Più si hanno le giornate complicate, più si fatica a prendere sonno la sera ogni tanto. Non lo avete mai notato? O si crolla anche ad orari improbabili tanto da non riuscire nemmeno a guardare un film in prima serata, oppure si resta svegli maledicendo quella sensazione di stanchezza così forte da non riuscire ad andare a riposare. Ci sono sostanze chimiche che ci inducono il sonno e ci spengono come degli interruttori, da assumere solo sotto indicazioni del medico, ma esistono in alcuni casi anche delle alternative naturali oppure dei metodi, degli atteggiamenti, dei trucchi che possono funzionare.
E’ chiaramente da analizzare la situazione persona per persona, a volte un trucco non basta se ci sono delle forti problematiche psicologiche o fisiche alle spalle. Questi trucchi e consigli sono indirizzati a chi ha solo preso delle pessime abitudini e si trova in un loup: vorrebbe andare a letto presto e se lo ripete ogni mattina come buon proposito ma poi non ce la fa, per un motivo o per l’altro, ma la mattina seguente ricomincia a sperare che sia la volta buona. E’ un circolo che va spezzato.
Come andare a letto presto e perché
Chi non dorme davvero abbastanza in modo continuativo sa rispondere da solo alla domanda “perché” visto che sperimenterà sulla propria pelle cosa significa vivere in carenza di sonno. Il malumore è sempre in agguato e anche il mal di testa, ma non solo. A lungo andare le conseguenze sono più gravi e permanenti. Si riscontrano infatti peggiori performance cognitive, calo della memoria, dell’attenzione, delle prestazioni e della vigilanza. La carenza di sonno può farci crollare in uno stato di ansia e depressione, con l’avanzare dell’età è normale dormire meno ma ci sono dei limiti da non superare mai. Prima di provare droghe o rimedi naturali, puntiamo su quelli psicologici che non provocano alcun danno collaterale.
Come andare a letto presto: controllo dello stimolo
Questo metodo è stato citato da un professore che ha effettuato ricerche presso l’Università di ha eseguito ricerche sui disturbi dArizona Sleep Research Lab, Richard R. Bootzin el sonno per molti anni. Gli approcci psicologici che prende in considerazione sono parecchi ma questo del controllo dello stimolo sembra uno dei più efficaci. Vediamo di cosa si tratta e proviamo ad applicarlo se ne abbiamo bisogno. Mal che vada non accade nulla. Fortunatamente è un metodo piuttosto semplice sia da applicare che da ricordare, quindi se funziona e abbiamo trovato la strada giusta, siamo fortunati: non dobbiamo sottoporci ad altre terapie più pesanti e spesso costose e provanti.
Ecco i 6 step da eseguire ogni volta che il sonno ci gira attorno ma non ci cattura, anche se sarebbe ora
- Coricarsi nel letto solo quando abbiamo davvero un sonno irresistibile, non prima perché ci sentiamo in dovere o perché vogliamo fare un tentativo
- Non utilizzare il letto come appoggio per fare altro. Lavorare, guardare la televisione o ascoltare musica, mangiare, chiacchierare. Si può solo dormire a letto. Naturalmente anche l’attività sessuale è permessa e non va a interferire con questo metodo.
- Quando siamo a letto, abbiamo già sonno, proviamo ad addormentarci ma non intestardiamoci, non è il caso. Se dopo lievi tentativi non prendiamo sonno, alziamoci e cambiamo stanza impegnandoci in un’altra attività finché di nuovo non cadiamo in preda di un sonno irresistibile. A quel punto, e mai prima per nessun motivo, possiamo tornare nella camera da letto a dormire. Possiamo andare avanti così per parecchio, al di là dell’’orario che si fa, perché l’idea su cui il metodo si basa è quella di arrivare ad associare il letto solo al dormire e all’addormentarsi in fretta. Se ci impieghiamo più di una decina di minuti, non va bene, il nostro corpo non percepisce l’associazione e si perde il valore del nostro sforzo
- Se non ci siamo ancora addormentati continuiamo a cambiare stanza e a fare altro, anche per tutta la notte se necessario. Le prime volte potrebbe esserlo, ma poi cominceremo a rispondere in modo diverso a queste provocazioni.
- Se abbiamo passato tutta la notte ad andare e venire dalla camera da letto ad un’altra stanza, la sveglia? Come nulla fosse deve suonare alla solita ora altrimenti assecondiamo il nostro corpo che continuerà a sentirsi autorizzato a non rispettare gli orari e a comportarsi in modo anarchico. Deve invece comprendere che l’orario della sveglia è e resta lo stesso, che gli piaccia o meno, quindi forse conviene dormire prima.
- Questo percorso di educazione può avere ottimi esiti, ma è molto importante che non si facciano pisolini durante la giornata, altrimenti l’effetto si annulla.
Con il metodo del controllo dello stimolo, con questa serie di punti che si possono trasformare in un ciclo quasi infinito, ci ha l’obiettivo di far sì che il corpo, giorno dopo giorno, cominci ad associare l’ambiente della camera da letto con l’azione del dormire e non con altro. Ci ricorda il cane di Pavlov che attribuiva certi stimoli dell’ambiente a specifici pensieri e comportamenti. Nello specifico questo animale ogni volta che udiva il suono della campanella cominciava a sbavare perché associava il cibo a questo suono. Se non riteniamo offensivo essere affiancati ad un cane e seguire la sua strada, diamoci l’opportunità di provare questo metodo, magari è ciò che fa per noi, magari no. Ma se fosse?