Coltivare bambù, consigli utili
Coltivare bambù: istruzioni e consigli per la coltivazione del bambù in ambito domestico. Dalla realizzazione di muri di bambù alla coltivazione in vaso.
Coltivare bambù in Italia può essere difficoltoso ma tutto dipende dalla specie che si sceglie. Il bambù appartiene alla famiglia delle Poaceae (ex Graminaceae). Questa famiglia annovera più di 75 generi e oltre 1200 specie. Nello scegliere il bambù da coltivare bisogna prestare molta attenzione all’effetto che si vuole ottenere, inoltre bisogna considerare che si tratta di una specie invasiva che con l’habitat ideale può allargarsi ovunque e moltiplicarsi autonomamente.
Il bambù è originario delle regioni tropicali e sub tropicali. E’ apprezzata per la sua rapida crescita e per l’effetto estetico ottenuto nella realizzazione di siepi o barriere verdi. Tra le specie di bambù più apprezzate figurano i bambù giganti (nelle foto in basso), in grado di crescere dai 14 ai 25 metri d’altezza. Il bambù gigante è botanicamente conosciuto come Phyllostachys edulis e difficilmente può essere coltivato in ambito domestico. In questa pagina parleremo del bambù da coltivare in giardino per la realizzazione di muri separatori, siepi e altri elementi naturali di grande valore estetico.
Come premesso, alcune specie di bambù possono essere molto invasive, quindi, prima di mettere a dimora le piante, valutate bene la distanza dal confine e dalle alte coltivazioni. La crescita del bambù è rapida e nel giro di poco tempo otterrete degli eleganti fusti verdi con foglie leggere e decorative. Il bambù si moltiplica autonomamente e nel tempo potrebbe invadere anche la proprietà del vicino di casa se la coltivazione avviene lungo il perimetro della vostra abitazione. Le varietà più adatte per la realizzazione di bordure alte, barriere verdi, muri separatori e siepi di confine, sono quelle che crescono in media dai 90 ai 200 cm. Tra le proposte dei garden center segnaliamo due varietà degne di nota.
Coltivare bambù: Bambusa Pleioblastus distichus
Perfetta per la coltivazione in vaso o in spazi ridotti. Si tratta di una specie nana che raggiunge i 60 cm di altezza. Pur trattandosi di un bambù nano, presenta una vegetazione vistosa ma compatta e non troppo invasiva. Cresce in qualsiasi esposizione (può essere coltivata in pieno sole, alla mezz’ombra e all’ombra) ed è resistente al freddo e al gelo, riesce a resistere fino a una temperatura di -18 °C. Si adatta bene per la creazione di bordure. Per coltivare questo bambù in vaso bisognerà scegliere dei contenitori di grandi dimensioni. Per coltivare una siepe di bambù con questa specie, dovrete mettere a dimora le piccole piantine a una distanza di 70 cm l’una dall’altra. Per la realizzazione di una piccola foresta di bambù (meglio definita “coltivazione a macchia”), la messa a dimora dovrà avvenire a una distanza di 90 cm tra una pianta e l’altra. La profondità della buca scavata per la messa a dimora dovrà essere di circa 50 cm e altrettanto larga.
Coltivare bambù: Bambusa Sasa masamuneana Albostriata
Questo bambù raggiunge unìaltezza di 130 – 150 cm. E’ indicata per la coltivazione in giardino per il suo portamento compatto e regolare. Il bambà Bombusa Sasa masomuneana può essere coltivato in vaso o fioriere, anche in questo caso l’unica precauzione è scegliere dei contenitori abbastanza capienti. Questo bambù è adatto alla coltivazione in aiuole, per creare bordure o linee di confine, può essere coltivato insieme ad altri arbusti. Si tratta di una specie poco invasiva che cresce bene in qualsiasi esposizione e riesce a tollerare terreni compatti e basse temperature. Per la realizzazioni di siepi la messa a dimora dovrà essere eseguita a disponendo le piante a una distanza di 120 cm. In caso di coltivazione a macchia, le piante di bambù dovranno essere interrate a una distanza di 200 cm l’una dall’altra. Anche in questo caso, la profondità della buca scavata per la messa a dimora dovrà essere di circa 50 cm e altrettanto larga.
Foresta di bambù Una foto pubblicata da Anna De Simone (@annadesi) in data:
Quando coltivare bambù
Il periodo migliore per la messa a dimora delle piante di bambù va da novembre a maggio. Possono essere impiantate al sole o all’ombra. Prima della messa a dimora, immergete il contenitore della pianta di bambù in un secchio d’acqua così da reidratare la zolla. Preparate il terreno con qualche giorno d’anticipo con una vangatura profonda e interrando del compost ben maturo o stallatico.
Per la realizzazione di un frangivento o un elemento divisorio di bambù vi invito a leggere l’articolo Come costruire un muro di bambù. Per ottenere coltivazioni ordinate, eliminate sempre le canne secche e recidete tutti i rami mal disposti o fragili. Conservate solo le canne più robuste.
Durante il primo anno di coltivazione, sia essa in vaso, sia in pieno campo, il bambù avrà bisogno di 15-20 litri d’acqua ogni 15 giorni. Dal secondo anno in poi, le irrigazioni potranno essere meno intense e meno frequenti perché il bambù sarà divenuto abbastanza vigoroso da resistere al caldo estivo. Sarà poi necessario irrigare solo in caso di siccità prolungata.
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Pubblicato da Anna De Simone il 6 Dicembre 2015