Coltivare piante da tartufo: info sulla coltivazione del tartufo bianco e nero. Cosa occorre per coltivare il tartufo. Dal terreno alle piante.
Chi sta pensando di coltivare tartufo in vaso o coltivare tartufo in casa… sta solo fantasticando! La coltivazione del tartufo è un’operazione che richiede tempo e un piccolo investimento iniziale per la preparazione delle piante micorrizate. La coltivazione dei funghi può essere eseguita in casa, ma quella del tartufo è una storia molto più complessa! Nonostante la complessità della coltivazione dei tartufi, in questa pagina vedremo come coltivare tartufi nel proprio terreo.
Pianta micorrizata: pianta da tartufo
Per coltivare i tartufi abbiamo bisogno di piante da tartufo. Una pianta micorrizata altro non è che una pianta nella quale sono state inoculate le ife. In natura, il tartufo produce le ife, strutture che riescono a sfruttare l’apparato radicale superficiale della pianta per prelevarne l’acqua. Il tartufo, infatti, da solo non è autosufficiente perché non dispone di strutture in grado di prelevare i nutrienti dal terreno.
Per coltivare il tartufo abbiamo bisogno di piante che presentano le ife, quindi piante in grado di consentire lo sviluppo del tartufo. In commercio non mancano piante da tartufo inoculate artificialmente, con tanto di certificazione!
L’inoculazione non può avvenire in ambito domestico, quindi, se abbiamo intenzione di coltivare tartufo dobbiamo essere disposti all’acquisto di piante micorrizate.
Sono molte le piante da tartufo e queste andrebbero scelte in base al territorio in cui s’intende avviare la produzione di tartufo. Tra le piante da tartufo che possono essere micorrizate artificialmente, segnaliamo:
- cedri
- Querce
- Pioppi
- Salici
- Tigli
- Pini
- Noccioli
- carpini
- cisti
- alcune piante da frutto…
La scelta delle piante andrebbe fatta in base alla disponibilità di terreno. I noccioli, per esempio, richiedono un sesto d’impianto dalle dimensioni più limitate. Al contrario, chi intende utilizzare querce, dovrà scegliere un sesto d’impianto (distanza tra le piante) di almeno 5 x 5 metri.
A livello amatoriale, per una buona produzione di tartufo, bisognerebbe disporre di almeno un terreno di 600 mq così da mettere a dimora almeno 10 piante da tartufo.
Tartuficoltura: coltivare tartufi
Si chiama tartuficoltura è una branca dell’agricoltura che mira alla produzione di tartufo bianco o nero. Per iniziare a coltivare il tartufo s’inizia dalla preparazione del terreno che si esegue a fasi stagionali.
- In primavera si vanno a eliminare alberi e arbusti già presenti nel terreno al fine di limitare lo sviluppo di altre specie fungine.
- In estate si esegue un’aratura superficiale con terreno sufficientemente umido. Anche questa operazione è finalizzata a eliminare spore e miceli dei funghi già presenti nel terreno grazie all’esposizione all’aria e al sole.
- In autunno si lavora il terreno in profondità così da prepararlo alla messa a dimora.
Le piante micorrizate presenti sul mercato, hanno un’età compresa tra i due e i tre anni. Vanno messa a dimora in buche profonde e larghe 30 cm. Sul fondo della buca bisognerà predisporre uno strato drenane. La messa a dimora va eseguita con estrema attenzione per non danneggiare gli apici radicali che presentano le ife.
Coltivare tartufo bianco
La coltivazione del tartufo bianco è consigliata come integrazione a quella del tartufo nero. La coltivazione del tartufo bianco dà risultati approssimativi perché è davvero difficile da gestire.
Coltivare tartufo nero
La coltivazione di piante da tartufo nero va eseguita solo su terreni di natura calcarea e ricco di ossatura (frazione pietrosa). Il terreno deve disporre di una buona dotazione di potassio e una reazione subalcalina. Meglio se il terreno si trova in pendenza così da consentire lo sfrondo dell’acqua in eccesso.
Le esigenze del tartufo nero rendono la sua coltivazione adatta in quei terreni di recupero, marginali e inadatti alla coltivazione di erbacee o piante da frutta.