Si dice “ho il colesterolo alto” rinunciando ad un dolce o ad un formaggio stagionato, senza precisare se si tratta di colesterolo buono o cattivo. E’ invece importante comprendere che si tratta di un aspetto da indagare per scoprire che il colesterolo è necessario e solo in alcune situazioni è una presenza negativa che porta a dei danni alla salute. Proviamo quindi qui a distinguere tra colesterolo buono e cattivo comprendendo come fare a far prevalere il primo.
Colesterolo buono: cosa è
Per capire cosa è il colesterolo è necessario andare a definire cosa significa lipoproteina. Si tratta di una particella composta da un nucleo lipidico avvolto da un guscio proteico. Come un cioccolatino con il ripieno, immaginiamocela così. Tutti i grassi che circolano nel nostro sangue vengono racchiusi in lipoproteine, anche il colesterolo quindi viaggia così nel nostro corpo, ed è la condizione unica con cui può procedere andando a raggiungere i vari tessuti come è bene che sia.
Le lipoproteine risultano di fatto quindi essenziali nel processo di distribuzione del colesterolo alle cellule e il colesterolo nelle cellule ci deve arrivare, quindi non è sempre cattivo. Ora andiamo a vedere quando si trasforma in un nemico da combattere.
Colesterolo buono e colesterolo cattivo
Le lipoproteine a bassa densità, abbreviate con la sigla LDL, sono chiamate colesterolo cattivo e sono nocive quando sono in eccesso e vengono ossidate. Se non è questo il caso, se il loro livello è a norma, allora risultano indispensabili per la buona salute dell’organismo.
Ci sono invece le lipoproteine ad alta densità, chiamate HDL, colesterolo buono, e sono quelle che fungono da “spazzini” perché non fanno che raccogliere tutto il colesterolo che abbiamo in eccesso portandolo verso il fegato, organo in cui esso viene inglobato nei sali biliari, riversato nell’intestino ed espulso per lo meno in parte, attraverso le feci.
Torniamo al colesterolo cattivo andando a vedere perché lo è. Prendiamo le LDL e andiamo a vedere cosa accade quando sono in eccesso nel nostro sangue. Esse possono in tal caso subire delle modificazioni strutturali, causate da agenti ossidanti come i radicali liberi, ed diventare in grado di infiltrarsi sulle pareti dei grossi vasi arteriosi. Questo cosa significa, nella pratica?
Ci sono tre svantaggi che ne conseguono. Diventano un ostacolo per il sangue che scorre, riducono l’elasticità delle arterie e possono portare alla formazione di trombi. Vediamo uno per uno questi tre elementi negativi legati al colesterolo.
Quando le LDL ossidate vengono inglobate da macrofagi e si depositano sulla parete dei grossi vasi arteriosi, via via le cellule muscolari delle pareti non fanno che iniziare ad ingrossarsi. Si forma quindi in questo modo una sorta di placca aterosclerotica che cresce con il tempo e va a ridurre lo spazio in cui il sangue può defluire. Ecco quindi che la circolazione risulta ostacolata dall’eccesso delle LDL.
Sempre le LDL, se troppe, possono portare ad una ridotta elasticità delle pareti delle arterie, cosa non bella perché serve che le arterie siano elastiche per spingere il sangue a valle, grazie anche all’azione propulsiva della pompa cardiaca. La terza brutta conseguenza prospettata è la formazione di trombi, ciò accade quando di fatto delle parti della placca aterosclerotica si stacca e comincia a girare nelle arterie. E’ un pericolo perché da un momento all’altro può andare ad occludere una vena o un capillare creando un blocco della circolazione. Uno dei nostri tessuti potrebbe da un momento all’altro non ricevere più flusso di sangue.
Colesterolo buono: cosa mangiare
Mangiare in modo sano ed equilibrato, attento e vario, può aiutare a combattere il colesterolo cattivo lasciando che il colesterolo buono prevalga. Aiutano molto gli alimenti antiossidanti e ci sono anche alcune vitamine che risultano in grado di contrastare l’attività dannosa dei radicali liberi.
Anche se le LDL possono essere presenti in eccesso per via di un pessimo regime alimentare, non è sempre colpa di ciò che si mangia. E’ stato provato che esistono situazioni in cui l’eccesso di colesterolo circolante nel sangue ha una causa endogena, ovvero dal fatto che esso viene sintetizzato da tutte le cellule dell’organismo.
Quasi sempre la causa di una eccessiva concentrazione di LDL nel sangue risiede nell’aumentata produzione endogena di colesterolo, tuttavia può anche essere di produzione esogena quindi derivare da un esagerato consumo di cibo di origine animale.
Anche facendo la distinzione tra colesterolo buono e cattivo, molte persone si trovano ad affrontare il problema di farne abbassare i livelli, motivo per cui entrano in gioco diverse strategie che comprendono sia una sana alimentazione sia un buon livello di attività fisica che è in grado di aumentare la concentrazione delle HDL nel sangue.
Per quanto riguarda la dieta, da limitare è il consumo di alimenti di origine animale, soprattutto di formaggi stagionati, ci sono poi degli studi che mostrano come chi consuma molto cibi vegetali goda di un minor rischio cardiovascolare. Se amiamo i formaggi possiamo dedicarci ai formaggi senza colesterolo
Colesterolo buono: come si misura
Con gli esami del sangue di solito si va a misurare non il colesterolo buono ma il colesterolo totale, un parametro che rispecchia la quantità complessiva di colesterolo contenuto nelle varie lipoproteine. Se si hanno valori inferiori ai 200 mg/100 ml di sangue, tutto okay.
Sarebbe però necessario andare a capire “quanto è buono” il colesterolo misurato, di solito l’HDL non dev’essere inferiore ai 40 mg/100 ml ed è ciò che più ci deve interessare per indagare di conseguenza il reale rapporto tra il colesterolo buono e il totale o il cattivo.
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