Come annaffiare le piante

Come annaffiare le piante

Come annaffiare le piante se sono in vaso oppure in piena terra, al variare delle stagioni e della loro tipologia. Non è così semplice e ci vuole sensibilità e ascolto, proprio come quando si ha a che fare con le persone. Ciascuna pianta, ciascuno di noi, ha i propri bisogni, se abbiamo un vasto e affollato giardino a cui badare, però  non possiamo impazzire dosando di vaso in vaso, di albero in fiore, l’acqua, ecco perché ci sono delle “regolette” che possono aiutarci a tenere bene il nostro verde sapendo Come annaffiare le piante in modo pratico ed efficiente.



Come annaffiare le piante durante l’anno

Non c’è un solo modo di fare quando si tratta di dire Come annaffiare le piante, non esiste una regola fissa né sui modi né sui tempi, dobbiamo prestare attenzione alle nostre accudite e soprattutto fidarci del nostro corpo. Esatto: accarezziamo, guardiamo e annusiamo per capire Come annaffiare le piante quando hanno bisogno d’acqua.

Possiamo toccare il terreno in superficie e valutare: se è umido o anche solo fresco, inutile aggiungere acqua, al contrario se è secco bisogna innaffiare. Se non riusciamo a deciderci, diamo una occhiata alle foglie per cogliere eventuali segni di appassimento. Se ci sono, è necessario dare acqua alla pianta prima che si afflosci e si indebolisca.

In questa analisi sul campo, per valutare Come annaffiare le piante può essere utile sapere a priori in quale tipo di terreno vive perché se è argilloso, trattiene a lungo l’acqua, se è sabbioso, molto meno. Altro fattore da tenere presente sono le radici: se sono abbondanti significa che è necessario innaffiare molto più generosamente, inoltre quegli arbusti con grosse radici e foglie piccole di solito hanno bisogno di meno acqua rispetto a quando le foglie sono larghe, sottili e delicate, quindi maggiormente esposte all’evaporazione.

Come annaffiare le piante

Come annaffiare le piante quando si va in vacanza

Se nel quotidiano sappiamo già Come annaffiare le piante, possiamo essere comunque impreparati in vista di una vacanza che ci obbliga a lasciarle incustodite. Se abbiamo una amica, una figlia, un papà o un vicino con il pollice verde che si prestano a bagnare le nostre belle creature regolarmente, siamo fortunati, ma non è scontato.

Per delle brevi vacanze, meno di una settimana, giusto per staccare, basta innaffiare bene le piante prima di partire e ricordarsi di non lasciarle al sole se sono in vaso, in modo che non si secchino in poche ore. Se partiamo per due settimane, però è meglio organizzarsi in modo da capire Come annaffiare le piante anche senza essere in casa.

Oggi fortunatamente ci sono numerosi sistemi di autoinnaffiamento con vari gradi di autonomia, prezzi e meccanismi. Ci sono addirittura dei vasi che hanno una intercapedine espressamente predisposta per essere una riserva d’acqua, sono vasi apposta e dobbiamo sistemare la pianta prima di partire, per tempo, non mentre stiamo decollando.

Più pratico e veloce è il sistema che disseta le piante con un diffusore: basta infilarlo direttamente nel terreno, vicino alle radici, e provvederà all’irrigazione quotidiana.

Come annaffiare le piante

Come innaffiare le piante in vaso

Sia che abbiamo un giardino, sia che abbiamo solo un balcone, molto probabilmente tante nostre piante sono in vaso ed è bene sapere Come innaffiare le piante in questa sitiuazione, perché hanno esigenze maggiori rispetto a quelle in piena terra. A maggior ragione, aguzziamo gli occhi e cerchiamo di notare i segnali che ci manda madre natura.

Qualche nozione ci può aiutare a valutare di volta in volta come agire, ad esempio quando i vasi sono in terracotta, dobbiamo usare il doppio dell’acqua rispetto a quando il materiale è la plastica perché le porosità sono maggiori e l’evaporazione anche. Va da sé che quando abbiamo piante che richiedono molta acqua, meglio metterle in vasi di plastica.

Quando pensiamo a Come innaffiare le piante non diamo per scontato che se esse sono i vaso, non possono usufruire delle piogge, possiamo sistemarle in una zona in cui ne vengono raggiunte oppure munirci di sistemi di recupero dell’cqua piovana. Magari non è immediato, ma poi risparmiamo molta acqua e al giorno d’oggi è una azione green degna di un GreenApes.

Come annaffiare le piante grasse

Per questo tipo di verde non possiamo procedere di default con le stesse modalità di sempre, Come innaffiare le piante grasse non è però più complesso da imparare. Liberiamoci da tutti i luoghi comuni e mettiamoci in testa che hanno bisogno di acqua anche loro. Vanno bagnate poche volte l’anno, però, e soprattutto è necessario integrare con concime, insetticida e/o fungicida.

Quando compriamo o riceviamo in regalo piante ancora in un panetto di torba, rinvasiamole subito in una terra che sia composta anche da pietre, o da sabbia, almeno per il 50%, solo dopo questo essenziale passaggio si può poi imparare Come innaffiare le piante grasse.

Quando annaffiare le piante

Dobbiamo avere occhio, un buon tocco, e un po’ di fiuto per capire quando annaffiare le piante. Se emanano un cattivo odore, spesso è perché c’è un ristagno di liquidi e stanno marcendo, quindi stop con l’acqua per un po’. Se toccando il terreno e le foglie sentiamo una sensazione di fresco o addirittura di umido, stop con l’acqua, e riproviamo il giorno dopo. Se vediamo foglie secche e disidratate, che si afflosciano, acqua! Per imparare al meglio, potete leggere Quando annaffiare le piante.

Come annaffiare le piante

Annaffiatoi per piante: dove acquistarli

Non resta che vedere nel tempo se abbiamo capito Come innaffiare le piante, non resta che acquistare annaffiatoi adatti e che siano di qualità, spendendo poco. On line si possono trovare ottime occasioni per ogni tipo di necessità. Se basta un annaffiatoio da 1 litro e mezzo, a circa 10 Euro su Amazon lo possiamo trovare in verde, quello big da 10 litri costa poco di più. Non si superano i 20 Euro per l’innaffiatoio da 3 litri in materiale super resistente.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Pinterest 

Articoli correlati che possono interessarvi:

Pubblicato da Marta Abbà il 21 Ottobre 2016