Coltivare la zucca spinosa: dai semi al raccolto. Tutte le informazioni sulla coltivazione del chayote e sulle proprietà di questo ortaggio.
Zucca spinosa o chayote, proprietà
Il chayote, dalle nostre parti noto come zucca spinosa, è un ortaggio della famiglia delle Cucurbitaceae, un parente lontano di meloni e cetrioli.
Il suo nome botanico è Sechium edule e a nel mondo è conosciuto con i nomi di chayote, pera zucca, pera vegetale, choko, christophine, cho-cho, pipinola e ichintal in Messico. Qui in Italia la chiamiamo zucca spinosa.
Il chayote è usato in cucina principalmente cotto. In alcune culture enogastronomiche è impiegato crudo, mirinato con olio e succo di limone, aggiunto a insalate fresche o tritato in salse. La zucca spinosa presenta notevoli proprietà antiossidanti perché si tratta di un ‘ottima fonte di vitamina C. I frutti sono ricchi di proteine vegetali dall’interessante profilo amminoacidico.
In Asia non solo si consumano i frutti carnosi ma anche i germogli e le foglie più tenere. Non solo, anche le radici tuberose si mangiano, soprattutto crude o appena scottate.
Le foglie e i frutti hanno importanti proprietà diuretiche e antinfiammatorie, esercitano benefici sull’apparato cardiovascolare, sui reni e migliorano la pressione sanguigna.
Semi di Chayote o zucca spinosa
Quando si raccoglie la zucca spinosa? Si raccoglie tra ottobre e novembre e alcuni ortaggi si mettono da parte per la risemina della prossima primavera. Già, il chayote non ha semi da estrarre come tutti gli altri ortaggi, ma l’ortaggio stesso rappresenta il seme da mettere a dimora.
Come coltivare la zucca spinosa o chayote
La zucca spinosa o chayote, ortaggio di forma ovoidale, può essere coltivata in qualsiasi zona d’Italia a patto che le temperature non siano troppo rigide.
È caratterizzata da una parte interna più bianca, che rappresenta il suo seme, anche se la definizione è alquanto impropria dato che il seme è un tutt’uno con l’ortaggio e non può essere in alcun modo separato e reimpiantato a meno che non si impianta l’intero ortaggio.
La caratteristica della zucca spinosa è la riproduzione che non avviene tramite il seme ma tramite lo stesso frutto, che va interrato appena sotto la superficie della terra. La pianta è rampicante e riesce a ricoprire anche spazi di decine di metri quadrati. Ecco tutte le indicazioni per la coltivazione della zucca spinosa.
Zucca spinosa, coltivazione
Per coltivare la zucca spinosa vi basterà seguire i nostri consigli.
La coltivazione può iniziare a partire da una zucca spinosa raccolta dalla pianta di un amico o acquistata in commercio. Interratela leggermente, meno della metà non, appena ha emesso il germoglio fogliare. Quando piantare la zucca spinosa? Il periodo ideale è maggio.
In questa prima fase, innaffiare il chayote solo raramente, per non causare il marciume del seme.
Per non evitare problemi di muffe e marciumi, potete piantare la zucca spinosa in vaso, tenendolo a riparo dalle piogge. L’astensione dall’acqua dovrà durare per circa 20 giorni, giusto il tempo della germinazione, necessario per la produzione del germoglio fogliare. Se proseguite con l’impianto in vaso, potete poi passare alla messa a dimora definitiva non appena la piantina avrà raggiunto i 30/40 cm.
Per garantire una buona crescita, concimare con fertilizzante a base di fosforo e potassio, solo poco azotato.
Per l’intera durata della coltivazione, la zucca spinosa dovrà essere sostenuta con appositi tutori.
La fioritura incomincia durante l’estate e i frutti si raccolgono in ottobre novembre e si conservano in luogo fresco fino all’inizio della primavera.
La pianta, con i primi freddi invernali, si dissecca, ma l’apparato radicale rimane attivo e riprende la vegetazione con l’aumento della temperatura durante la primavera successiva. La pianta è piuttosto longeva, quindi riprenderà la vegetazione per diversi anni di fila, fino a che dovrete ripetere l’impianto. Per precauzione, ogni anno, mettete da parte un paio di chayote pronti per la semina.
Come curare la zucca spinosa dalle malattie
La pianta può essere attaccata dal ragno rosso e dagli afidi, entrambi i parassiti si possono trattare con il piretro. Durante il periodo della fioritura, bisogna controllare gli attacchi di formiche che sono ghiotte dei piccoli frutticini appena spuntati dal fiore.