Come allontanare i corvi
Come allontanare i corvi: consigli utili per allontanare cornacchie e corvi dal giardino, dal balcone e dall’orto.
Negli ultimi periodi il numero di corvidi sta crescendo sia in campagna, sia in città. In questo articolo vi daremo le linee guida per allontanare corvi e cornacchie.
Con l’incremento del numero di corvidi sono diminuiti drasticamente gli altri uccellini che popolavano il nostro giardino, vale a dire cardellini, passeri, merli… e altra piccola avifauna. Certo, anche l’inquinamento e l’uso massiccio degli antiparassitari sono complici di questo squilibrio… tuttavia è innegabile che i corvidi fanno razzie dei piccoli uccellini predando gli individui adulti o saccheggiando i nidi dalle uova.
Parlando di corvi, spesso, possiamo riferirci alle specie Corvus monedula comunemente detta taccola, questa specie somiglia molto a un corvo. La taccola è stata introdotta artificialmente in molte città per contrastare l’espansione dei colombi.
Tra i corvidi più comuni che si avvistano in città segnaliamo la cornacchia grigia o Corvus cornix (nella foto in alto). Questo uccello è attratto soprattutto dai rifiuti e si trova principalmente in prossimità delle discariche. La cornacchia grigia si riconosce per il piumaggio dal colore contrastato, spicca il grigio sul dorso e sul resto del corpo è nero. Presenta un becco robusto e scuro. Sono lunghi 45 cm e arrivano a pesare fino a 600 grammi. Nelle zone più settentrionali d’Italia, la cornacchia grigia è sostituita dalla cornacchia nera (Corvus corone).
Queste cornacchie si nutrono di tutto ciò che è commestibile, prima vivevano confinate in boschi e presso corsi d’acqua mentre oggi si spingono verso parchi e ambienti urbani. In campagna e nell’orto, la cornacchia può avere un impatto positivo perché si tratta di un predatore naturale di insetti dannosi come le locuste e il grillotalpa, si nutre anche di roditori come topi, talpe e altre arvicole. Purtroppo, le discariche attirano le cornacchie che distolgono l’attenzione dalle campagne.
Perché il numero di corvi e cornacchie è aumentato?
La colpa non è degli uccelli che improvvisamente hanno deciso di colonizzare nuovi ambienti, la causa è legata a una cattiva gestione dell’ambiente. I corvidi sono animali che sfruttano un gran numero di prodotti alimentari e trovandosi dinanzi a una situazione alimentare favorevole ne hanno approfittato. Di seguito vedremo consigli per:
- Come allontanare i corvi dal balcone
- Come allontanare i corvi dall’orto
- Come allontanare i corvi dal giardino
- Come allontanare i corvi dal pollaio
Per allontanare i corvi e le cornacchie è necessario eliminare o ridurre le fonti alimentari.
- – Evitate di lasciare la pattumiera dell’organico in giardino o fuori al balcone.
- – In città, evitate di gettare rifiuti organici fuori dai cassonetti o in buste semi aperte e di facile accessibilità.
- – Fate pressione sull’amministrazione comunale locale affinché effettui una raccolta giornaliera dei rifiuti.
Se abitate in città, sappiate che la vostra posizione è meno favorevole rispetto a chi vive in campagna: in città mancano completamente i predatori naturali dei corvidi. Chi abita in aperta campagna può contare su predatori naturali come lo sparviero, l’astore e il falco pellegrino (presente anche in diverse città d’Italia).
Per allontanare i corvi bisogna puntare a un miglioramento della gestione degli ambienti. Il problema dei corvidi è talmente sentito che le Province stanno regolamentando dei piani di abbattimento periodici ma questa procedura, da sola, non basta per limitare l’espansione di questi uccelli predatori e opportunisti. I corvidi non sono solo animali predatori, sono anche necrofagi, ciò significa che si nutrono di carcasse animali e in via di putrefazione. Per allontanarli dal pollaio, provvedete a eliminare subito gli esemplari morti, predisponete dei ripari artificiali e racchiudete il pollaio con una rete metallica a maglie strette così da impedire l’accesso ai corvi e cornacchie, alla mangiatoia.
Nella foto in alto, la cornacchia grigia.
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Maggio 2016