Coltivazione del timo, le istruzioni
Come coltivare il timo: suggerimenti per la coltivazione del timo in vaso o in pieno campo.
Il timo, botanicamente noto come Thymus vulgaris, è una pianta erbacea perenne che cresce fino a 30 cm di altezza con fusti tortuosi e legnosi e a sezione quadrata, molto ramificato tanto che nell’orto domestico può essere coltivato a cespugli. La coltivazione del timo è possibile sia nell’orto, sia in vaso.
Il timo è originario delle zone temperate d’Europa, prospera bene con il clima mediterraneo quindi si coltiva facilmente nel nostro paese, soprattutto in zone calde e con poche precipitazioni.
Coltivazione del timo: esposizione e terreno
Per la coltivare il timo, vi basterà predisporre un terreno leggero, drenante e calcareo; il timo cresce bene in posizione soleggiata. Evitate di coltivare il timo se il terreno del vostro orto ha un pH acido e soprattutto per la coltivazione in vaso, scegliete un terriccio specifico o che sia leggero e dal pH leggermente alcalino.
Cresce bene nei luoghi aridi e soleggiati, tra le rocce e le ghiaie quindi la sua coltivazione è possibile anche per chi ha un giardino roccioso.
Non teme il freddo, gelo ne’ il caldo torrido quindi non ha bisogno di particolari cure.
Seminare il timo o talea di timo
La coltivazione del timo può iniziare dalla talea o dalla semina. Il periodo ideale per la semina (in ambiente protetto) cade tra fine marzo e inizio aprile. Seminate in una cassetta riempita di terreno e torba. Quando le piantine saranno abbastanza sviluppate (tra luglio e agosto), trasferitele nel vaso o nell’orto.
Il periodo giusto per la coltivazione del timo a partire dalla talea cade tra i mesi di marzo, aprile, maggio o settembre e ottobre.
Per la coltivazione del timo in vaso scegliete un contenitore dal diametro di circa 27 – 30 cm.
Potare il timo
La potatura è un’operazione fondamentale per chi sceglie la coltivazione in vaso. Come premesso, il timo tende a crescere a cespugli così è necessario potare la pianta recidendo tutti i rami secchi e fragili. Per la potatura bisognerà praticare un taglio netto e obliquo, sfruttando una cesoia disinfettata e ben affilata. Il periodo migliore per potare il timo cade tra marzo e maggio.
Per consigli e istruzioni sulla coltivazione del timo vi rimandiamo all’articolo-guida “Come coltivare il timo“ con istruzioni su:
- La semina del timo.
- La coltivazione del timo in vaso.
- La messa a dimora del timo.
- La talea del timo.
Coltivazione del timo
Il timo può essere coltivato per uso ornamentale (la pianta fiorisce e è particolarmente profumata), per uso alimentare (il timo può essere consumato in cucina fresco o essiccato), per uso farmacologico e cosmetico (dal timo si producono diversi composti usati industrialmente) o per le applicazioni in aromaterapia: dal timo si estrae un popolare olio essenziale.
La coltivazione del timo dà generose rese in termini di olio essenziale prodotto.L’olio essenziale di timo si estrae per distillazione in corrente di vapore. Con una coltivazione di mille metri quadrati si possono ottenere 5 – 6 litri di olio essenziale di timo. Mille metri quadrati vi sembrano eccessivi? Se questa resa non vi sembra interessante, sappiate che per produrre la stessa quantità di olio essenziale, quando si parla di melissa, camomilla o elicriso, è necessario un intero ettaro di terreno.
Tra i principi attivi più interessanti contenuti nel timo figura il timolo, un antisettico naturale impiegato per la produzione del Listerine (colluttorio) e di disinfettanti per le mani. L’olio essenziale di timo ha dimostrato di essere efficace contro diversi funghi tanto da essere considerato un antico rimedio naturale per contrastare le classiche micosi delle unghie dei piedi. Per tutte le informazioni sulle sue proprietà vi rimandiamo alla pagina dedicata “olio essenziale di timo“.
Pubblicato da Anna De Simone il 16 Novembre 2015