Clusia rosea: caratteristiche e coltivazione
La clusia rosea è una pianta sempreverde, a crescita lenta, originaria delle isole caraibiche e delle zone tropicali d’America. In natura la si scopre come albero di forma tondeggiante, con una altezza massima di quindici metri. È una pianta resistente, tanto che in molte zone del mondo viene considerata infestante. Viene spesso utilizzata come pianta da interni per la sua capacità di crescere facilmente in vaso o in idrocoltura oltre che di adattarsi senza difficoltà ad ambienti poco illuminati. Nei prossimi paragrafi scopriremo insieme le principali caratteristiche della clusia rosea, insieme ad alcune indicazioni pratiche per poterla coltivare all’interno delle nostre case.
Come coltivare la clusia rosea
Coltivata indoor, la clusia rosea si presenta come un cespuglio formato da un fusto principale, dal quale diramano altri piccoli rami che mostrano foglie obovate, coriacee e di un bel colore verde scuro. In primavera, tutte le piante offrono una spettacolare fioritura di fiori semidoppi solitari, bianchi e delicatamente profumati. Ai fiori seguono frutti ovali gialli, verdi o arancio, che una volta maturi si aprono a spicchio, assumendo il suggestivo aspetto di grandi stelle.
Esposizione ideale della pianta
Per una corretta crescita è necessario assicurare alla pianta una temperatura costante che si aggira intorno ai 17 °C per tutto l’anno. La clusia rosea ama il caldo, l’umidità e una luminosità diffusa ma non diretta. Occorre inoltre fare attenzione alle correnti d’aria.
Come annaffiare la clusia rosea
Una volta trovata la posizione ideale per la messa a dimora, bisogna annaffiare la clusia rosea al pari di una pianta grassa: niente acqua finché il terreno non è ben asciutto e secco. In pratica, occorre bagnare ogni due settimane in estate e ogni venti giorni in inverno. Se si coltiva la clusia in idrocoltura, biosgna cambiare l’acqua solo quando questa sarà completamente assorbita. È inoltre importante nebulizzare le foglie con una certa frequenza. Questa pianta gradisce molta umidità .
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo correlato: Quando annaffiare le piante
Terreno più adatto per la messa a dimora
Per un corretto sviluppo, è opportuno invasare la clusia con cadenza biennale o triennale, quando la pianta inizia a soffrire e le radici cominciano a fuoriuscire dal vaso. A questo punto occorre trapiantare la clusia in un vaso di un terzo più grande del precedente, utilizzando un terriccio specifico per piante tropicali, composto da due parti di torba mista a muschio, una parte di terriccio non calcareo a base di terra grassa e una parte di sabbia pulita, e posizionando sul fondo del contenitore uno strato di cinque centimetri di argilla per facilitare il drenaggio.
Come far fiorire la clusia rosea
Trattandosi di una pianta che dimostra una predilezione per il il caldo e l’umidità, per vederla fiorire è importante stare attenti non solo alla temperatura ma anche alle correnti d’aria. Per questo motivo, è opportuno evitare di collocarla di fronte a un’ampia finestra. Inoltre, nel momento in cui si arieggia la stanza che ospita la clusia rosea nei mesi invernali, è necessario spostarla momentaneamente.
Come si moltiplica la pianta
La clusia rosea si moltiplica per propaggine o per semina nel periodo primaverile, ma anche attraverso talea in estate.
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo correlato: Piante da giardino sempreverdi
Concimazione della clusia rosea
Per la coltivazione di questa pianta sempreverde, gli esperti consigliano di non esagerare con il concime altrimenti si potrebbe compromettere la fioritura. I fertilizzanti per piante da interno, infatti, tendono a migliorare la vegetazione piuttosto che a promuovere la fioritura. Utilizzare a tal proposito un terriccio universale bilanciato mescolato a pezzetti di corteccia ed altro materiale incoerente.
Come coltivare la clusia rosea in acqua
Da alcuni anni a questa parte si è diffusa anche la tendenza di coltivare la clusia rosea in acqua, senza necessità di mettere la pianta a dimora nel terreno. Si tratta di una modalità di coltura piuttosto decorativa che si allinea alla perfezione con il desiderio di abbellire le case che accolgono la clusia.
Ecco alcuni suggerimenti pratici per poter procedere con la coltivazione in idrocultura. Occorre seguire i passaggi che seguono:
- prendere una bacinella capiente;
- eliminare con delicatezza e con cura la terra dall’apparato radicale della clusia rosea, usando dell’acqua corrente tiepida;
- riempire il vaso in vetro prescelto con acqua a temperatura ambiente in modo tale che le radici della clusia rosea restino appena al di sotto del livello dell’acqua;
- immergere la pianta nel vaso.
Per evitare che si formino sgradevoli segni di calcare sul vaso, è possibile eventualmente utilizzare l’acqua in bottiglia, naturalmente non frizzante, in sostituzione dell’acqua del rubinetto. L’acqua in bottiglia contiene anche svariati minerali che possono risultare utili per uno sviluppo sano della clusia rosea.
A questo punto non resta altro che godere della bellezza della pianta, mettendola in bella vista tra le pareti domestiche.
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo correlato: Idrocoltura, come iniziare
Parassiti e malattie che possono colpire la pianta sempreverde
La clusia rosea teme il marciume radicale che può essere evitato facendo attenzione a realizzare un buon drenaggio del terreno. La pianta può essere in taluni casi attaccata da parassiti quali la mosca bianca e la cocciniglia bruna. In ambienti particolarmente secchi anche il ragnetto rosso potrebbe infestare il vegetale.
Altra utile accortezza da mettere in atto per una corretta cura della pianta consiste nell’impiegare all’occorrenza degli antiparassitari specifici, oppure nel trattare la zona colpita con un batuffolo di cotone e alcol o ancor più semplicemente lavare la pianta con sapone neutro per rimuovere i parassiti.
Curiosità sulla clusia rosea
Questa pianta cresce moderatamente ma i suoi fusti talvolta si allungano un po’ troppo. Nessun problema ad accorciarli senza che la pianta ne risenta. Ovviamente è opportuno non esagerare: durante una potatura la vegetazione non va mai ridotta per più di un terzo.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 10 Settembre 2021