Coltivazione della calla, varietà bianca e colorata
La coltivazione della calla un tempo interessava la sola varietà bianca, oggi è possibile coltivare calle colorate che, al contrario delle specie classiche, si sviluppano da tubero. Per un approfondimento sulle calle colorate e bianche, vi rimandiamo all’articolo “Varietà di calla, bianca e colorate“, in questa pagina ci concentreremo sulla coltivazione della calla esaminando le varie esigenze.
La coltivazione della calla varia in base alla specie di appartenenza, per comodità suddivideremo le calle in due grosse famiglie, le calle bulbose (tipicamente bianche) e le calle tuberose con le varietà colorate. E’ possibile coltivare calle in vaso o giardino, ecco le regole da seguire nella coltivazione della calla.
La messa a dimora della calla bianca e colorata
La messa a dimora della calla va eseguita in primavera, quando ormai il pericolo di gelate è ormai passato. L’emissione delle radici inizia quando il terreno ha raggiunto stabilmente la temperatura di circa 16 °C, quindi chi abita nel Settentrione dovrà attendere la primavera inoltrata scongiurando il rischio di gelate tardive. Per la messa a dimora dei rizomi o dei tuberi indossate i guanti da giardinaggio, alcune sostanze presenti in essi potrebbero irritare la pelle.
La messa a dimora va eseguita a una profondità di 10 cm, con una distanza tra un esemplare e l’altro di circa 30 cm per le calle colorate e 60 cm per la classica calla bianca.
Coltivazione della calla, le esigenze
La calla, sia bianca, sia colorata, va coltivata con esposizione soleggiata o a mezz’ombra. In regioni dal clima caldo e secco dell’Italia Meridionale è meglio coltivare la calla in zone ombreggiate.
Le calle bianche prediligono terreno piuttosto umido e ricco di sostanza organica, ecco perché possono essere facilmente coltivate lungo i fossi, ai bordi di stagni o laghetti.
Al contrario, le calle colorate provenienti da Zantedeschia albomaculata, Zantedeschia elliottiana e da Zatedeschia rehmanii, amano un terreno sabbioso e ben drenato, sono molto sensibili ai marciumi.
In quanto al pH, tutte le calle preferiscono un terreno neutro o leggeremente acido.
Calla bianca, irrigazione e concimazione
La calla bianca (la classica Zantedeschia Aethipica e le sue varietà) va irrigata con costanza: il terreno non deve mai essere troppo asciutto. Concimate le calle bianche dalla primavera, quando il ceppo avrà raggiunto l’altezza di 15 cm, due volte al mese, impiegando un concime liquido specifico per piante fiorite. Sospendete la fertilizzazione al termine della fioritura.
Calla colorata, irrigazione e concime
Anche in questo caso si inizia a concimare in primavera, quando il cespo è ben sviluppato, due volte al mese, e si interrompe la concimazione alla fine della fioritura. Per irrigare la calla colorata bisogna aspettare che il terreno si asciughi completamente tra un’irrigazione e l’altra, inoltre, le calle colorate hanno bisogno di un periodo di riposo che va da ottobre a febbraio, per favorire l’inizio della pausa vegetativa si consiglia di ridurre gradualmente le irrigazioni da tre a due volte alla settimana già a partire dal mese di agosto.
Nei primi 15 giorni di settembre irrigate una sola volta a settimana, poi lasciate le calle colorate all’asciutto finché il fogliame non è completamente appassito. Solo a questo punto i tuberi potranno essere rimossi dalle aiuole (o dai vasi): i tuberi delle calle colorate non resistono a temperature inferiori ai 10 °C.
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Pubblicato da Anna De Simone il 23 Ottobre 2014