Come coltivare bonsai dal seme: istruzioni per la coltivazione del bonsai da seme. Consigli sui semi da scegliere e come velocizzare il processo.
La coltivazione dei bonsai, ci consente di ottenere bellissimi esemplari di alberi e arbusti in miniatura anche se ciò comporta molta pazienza e costanza. A tal proposito vi illustreremo come coltivare un bonsai seguendo le nostre indicazioni.
Semina bonsai, periodo migliore
Per avere bellissimi bonsai è preferibile iniziare dalla semina.
Il periodo migliore per seminare bonsai è l’autunno o la primavera.
Vi servirà del terriccio fine, soffice e permeabile, mescolato con almeno un 30% a sabbia di fiume.
Semi di bonsai
I semi potete prelevarli da altre piante o raccoglierli nei boschi. Tra gli alberi e arbusti più adatti allo scopo citiamo: querce, salici, cipressi, meli, pini, cedri, lilla, ama fate attenzione a non piantare più di una specie nello stesso contenitore.
Chi preferisce acquistare materiale sicuro o a più rapida germinabilità, può acquistare semi per la coltivazione dei bonsai già testati.
Su Amazon o presso vivai specializzati non mancano semi ad hoc e kit per la coltivazione del bonsai a partire dal seme. Tra i vari prodotti vi segnalo quello che a parare mio è il migliore.
Composta da 10 semi di 5 varietà differenti e tutti con un accrescimento relativamente rapido (dopo 5 anni otterrete già un bonsai ben formato), sono previste vasi biodegradabili, substrato per la germinazione, due forbici da usare per la defogliazione e la potatura. Delle cinque specie di bonsai presenti nel kit, quattro sono quelle mostrate nella foto in alto.
Il kit di coltivazione dei bonsai da semi si compra al prezzo di 16,90 euro con spese di spedizione gratuite. Per tutte le informazioni vi rimando alla scheda del prodotto: KIT di semi e materiali.
Come iniziare a coltivare bonsai dal seme
La coltivazione del bonsai a partire dal seme è una pratica molto lunga e che metterà a dura prova la vostra determinazione.
Vi ricordo che non esistono semi di bonsai, esistono semi di piante che andrete a coltivare, anzi, ad allevare a forma di bonsai. Per questo motivo la coltivazione del bonsai a partire da seme ha un grosso vantaggio: potete conferire alla pianta la forma e l’aspetto che più amate! Ecco come proseguire.
Disponete il terriccio in appositi vasi da giardino con un foro sul fondo, in modo che possa filtrare l’acqua in eccesso.
Prima di disporre i semi sul terriccio, è preferibile immergerli in acqua in modo da agevolare la geminazione.
Alcuni semi potrebbero trovarsi in uno stato di dormienza innescato dall’ormone vegetale ABA al fine di proteggere l’integrità del seme. In questi casi dovrete effettuate una stratificazione con un substrato umido di sabbia e torba e dovrete attendere un periodo da uno a sei mesi. Per determinati semi sarebbe opportuno un intervento meccanico detto “scarificazione”. Con tale pratica andrete a eliminare lo strato di tegumento più esterno del seme consentendo una più rapida reidratazione.
I semi vanno coperti con uno strato sottile di terreno. Con quanta terra coprire? Lo spessore del terreno dovrebbe essere uguale al diametro del seme stesso.
Subito dopo, innaffiate con molta acqua facendo attenzione però a non inondare il contenitore.
Posizionate i vasi all’esterno, in un luogo protetto dal gelo e a mezz’ombra.
Quando notate che le piantine hanno prodotto qualche foglia, potete trasferire in contenitori provvisori. La messa a dimora nei classici vasi da bonsai potete farla quando il fusto si sarà irrobustito. In effetti potete farlo anche prima ma l’effetto estetico non è dei migliori quando il fusticino è esile!
Dopo circa due anni potete intervenire sui rami e sulle radici per dare ai vostri alberi e arbusti la forma desiderata.
Come concimare un bonsai
Poiché i bonsai vivono in un piccolo contenitore, anche il terriccio più ricco s’impoverisce, pertanto dovrete praticare una costante concimazione per assicurare al substrato il giusto equilibrio di sostanze nutritive, necessarie ad una adeguata alimentazione.
Sono da preferire i concimi organici a lenta cessione, dato che la loro composizione, fornisce un apporto costante, creando anche le condizioni ottimali per la vita dei organismi utili nel suolo.
Stili, Legature e potature
La cosa più difficile della coltivazione di un bonsai, non è tanto quando e quanto irrigare, non è il tipo di terriccio da usare o il concime giusto… la cosa più difficile è plasmare la pianta.
Dare forma a un bonsai richiede il maggior investimento in termini di impegno e pazienza. Con la potatura non solo si va a contenere la forma nativa del bonsai ma il piccolo alberello in miniatura può essere anche modificato nel corso degli anni.
Si parla di filatura o legatura per intrecciare i rami o per realizzare una curvatura a “C” del tronco principale o di uno dei rami. Con la legatura e la potatura si possono conferire alle piante diversi stili.
Per ogni bonsai, bisognerà scegliere la forma in base alle caratteristiche della pianta e in base all’effetto desiderato. Gli stili di coltivazione del bonsai sono molti, per citarne qualcuno: a scopa rovescita (hokidachi), stile informale (moyogi), su roccia (ishizuki), bosco (yose-uè), tronco multiplo (kabudachi), prostrato o semi cascata (hankeniani), a cascata (keniani) e a zattera. Le legature e le potature del bonsai devono plasmare il piccolo alberello ma sempre assecondando quanto più possibile le caratteristiche della pianta così da coltivare un bonsai sano e forte.
Per lo stile e le legature, esistono manuali infiniti e il mezzo di apprendimento più importante è la pratica. Per non lasciarvi allo sbaraglio vi consigliamo il libro Bonsai. Stili, legature e potature”.
Il libro in questione fa parte della collana Pollice Verde di Giunti Editore. E’ un manuale illustrato molto utile per sia per chi già coltiva bonsai sia per chi è ai primi passi (grazie alle illustrazioni e alle istruzioni passo per passo). Il libro si compra con 6,72 euro su Amazon, con spese di spedizione gratuite. Per tutte le informazioni vi rimandiamo alla pagina: Bonsai. Stili, legature e potature.