Coibentazione: materiali, detrazioni ed efficienza
Così come visto nell’articolo Come coibentare casa, la coibentazione è una tecnica per isolare due sistemi aventi differenti condizioni ambientali, facendo in modo che i due sistemi non scambino calore (coibentazione termica) o vibrazione sonore (isolamento acustico).
In edilizia, i due sistemi sono rappresentati dall’interno e l’esterno di un’abitazione che hanno temperature e condizioni di rumorosità differenti. La coibentazione può offrire isolamento termico, acustico o, al contempo, isolamento termoacustico.
Coibentazione ed efficienza energetica
La coibentazione è una pratica cardine per la realizzazione di case passive, case energetiche o comunque case ad alta efficienza energetica. Una buona coibentazione è elemento cardine anche nella bio-edilizia e nell’architettura bioclimatica dove lo scopo del progettista è quello di integrare perfettamente una struttura edilizia in un ambiente rendendola quanto più possibile energeticamente autosufficiente. Una buona coibentazione consente di risparmiare sul riscaldamento d’inverno e sulla climatizzazione d’estate, inoltre risolve a monte il problema dell’umidità e della muffa.
Tipicamente, la coibentazione si esegue interponendo tra i due sistemi (interno ed esterno di un edificio) dei materiali isolanti capaci di limitare gli scambi di calore. Con la coibentazione si parla di cappotto termico che, per le nuove costruzioni, diventa un elemento intrinseco della struttura edilizia (fin dalla scelta dei materiali di partenza) mentre per un fabbricato già esistente, il cappotto termico può essere integrato con diverse tipologie d’intervento. Prima di procedere alla coibentazione di un edificio già esistente è opportuno fare una termografia per comprendere gli elementi da isolare con maggior urgenza. Tutti gli interventi di ristrutturazione che hanno come oggetto la coibentazione di un edificio, hanno diritto alle detrazioni fiscali previste con il cosiddetto Ecobonus: approfondisci su Detrazioni fiscali su ristrutturazioni.
La coibentazione degli edifici ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, sia in termini di diffusione (sono sempre più numerose le persone che decidono di installare un cappotto termico, inoltre il concetto di “green building”, anche grazie alla diffusione della certificazione energetica, si sta via via espandendo anche in Italia), sia in termini di materiali termoisolanti. Tra le ultime proposte di settore, non mancano materiali isolanti che riescono a coibentare casa sfruttando spessori davvero esigui, è il caso dei materiali isoalnti nanotecnologici che isolano “rubando” solo 5 mm di spazio.
La coibentazione riguarda tutte le componenti strutturali di un fabbricato: dal pavimento al soffitto, dalle pareti agli infissi, anzi, gli infissi rappresentano uno dei punti critici della coibentazione tanto che in questo settore è nata una certificazione energetica ad hoc (vedi: certificazione infissi).
Coibentazione, i materiali isolanti
Come premesso, si fa sempre più lungo l’elenco dei prodotti termoisolanti proposti in bio edilizia. I materiali impiegati per la coibentazione termica sono caratterizzati da una bassa conducibilità termica. Tra i materiali più diffusi per coibentare un edificio, citiamo il poliuretano espanso, la lana di roccia, la lana di vetro, gomme sintetiche, polistirolo espanso, fibroceramica, sughero, fibra di cellulosa… e tanti altri materiali caratterizzati da un’adeguata trasmittanza termica.
Pubblicato da Anna De Simone il 13 Dicembre 2014