ci mettiamo ad accarezzarlo, per strada, anche se non lo conosciamo e lui non conosce noi, senza pensare che vedendoci, potrebbe spaventarsi. Anche se siamo armati con le migliori intenzioni, un animale può avvertirci come minaccia, per lo meno inizialmente. Ecco perché è importante sapere come avvicinarsi ad una cane spaventato in modo da tranquillizzarlo, e non rischiare in qualche morso. Non capita spesso ma meglio evitare di mettere il cane nelle condizioni di difendersi.
Come avvicinarsi ad una cane spaventato per strada
Se vediamo un bel cagnolino e abbiamo voglia di accarezzarlo non dobbiamo per forza rinunciarvi per non dargli fastidio. E’ necessario appurare se le nostre coccole verranno o meno gradite, non potendolo chiedere al cane stesso, dobbiamo domandarlo al suo padrone che potrà darci indicazioni sul grado di timidezza che ha il suo compagno.
Uno slancio di affetto può infatti essere inteso come una minaccia e quindi far scattare delle reazioni aggressive.
Se il cane non ha un padrone ma è ad esempio legato ad una catena oppure dietro un cancello, dobbiamo stare ancora più attenti perché molto probabilmente avrà l’istinto a difendersi, se posto in quelle condizioni, e non sarà facile spiegargli che noi non siamo dei mal intenzionati.
Anche in questo caso, possiamo provare ad accarezzarlo ma con molta prudenza. Non essendoci un padrone con cui parlare, dobbiamo comunicare direttamente con il cane e per farlo, è necessario che utilizziamo il linguaggio corporeo. Non è affatto banale già usarlo tra umani, tra uomo e cane è ancora più difficile perché non sempre c’è una interpretazione univoca dei gesti. Ecco qualche consiglio
Come avvicinarsi ad una cane spaventato con i gesti
La prima cosa da evitare è il guardarlo negli occhi. Se tra persone è educato e consigliato, guardarsi negli occhi, in questo contesto con davanti un quattro zampe, questo gesto può risultare una minaccia. Anche se possiamo essere un po’ agitati, oppure entusiasti, non facciamo movimenti troppo repentini. Niente scatti, niente movimenti innaturali che un cane già spaventato potrebbe interpretare male. Cerchiamo di spostarci lentamente e in modo fluido, lasciando che sia lui ad avvicinarsi per primo. Quando lo fa, abbassiamoci alla sua altezza, in modo che comprenda che non vogliamo dominarlo, e tendiamo la mano verso il cane come gesto di “amicizia” e apertura, un invito a venirci incontro, se lo vuole. Se parliamo, cerchiamo di usare un tono di voce pacato, nessun tono troppo alto.
E’ importante in queste situazioni anche saper capire cosa sta provando il cane, leggendo il suo linguaggio non verbale. Se ringhia, è chiaro che non ha molta voglia di interagire. Meglio desistere oppure, se proprio ci tenete, procedere con i passi sopra descritti molto lentamente, facendo molta attenzione al feedback che di volta in volta il cane ci trasmette. Anche se abbaia, non è ben disposto.
La posizione del corpo può raccontarci le sue intenzioni e se è tutto teso, con la cosa bassa e il pelo dritto sulla schiena, ha decisamente voglia di attaccare. Non provochiamolo.
Come avvicinarsi ad una cane spaventato in casa
Finora abbiamo parlato di cani spaventati altrui, che vogliamo avvicinare, ma può capitare che il cane preso dal panico sia il nostro. Capita quando c’è un temporale, con i fuochi d’artificio, con dei forti rumori oppure anche con delle persone che non vanno a genio al nostro amico, anche se a volte è davvero incomprensibile il motivo. Cerchiamo di percepire lo stato d’animo del nostro cane e non minimizziamo, per lui la paura è un sentimento forte ed incontrollabile, sta a noi cercare di metterlo a suo agio e fargliela passare.
Ovviamente sgridarlo non serve a nulla, ma nemmeno consolarlo e coccolarlo. Non dobbiamo essere spietati ma nemmeno confermare con il nostro atteggiamento rassicurante che ci sono motivi per avere paura.
Anche se è dura, la cosa migliore è far finta di nulla trasmettendo la massima serenità. Il cane, vedendo che noi siamo tranquilli, si convincerà che non ci sono ragioni per restare spaventato e si calmerà. Quando ciò avviene, possiamo premiare il cane con dei golosi bocconcini, ma solo quando vediamo che comprende che tutto è tranquillo.
Se diamo del cibo al cane perché si calmi, per fargli passare la paura, gli suggeriamo, ingenuamente, che ha ragione, oppure che paura = cibo quindi quasi quasi conviene essere un cane spaventato.
Ci sono anche piccoli trucchi domestici per evitare che i rumori forti terrorizzino i nostri piccoli, o grandi, amici pelosi. Quando fuori c’è un temporale, possiamo ad esempio alzare il volume del televisore o della musica. Se invece la paura è legata alla macchina e ai viaggi, prima di far salire a bordo il cane sul mezzo possiamo fargli fare un giro di perlustrazione, fargli annusare “l’aggeggio” che lo porterà in giro in modo che possa essere meno sospettoso.
In ogni caso ci vuole molta pazienza: non aspettiamoci che un cane tendenzialmente pauroso si trasformi in un mese in un cuor di leone.
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Pubblicato da Marta Abbà il 10 Giugno 2019