Come abbassare il pH: consigli per correggere la reazione del terreno e abbassare il valore del pH con metodi naturali.
Il potere assorbente del terreno dipende dal suo pH così, il pH del terreno può avere forti effetti sulla salute e sulla crescita delle piante. In genere le piante prediligono un pH tendente al neutro, cioè compreso tra i valori di 6 – 7,5 ma alcune piante crescono meglio con valori di pH inferiori 6 (piante acidofile) o con valori di pH superiori al 7 (piante basolife). Se avete un terreno calcareo (alcalino/basofilo, con valori di pH maggiori di 7) e intendete coltivare piante acidofile, dovete necessariamente correggere la reazione del terreno abbassando il valore del pH. In questa pagina vedremo come abbassare il pH e quindi acidificare il terreno.
Piante acidofile: le piante che preferiscono un pH basso
Tra le piante acidofile più comuni ricordiamo le camelie, le ortensie, i rododendri, le azalee, le magnolie, eriche, gardenie, mimose, gigli, felci, mirtilli, abeti, aceri, sequoie, faggi, castagni e mimose.
Come abbassare il pH del terreno
Per diminuire il pH del terreno possiamo attuare diverse strategie. Nell’articolo come utilizzare il caffè avanzato abbiamo visto come questa bevanda riesce ad acidificare il terreno abbassandone il pH in breve tempo, non solo l’infuso di caffè, anche la cosiddetta “posa” (i fondi di caffè) può essere usata per acidificare un terreno. Per abbassare il pH del terreno in modo graduale si consiglia la somministrazione protratta nel tempo di letame e materia organica. Per rendere il terreno acido è possibile sfruttare altri liquidi naturali come succo di arancia, di limone o pomodoro.
Anche la pacciamatura può aiutare a correggere il pH del terreno. Potete impiegare pacciamatura acida come segatura di abete e foglie di quercia.
Attenzione all’irrigazione:
l’acqua che impiegate per irrigare le piante può essere fortemente calcarea e può andare ad alzare il pH del terreno rendendo vani i vostri sforzi per acidificarlo! Se il vostro scopo è quello di ottenere un terreno acido, potete irrigare l’orto con acqua distillata, acqua di pozzo o, ancora meglio, acqua piovana. Per maggiori informazioni: come recuperare acqua piovana. Se non avete altra scelta, potete usare l’acqua del rubinetto aggiungendo un cucchiaio di succo di limone o di aceto bianco per ogni litro d’acqua impiegato.
Oltre ai rimedi naturali appena citati, per abbassare il pH del terreno è possibile avvalersi della chimica presente sul mercato. Il terreno può essere reso più acido con l’aggiunta di prodotti quali: solfato di alluminio (a rapido effetto, acidifica immediatamente il terreno appena si scioglie), zolfo, zolfo rivestito d’urea, additivo siliceo, fosfato biammonico, solfato ferrico e nitrato di ammonio; anche la torba può abbassare il pH del terreno predisponendolo alla coltivazione di piante acidofile. Il solfato di alluminio è un additivo molto conosciuto per chi coltiva le ortensie, tale sostanza è aggiunta al terreno in fase di fioritura, per acidificare il terreno e ottenere fiori di un azzurro più vivo.
Una volta abbassato il pH, per stabilizzarlo è possibile somministrare concimazioni ad hoc. Per stabilizzare il pH del terreno, a lungo termine, è consigliata l’aggiunta di lupino macinato.
Come misurare il pH del terreno
Il pH del suolo si può misurare prelevando un campione di terreno da mettere in acqua demineralizzata. Vi servirà un phmetro o delle strisce tornasole. Niente di costoso, su Amazon, un kit di 400 striscie (cartine tornasole) sono proposte al prezzo di 5,23 euro con spese di spedizione gratuite.
Per tutte le istruzioni su come procedere: come verificare il pH del terreno.
Nel caso la nostra misurazione del pH del terreno dovesse restituire valori eccessivamente bassi, possiamo tentare di aumentare il pH del terreno aggiungendo sostanze con pH alcalino. Tra le sostanze che possono aiutarci ad alcalinizzare il terreno segnaliamo le rocce calcaree, il carbonato di calcio, la marna e la calce viva.
Le principali piante che prediligono un pH alto (piante basofile) sono: bosso, il gelso, la noce, melograno, ciliegio, ibisco, pino, larice, ginepro comune, leccio e l’oleandro.
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