Coltivare rose rifiorenti
Coltivare rose rifiorenti: potatura, cure essenziali, concimazione, tipo di terreno e tutte le informazioni per la coltivazione delle rose rifiorenti.
Se siete ancora nella fase di scelta e non sapete quale rosa rifiorente iniziare a coltivare, potete sfruttare il nostro articolo dedicato alle rose rifiorentissime. Al momento della scelta, ricordate che una rosa floribunda (rosa rifiorente) deve essere scelta in base alle vostre preferenze (rampicante, tappezzante, cespugliosa… profumata, colorata…) ma anche in base alle esigenze della pianta. In questo articolo parleremo proprio delle cure da dedicare alle rose rifiorenti.
Coltivare rose rifiorenti
Potete iniziare la coltivazione di rose rifiorenti in primavera (con piante ben fogliate), in autunno (scegliendo piante ben strutturate) o in estate, con la moltiplicazione per talea. La talea di rosa rifiorente va prelevata in estate, per tutte le istruzioni vi invitiamo a leggere la pagina Talea di rosa, come fare.
Messa a dimora della rosa rifiorente: periodo, posizione e terreno
Impianto. La messa a dimora va fatta in primavera o in autunno. Scegliete un terreno fresco da mantenere bagnato con irrigazioni regolari. Le rose floribunde sono piuttosto adattabili a ogni tipo di terreno, tuttavia preferiscono un terreno fresco, fertile, profondo e soprattutto ben drenato. Crescono bene anche in terreno a pH acido.
Irrigazione della rosa floribunda
Irrigazione. Quando innaffiate, state attenti a non bagnare le foglie così da non favorire l’insorgenza di malattie fungine. Irrigate al mattino e con cadenze settimanali (in estate, almeno un paio di volte a settimana).
Concimazione della rosa rifiorente
Concimazione. Le rose rifiorenti vanno concimate due o tre volte all’anno, in primavera e in autunno le concimazioni sono consigliate, la concimazione estiva è a discrezione dell’utente. Distribuite del letame ben maturo, terricciato di letame e concime organico specifico per rose.
Pre aumentare e migliorare la fiortura
Fioritura. In estate, potete concimare le rose rifiorenti con del fertilizzante a cessione programmata così da stimolare e sostenere la rifiorenza. Per migliorare la fioritura, ricordatevi di eliminare le bacche formate nel nuovo anno.
Come potare le rose rifiorenti
Potatura. La potatura è fondamentale nella coltivazione delle rose rifiorenti. Nella nostra guida su come coltivare rose rifiorenti non poteva mancare un approfondimento dedicato proprio alla potatura.
Perché è importante potare le rose rifiorenti?
Premessa: è bene precisare che molti ortisti non considerano necessaria la potatura delle rose rifiorenti. Sono molti gli utenti che si limitano alla cosiddetta rimonda del secco cioè a eliminare rametti secchi, tagliare via i succhioni e a eseguire potature di contenimento. Nonostante questo pensiero molto comune, possiamo affermare che, per garantire una buona fioritura con un’elevata quantità di boccioli così come una costante rifiorenza, la potatura delle rose floribunde (rose rifiorenti) è fortemente consigliata.
A livello descrittivo, possiamo dividere la potatura delle rose rifiorenti (rose floribunde) in quattro differenti fasi. Ecco come procedere per potare le rose rifiorenti o rifiorentissime:
- 1) Osservate la pianta e tagliate tutti i rametti secchi, malati o eccessivamente esili.
- 2) Per prevenire le malattie e favorire un buon arieggiamento della chioma, diradate l’interno dell’arbusto.
- 3) Eliminate i rami più vecchi per favorire un rinnovamento della struttura con nuovi getti.
- 4) Accorciate di circa un terzo i rami che porteranno il fiore.
- 5) Ricordate di eliminare le bacche formate nel nuovo anno.
Che forbici usare?
Usate sempre forbici sterili (potete sterilizzarle con dell’alcool) e dalla lama ben affilata. Per la potatura di piante legnose e semi-legnose come le rose, sono consigliate le forbici da potatura a cricchetto. Il sistema a cricchetto garantisce un taglio netto e pulito, con il minimo sforzo.
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Pubblicato da Anna De Simone il 12 Maggio 2016