Coltivazione in sacchi, ideale per l’orto in casa
Coltivazione in sacchi: si tratta di un metodo alternativo per consentire di coltivare ortaggi e verdure anche a coloro che non hanno un orto. La coltivazione in sacchi sembrerebbe la soluzione ideale per allestire un orto in casa e non rinunciare al piacere di portare in tavola ortaggi coltivati con le proprie mani!
Chi non ha un giardino può coltivare pomodori, basilico, melanzane, lattughe, peperoni e altre piante aromatiche in vasi e fioriere oppure può ricorrere alla coltivazione in sacchi così da allestire un orto in casa che prevede l’impiego di particolari sacchi di terriccio riutilizzabili per 2-3 anni.
I sacchi di terriccio sostituiscono, con certi limiti, le aiuole di un orto. In commercio esistono sacchi contenenti terriccio specifico per la coltivazione di pomodori, melanzane, peperoni, sacchi per coltivare lattuga e ortaggi da foglia, sacchi per coltivare peperoncini, per piante aromatiche, ecc… non mancano sacchi con terriccio universale, adatto alla coltivazione di qualsiasi tipo di ortaggio, in ogni caso, si consiglia l’acquisto di sacchi specifici solo quando la pianta ha esigenze molto particolari di pH e di nutrienti.
Con la coltivazione in sacco non è necessario fertilizzare almeno per i primi cicli di raccolto: al terriccio viene aggiunta una certa quantità di concime organico direttamente dall’azione produttrice; tale concime organico sarà sufficiente a fornire alle piante nel corso della prima stagione di coltivazione (durante la quale si possono effettuare numerosi cicli produttivi e magari ottenere 4-5 raccolti di lattuga!) i nutrienti necessari. Per questo motivo, bisognerà aggiungere del fertilizzante solo a partire dalla seconda stagione di coltivazione apportando mensilmente del concime liquido/solubile seguendo le dosi indicate in etichetta.
Come coltivare in sacchi
La coltivazione in sacchi è molto semplice e può dare ottimi risultati in quanto l’utente sarà portato a sfruttare al massimo la superficie di terra messa a disposizione dal sacco. Ecco come coltivare in sacchi:
- I sacchi devono essere collocati in una posizione soleggiata.
- Prima di procedere con la messa a dimora della piantine, con delle forbici, bisogna realizzare dei fori di drenaggio dal diametro di 3-4 cm, operati sulla facciata inferiore del sacco, quella che entrerà in contatto col pavimento.
- Sistemate i sacchi su bancali così da consentire il perfetto drenaggio dell’acqua e un minimo di areazione. In tal caso, potete prendere gratuitamente pedane/pallet in disuso in qualsiasi grande magazzino. Il bancale non occorre se la ditta che vi ha fornito il sacco per la coltivazione vi ha venduto in kit compreso di sottovaso in plastica.
- Seminare (ravanello, prezzemolo, rucola…) o mettere a dimora le piantine comprese di pane di terra direttamente sulla facciata superiore del sacco dove saranno riportate le posizioni in cui vanno realizzati i fori (di diametro 10-12 cm) per la messa a dimora delle piantine o i tagli (dalla lunghezza di 25-30 cm) per la semina.
Quante piante si possono coltivare in un sacco?
Dipende dalle esigenze della pianta. Per garantire una buona crescita con abbondante raccolto, possiamo darvi questi quantitativi:
- 6 piante di biete da coste
- 6-8 piantine di fragole
- 6 piante di erbe aromatiche
- 2 piante di pomodoro
- 2 piante di peperoni
- 2 piante di melanzana
- 8-10 piante di cipolle
- 6-8 piante di sedano
- 2 piante di meloni
- 2 piante di zucchino
- 2 piante di cetriolo
- 8-10 piante di scarola
- 8-10 piante di cicoria
- 8-10 piante di lattuga
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Nella foto, un sacco per la coltivazione polyplants.it
Pubblicato da Anna De Simone il 6 Agosto 2014