Coltivazione vetiver: descrizione della pianta, utilità della coltivazione e istruzioni su come coltivare il vetiver. Tutto sulla coltivazione della pianta vetiver, da dove comprare le piantine alle esigenze.
Il vetiver, botanicamente noto come Chrysopogon zizaniodes, è una pianta perenne originaria dell’India e appartenente alla famiglia Poaceae. Se per noi occidentali il nome di questa pianta è vetiver, per gli indiani è Khus. In questa pagina vedremo come coltivare questa pianta, gli usi in ingegneria del vetiver, la sua utilità nel prevenire le erosioni del suolo e il dissesto idrogeologico e le sue applicazioni in campo industriale.
Il vetiver riesce a colonizzare rapidamente estese zone. Grazie al suo apparato radicale molto fitto e profondo, è impiegata in ingegneria naturalistica per contrastare l’erosione del suolo. Questo metodo è noto come Sistema vetiver; la pianta in oggetto è usata per la fitodepurazione delle acque e del suolo contaminato da metalli pesanti, idrocarburi e sostanze chimiche.
A livello industriale è molto usato anche l’olio essenziale estratto dalle sue radici. Questo olio è ampiamente usato in profumeria mentre la medicina ayurvedica, medica tradizionale indiana, sfrutta le radici essiccate per curare diverse affezioni. Per tutti gli usi elencati vi rimandiamo alle pagine dedicate:
- Olio essenziale di vetiver
- Sistema Vetiver contro l’erosione del suolo
- Vetiver, la pianta dalle tante virtù
Descrizione della pianta
Il vetiver può crescere fino a 150 cm di altezza. Presenta steli molto alti e foglie allungate e sottili. Le foglie sono piuttosto rigide e nel periodo della fioritura gli steli terminano con fiori di colore viola-marrone.
La caratteristica che rende questa pianta molto interessante è rappresentata dall’apparato radicale: diversamente dalla maggior parte di graminacee che sviluppano radici in orizzontale, le radici del vetiver si sviluppano verso il basso fino a raggiungere i 2 – 4 metri di profondità. I semi del vetiver sono generalmente sterili, è per questo che non si tratta di una pianta infestante.
L’apparato radicale del vetiver è finemente strutturato e molto forte. Lo sviluppo radicale è rapido tanto che può raggiungere i 3 – 4 metri di profondità fin dal primo anno di coltivazione. Il vetiver non presenta stoloni, ne’ rizomi.
Coltivazione del vetiver
Anche se ha origini indiane, la pianta è stata naturalizzata in diverse zone del mondo. I maggiori produttori di olio essenziale di vetiver sono la Birmania, la Thailandia e l’Indocina, da ciò si presume che questa pianta è fortemente coltivata nelle nazioni appena citate.
Il vetiver può essere coltivato anche nel clima nostrano anche se ha più successo nel meridione d’Italia. Grazie alle sue radici in grado di penetrare in profondità, il vetiver è molto resistente alla siccità e può contribuire a contrastare i fenomeni erosivi.
Come premesso, i genotipi più commerciati e comunemente usati per le coltivazioni sono sterili, quindi per la moltiplicazione si sfruttano cloni che vanno a formare impianti identici alla pianta madre
Al momento dell’acquisto delle piante di vetiver, assicuratevi di scegliere un genotipo sterile in quanto i genotipi fertili sono altamente invasivi. Per coltivare il vetiver, sappiate che la pianta cresce meglio in pieno sole.
Dove comprare le piante vetiver?
Rivolgetevi al vostro vivaio di fiducia o sfruttate la compravendita online. Nel web non sono rari i portali di rivenditori che eseguono consegna a domicilio. Tra i vari segnaliamo vetiveronline.com dal quale è stata tratta la fotografia mostrata a inizio pagina.
Il portale appena citato offre piantine di vetiver certificate, ad alto attecchimento e vengono fornite a radice nuda, pronte per la messa a dimora. Per i prezzi, lo stesso portale dispone di un form dove poter richiedere preventivi in base al quantitativo di piante vetiver richieste.
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