Clorexidina, una sostanza che troviamo nei collutori a scopo antibatterico, usata in generale per disinfettare, anche la cute oltre che le mucose orali. Uno dei vantaggi della clorexidina, rispetto ad altri agenti antibatterici, è il fatto di dimostrarsi efficace sia contro i batteri gram positivi sia contro i gram negativi, in aggiunta riesce a contrastare in modo piuttosto soddisfacente anche funghi e virus incapsulati.
Clorexidina nel collutorio
Ci sono numerosi collutori che oggi contengono clorexidina e lo indicano come una delle prime caratteristiche, essendo un vantaggio interessante per chi ne vuole acquistare uno come ad esempio questo, di Plakontrol, di cui una confezione da 250 ml costa 7 euro.
Troviamo al clorexidina non solo nei collutori ma anche nei dentifrici e in prodotti gel che servono per contrastare gengiviti o problemi di gengive sanguinanti. Spesso hanno anche un effetto di prevenzione delle infezioni dentali e possono essere molto utili ad esempio a seguito di un intervento dentistico complicato come una estrazione dentale.
Per una semplice alitosi, a concentrazioni inferiori, a circa 0,05%, un collutorio alla clorexidina può dare ottimi risultati, sia nella cura sia nella prevenzione di questo fastidio.
Quando scegliamo un collutorio contenente questo agente antibatterico dobbiamo fare attenzione al dentifricio che vi associamo perché alcuni contengono ingredienti come il sodio lauril solfato e il sodio monofluorofosfato che possono interferire con la clorexidina e rendere il suo effetto meno efficace.
Clorexidina: cosa è
Dal punto di vista chimico, questo prezioso ingrediente di prodotti di igiene orale, e non solo, è una biguanide cationica che poco si scioglie in acqua, a meno che non la si combini con l’acido gluconico. Questo è il motivo per cui nei colluttori spesso troviamo la dicitura “clorexidina digluconato”. Oltre ad essere un potente battericida, è anche un agente batteriostatico
Clorexidina: effetti collaterali
Non bisogna esagerare con la clorexidina perché ad alte concentrazioni può diventare dannosa ma se la diluiamo in modo opportuno rende i collutori più efficaci nella loro opera di disinfezione. Lo stesso vale quando va ad arricchire soluzioni per lenti a contatto e prodotti disinfettati per mani e mucose.
Prima di farne costante uso, però, controlliamo di non essere ipersensibili a questo ingrediente, altrimenti potremmo avere una reazione allergica come un gonfiore del viso e della lingua, dei problemi respiratori, un forte prurito e delle irritazioni della pelle.
Durante gli interventi chirurgici di neurochirurgia, la clorexidina non deve essere usata perché è possibile che provochi neurotossicità, in generale con i bambini sotto i 2 mesi è meglio evitarne l’impiego.
Clorexidina: disinfettante
Ci sono dei prodotti disinfettanti per le mani, ad esempio, che contengono la clorexidina e sono così efficaci che vengono utilizzati nello specifico anche negli ospedali, prima di interventi chirurgici ed iniezioni, in modo da eliminare ogni possibile traccia batterica. Similmente si usano per i trattamenti effettuati verso pazienti a domicilio o in case di riposo, per la disinfezione della pelle come per la prevenzione delle piaghe da decubito.
Altri casi in cui possono essere impiegati questi prodotti sono quando occorre disinfettare la pelle dopo un infortunio, contrastare l’acne grave, curare il piede d’atleta, trattare la pelle secca o disidratata. Nell’ultimo caso, si combina con il cloruro di benzalconio.
Clorexidina spray
I disinfettanti possono essere anche in formato spray come questo “Germoxid”, alla clorexidina, acquistabile anche su Amazon. Dodici flaconi da 100 ml costano 30 euro, è un prodotto adatto a disinfettare la cute, spesso usato come accennavamo, anche dagli operatori sanitari.
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