Coltan: minerale e suo sfruttamento
Coltan è un termine che nasce dalla contrazione di un nome composto, quello della columbite-tantalite o columbo-tantalite e lo si sente pronunciare spesso in relazione alla sua presenza in Africa e al conseguente sfruttamento del territorio e delle popolazioni che lo posseggono. È una miscela minerale di molto interesse perché richiesta per la produzione di apparecchi elettronici di vario tipo, Play Station compresa.
Coltan: minerale
Si tratta di una miscela complessa di minerali, la columbite (Fe, Mn)Nb2O6 e la tantalite (Fe, Mn)Ta2O6, entrambi appartenenti alla classe degli ossidi che sono quasi sempre presenti in miscele di questo genere e quasi mai puri. Questa miscela viene estratta soprattutto sul territorio africano in contesti complessi in cui diventa una merce di scambio anche per chi traffica con le armi. È quindi una materia “scottante”, in particolare nella regione del fiume Congo, dove gioca un ruolo complesso. Scopriamo meglio come mai è così prezioso.
Coltan: a cosa serve
Quando si riesce ad ottenere questo mix di minerali vi si estraggono due elementi che hanno un largo utilizzo nel settore metallurgico e in quello elettronico/tecnologico. L’Europa e in generale il Paesi più sviluppati sono affamati di questi materiali che non si trovano ovunque.
Partiamo dal tantalio che, sotto forma di polvere metallica, viene impiegato nell’industria elettronica e dei semiconduttori per la costruzione di condensatori ad alta capacità e dimensioni ridotte. Questi dispositivi sono presenti, forse a nostra insaputa, sia nei nostri smartphone che nei nostri computer.
L’altro elemento è il niobio che trova invece utilizzo nell’industria metallurgica. Viene inserito nella miscela per preparare leghe metalliche con elevato punto di fusione che servono per aumentare la resistenza alla corrosione in alcuni tipi di acciai inossidabili e, infine, nella preparazione di dispositivi elettromagnetici.
Anche se non abbiamo forse mai sentito parlare del coltan lo abbiamo quindi tra le mani ogni giorno perché ad oggi è un componente fondamentale dei chip di qualsiasi apparecchio elettronico. Ha un’importante funzione: ottimizza la durata della batteria quindi ci aiuta a risparmiare energia elettrica.
Coltan: dove si trova
L’Australia assieme alla Nigeria e al Brasile è uno dei paesi che ospita i giacimenti di columbo-tantalite più abbondanti. In Brasile in particolare si ha una produzione di niobio che è la maggiore al mondo, si sfiorano le 3.000 tonnellate, segue l’Australia con 300
Se si va a guardare le quantità della varietà di columbo-tantalite con un alto tenore di tantalio, la presenza più rilevante è registrata in Australia mentre tra i paesi africani il maggior produttore è il Mozambico con 260 tonnellate annue. Altri produttori africani sono Repubblica Democratica del Congo (provincia del Katanga), Nigeria, Ruanda, Uganda e Etiopia con produzioni annue inferiori alle 50 tonnellate. Questa varietà ricca di tantalio è particolarmente ricercata perché questo elemento molto più del niobio è ritenuto raro.
Columbo-tantalite: sfruttamento
La Repubblica Democratica del Congo è il Paese dove la presenza di tantalio diventa un problema più che un’opportunità. Come abbiamo detto questo elemento è molto richiesto, tutto il mondo lo vuole e questo non ha fatto che destare l’interesse dei gruppi che già sono in lotta tra loro all’interno di questo Paese ricco di territori di estrazione. La regione congolese maggiormente interessata a queste diatribe per il coltan è quella del Kivu, molto vicino al Ruanda e all’Uganda, nella parte centro-orientale della Repubblica Democratica del Congo.
I proventi del commercio semilegale di coltan attuato dai movimenti di guerriglia che controllano le province orientali del Congo, alimentano la guerra civile in questi territori. Una risorsa per il paese si è trasformata in benzina che alimenta il fuoco dell’odio. Oggi gran parte del commercio di tantalio e in mano a gruppi armati o a realtà che non sono statali o industriali. Ne detengono il monopolio e anche gli acquirenti sono occidentali o asiatici senza commettere reato a quanto risulta dalle leggi di questo paese. Non mancano gli interessi di organizzazioni criminali europee ed asiatiche dedite al traffico illegale di armi che fanno da intermediarie scambiando armi con questo minerale.
Nel Congo la maggior parte delle guerre dell’ultimo periodo sono state legate al desiderio di possedere i giacimenti di coltan per poi sfruttare le popolazioni del posto per estrarlo e contrabbandarlo attraverso i paesi confinanti che non effettuano alcun controllo sulla provenienza. Una volta fuori dal Congo questo materiale arriva indirettamente alle grandi industrie produttrici di componenti elettronici.
L’ONU già nell’ottobre 2002 ha accusato le compagnie impegnate nello sfruttamento delle risorse naturali del paese africano – tra cui il coltan – di favorire indirettamente il prosieguo della guerra civile.
Le altre risorse incriminate sono i diamanti, gli smeraldi, l’uranio, l’oro e altri metalli preziosi. In questo scenario cosa fanno i paesi a cui il coltan arriva? Il Tantalum-Niobium International Study Centre – un’organizzazione internazionale con sede in Belgio che raggruppa i maggiori produttori, raffinatori e intermediari mondiali di tantalio e niobio – ha chiesto ai propri associati ad evitare l’approvvigionamento di columbo-tantalite congolese e rwandese. La sua provenienza è eticamente inaccettabile, è necessario fare questa scelta per non trovarsi ad essere complice della guerra civile congolese.
Pubblicato da Marta Abbà il 27 Novembre 2019