Coltivazione della soia
Coltivazione della soia: periodo di raccolta della soia, coltivazione biologica, immagini della pianta, quando si raccoglie e consigli per le cure.
La soia può essere coltivata in qualsiasi località con clima temperato o subtropicale. La resa migliore si ottiene con estati dalle temperature comprese tra i 20 e i 30 °C. Temperature medie tra i 30 e 40 °C sono ugualmente tollerate.
Coltivazione della soia in Italia
La coltivazione della soia in Italia è ben radicata fin dagli anni ottanta. Ancora oggi, coltivare soia in Italia, sembra essere una strategia che conviene per le aziende agricole. La soia risulta un prodotto molto redditizio:
- richiede costi di produzione contenuti
- conserva un valore di mercato particolarmente alto
I problemi da affrontare nella coltivazione riguardano l’apporto idrico: le coltivazioni di soia necessitano di molta acqua tanto che se non viene usato l’apporto idrico naturale (così come avviene al Nord Italia) i costi per gli interventi irrigui supererebbero di gran lunga i ricavi.
Per il fabbisogno idrico della coltivazione di soia, questa pratica è resa possibile solo nel Settentrione d’Italia.
Coltivare soia, conviene?
Quanto costa coltivare la soia
Basandoci sul modello di coltivazione della soia adottato in Emilia Romagna, i costi diretti della coltivazione ammontano a 874 euro per ogni ettaro. Di questa somma, la spesa più elevata è legata alla fase di semina e della raccolta.
I costi bassi della coltivazione della soia sono legati anche alla mancata necessità di concimazioni azotate.
Agli 874 euro di costi diretti vanno vanno aggiunti 502 euro di costi indiretti (manutenzione, tasse, spese amministrative) con una spesa totale di 1.376 euro per ettaro coltivato. A questa somma, però, bisogna sottrarre il cosiddetto “Premio Unico” erogato dall’Unione europea che ammonta a 330 euro a ettaro. I costi per avviare una coltivazione di soia (che vanno dalla semina al raccolto) ammontano a 1046 euro per ettaro. Considerato l’alto costo di vendita della soia, questa coltivazione conviene all’attività agricola.
Semina della soia
Il periodo della semina tiene conto della temperatura del terreno: si procede alla semina quando le temperature del suolo non scendono sotto i 10 °C. La semina avviene a una profondità di 2 – 4 cm. Per varietà del gruppo I di maturazione si consiglia un investimento di 35-40 semi/mq, mentre per varietà di tipo zero la densità può aumentare a 45-50 semi. La distanza tra le file di 45-50 cm.
E’ vero che la soia non ha bisogno di concimi a base di azoto: la soia instaura una relazione simbiotica con batteri azoto-fissatori già presenti nel terreno.
Poiché la maggior parte dei terreni italiani non ospitano la soia da parecchi anni, è fondamentale inoculare il batterio in fase di semina. Per questo si usano inoculi liquidi o pastosi su veicolo di torba e grafite che vanno mescolati con il seme, fuori dalla luce diretta e con l’aggiunta di piccole quantità di acqua.
Varietà di soia
La varietà si sceglie in base al territorio di semina.
Tra le varietà precoci possiamo segnalare:: Eiko (Agroqualità), Ascasubi (SIS), Bahia (SIS), Nikko (Agroqualità).
Tra le varietà medio-tardive possiamo segnalare: Buenos (CGS), Adonai (Sivam), Celina PZO (Apsovsementi), PR92B63 (Pioneer), Demetra (Syngenta), Hiroko (Agroqualità), Blancas (SIS), Atlantic (Renk Venturoli), Dekabig (Agroqualità).
Soia verde, coltivazione
La soia verde non è una varietà di soia! Si tratta di una specie botanica del tutto differente. La soia gialla di cui abbiamo parlato in questo articolo è la specie botanica Glycine max mentre la soia verde è pur sempre un legume ma della specie Vigna radiata. La soia verde è anche conosciuta come fagiolo mung e la sua coltivazione risale a 3500 anni fa. Con la soia verde si producono i classici germogli di soia in scatola. Per tutte le informazioni: Soia verde o fagiolo mung.
Pubblicato da Anna De Simone il 22 Gennaio 2017