Quando di parla di coltivazione della canapa ci si riferisce alla varietà ‘Cannabis sativa’, usata da tantissimo tempo nell’industria tessile e più di recente in edilizia per l’isolamento termico: le prestazioni sono le stesse della fibra di cocco ma con un più favorevole bilancio energetico derivante dalla vicinanza della materia prima. In Italia la coltivazione della canapa è in crescita e per il 2014 si prevede un raddoppio della produzione.
Non ci si riferisce quindi alla ‘Cannabis indica’, conosciuta come marijuana e la cui coltivazione è vietata perché considerata una sostanza psicotropa. La differenza tra le due varietà di canapa sta nella quantità di resina sulle infiorescenze, cioè nella secrezione della pianta dove si concentrano i cannabinoidi tra cui il THC (il tetraidrocannabinolo, responsabile degli effetti psicoattivi) è il più importante.
La legge italiana fornisce indicazioni sul come coltivare la canapa precisando che la coltivazione della canapa è legale se la percentuale di THC è inferiore allo 0,2% e se si rispetta la circolare nr.1 dell’8 maggio 2002 del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Ciò premesso, la diffusione della coltivazione della canapa in Italia potrebbe rappresentare un volano economico e ambientale.
Questa è la posizione di AssoCanapa, che sull’argomento ha organizzato un convegno in calendario il 22 marzo a Casal di Principe in provincia di Caserta. Si tratta del terzo appuntamento dopo le tappe in febbraio di Celano (l’Aquila) e Pianiga (Venezia) entrambe molto partecipate. All’ordine del giorno ci sono lo scambio di informazione e la concertazione di azioni per diffondere la coltivazione della canapa in Italia e promuoverne la cultura in tutti i suoi possibili impieghi.
Il convegno di Casal di Principe (c/o il teatro comunale Parco della Legalità) è patrocinato da numerosi enti locali: Regione Campania, Agrorinasce, Comune di Casal di Principe, Comune di Casapesenna, Comune di San Cipriano d’Aversa, Comune di San Marcellino, Comune di Santa Maria la Fossa, Comune di Villa Literno, ConfAPI Industria Campania e Dipartimento Innovazione e Sviluppo delle pmi della Campania.
Questo perché, secondo AssoCanapa, favorire la coltivazione della canapa (canapicoltura) ha il significato di dare una risposta alla domanda che arriva dal territorio di rilancio dell’agricoltura, tutela ambientale, reddito integrativo per gli agricoltori, risparmio energetico, e produzione di beni alternativi ai rifiuti pericolosi, per esempio lana di roccia, lana di vetro e polistirolo in edilizia e teli per la pacciamatura in agricoltura e giardinaggio.
Info sul convegno di AssoCanapa a Casal di Principe 22 marzo 2014