Cipolla egiziana: proprietà, come piantarla e ricette

Come coltivare la cipolla egiziana

Detta anche “cipolla albero” o “cipolla che cammina”, la cipolla egiziana è un ortaggio piuttosto raro che viene coltivato prevalentemente in Liguria, nelle aree di Ventimiglia e della Valle della Nervia.

Nonostante il nome della coltura risulti fuorviante, non si conoscono le origini esatte di questa tipologia di cipolla. L’aggettivo “egiziana” che compone il nome risulta infatti tuttora misterioso. Un legame con l’antica cultura egizia si presume derivi dal fatto che gli egizi vedevano nella forma sferica della cipolla o nei suoi anelli concentrici un simbolo di vita eterna. Le cipolle erano persino presenti all’interno delle tombe dei faraoni. Tuttavia, non sappiamo con certezza se questa varietà derivi proprio dall’antica civiltà.



Come evidenziato dal loro nome scientifico “Allium cepa proliferum“, le cipolle egiziane sono colture particolarmente prolifiche. Una volta piantate, sono capaci di dar vita ogni anno a cipolle aeree e negli anni successivi alla prima raccolta, la loro produzione aumenta in maniera esponenziale.

Cipolla egiziana: proprietà

La cipolla egiziana è coltivata e studiata in Cina da svariati secoli. La letteratura scientifica locale ha rilevato come la cipolla egiziana appartenga al ristretto gruppo dei prodotti che stimolano il nervo trigemino nell’essere umano. Ciò si deve specificatamente alla presenza di un particolare enzima, l’alliina liasi, in grado di intervenire non solo sui ricettori del gusto, ma su tutto lo spettro sensitivo del nervo trigemino. Si tratta di una proprietà fondamentale per mantenere in salute la polpa dentale, proteggendo di conseguenza i denti.

Alla cipolla egiziana si associano anche altre importanti proprietà. L’ortaggio dispone ad esempio di elevate percentuali di vitamina C, sostanza dalle molteplici funzioni. La vitamina C è nota in primo luogo per la sua efficacia nello stimolare le difese del sistema immunitario, soprattutto in relazione alla prevenzione e alla cura del raffreddore, delle affezioni respiratorie e delle sindromi influenzali. La vitamina C svolge oltretutto una essenziale azione antiossidante, proteggendo l’organismo dall’aggressione dei radicali liberi e contrastando così l’invecchiamento cellulare precoce. A questa preziosa sostanza si deve poi un contributo significativo nella produzione di collagene, proteina che costituisce la struttura di tutti i tessuti del corpo, dalla pelle ai muscoli.

Nell’ortaggio sono presenti in buona quantità anche altri nutrienti come il calcio, il fosforo, lo iodio e il fluoro.

Malgrado sia utilizzata di rado nel ruolo di erba medicinale, la cipolla egiziana garantisce una moltitudine di altre azioni benefiche. Il bulbo possiede proprietà antinfiammatorie, antisettiche, antispasmodiche, diuretiche, espettoranti, febbrifughe e antielmintiche. Se consumata, soprattutto cruda, la cipolla egiziana è perciò in grado di promuovere la salute generale del corpo umano.

Come piantare la cipolla egiziana

Il bulbo della cipolla egiziana va messo a dimora in piena terra o in un vaso grande, ricordando che l’ortaggio preferisce i terreni sabbiosi rispetto a quelli argillosi. Se possibile, il bulbo deve essere posizionato in un luogo assolato, in modo da favorire la crescita della pianta.

Per un buono sviluppo è necessario non esagerare con l’irrigazione neanche nei mesi più caldi dell’anno, poiché la cipolla egiziana è sensibile alla troppa acqua. Il terreno non va inoltre necessariamente concimato con sostanza organica. La cipolla egiziana, difatti, non è una pianta molto esigente sotto il profilo nutritivo. Si tratta inoltre di una coltura resistente, in grado di sopravvivere anche a temperature piuttosto rigide che si spingono fino ai meno venti gradi centigradi.

Tra i nemici numero uno della cipolla egiziana vi sono le lumache che in una sola notte sono in grado di distruggere anche decine di piante. Altro nemico per eccellenza dell’ortaggio è il tripide, un insetto che risulta molto dannoso per numerose colture. L’animale è capace di arrecare danni alla cipolla egiziana sia direttamente, attraverso punture sui bulbilli e sulle foglie, sia indirettamente, mediante la trasmissione di patologie virali. Nonostante gli attacchi inferti dal tripide, le piante di cipolla egiziana si dimostrano nella maggior parte dei casi molto resistenti, evidenziando ancora una volta la loro fama di adattabilità e di forza.

Raccolta della Cipolla egiziana

Per vedere la formazione dei bulbilli aerei della cipolla egiziana è necessario attendere il periodo compreso tra marzo e aprile ma per la loro raccolta occorre attendere l’estate. Il momento ideale per procedere si ha quando il gambo della pianta si asciuga e diventa marrone, presentando germogli di 5-10 centimetri e radichette ben formate.

I bulbi possono invece essere raccolti in qualsiasi momento dell’anno, estirpandoli dal terreno come si fa con qualsiasi altra varietà di cipolla. Per non perdere la coltivazione, in fase di raccolta è bene lasciare sempre alcune cipolle a dimora in modo che si riproducano per l’annata successiva.

Cipolla egiziana in cucina

La cipolla egiziana è molto apprezzata non solo per la facilità di adattamento e per la resistenza che la contraddistinguono ma anche per la sua bontà e per il suo valore nutritivo. Come ogni varietà di cipolla, anche quella egiziana offre grandi possibilità in ambito culinario.

Quando vengono raccolti prima della maturazione completa, ossia prima che si formi la caratteristica tunica rossa, i bulbilli appaiono ad esempio particolarmente adatti alla conservazione sottaceto. Questo ortaggio risulta inoltre ottimo e salutare se consumato crudo, nonché dal sapore molto delicato se usato nelle zuppe o come condimento per la pasta.

Cipolla egiziana: ricette

La cipolla egiziana è un ingrediente versatile. Si dimostra adatto a una moltitudine di ricette che spaziano dalle vellutate, unite ad altre verdure e ortaggi come le patate, fino a gustosi aperitivi. Un piatto decisamente appetitoso è ad esempio la cipolla egiziana al forno. Vediamo come realizzarlo.

Dopo aver raccolto i bulbi in piena estate, le cipolle egiziane vanno riposte in una teglia, coprendole esclusivamente con un bicchiere di acqua e aggiungendo un pizzico di sale. Le cipolle devono essere successivamente fatte cuocere, impostando la temperatura del forno a 200°.

Appena i piccoli ortaggi raggiungono un aspetto lievemente dorato, vanno tolti dal forno per evitare che si brucino. In un’altra teglia si deve nel frattempo riporre del formaggio. La scelta può ricadere su tipologie quali la scamorza o la fontina. Come passaggio successivo, il formaggio deve essere ricoperto con le cipolle appena cotte.

Il tutto va infine cosparso con del pane grattugiato per poi mettere la teglia in forno a una temperatura di 180°. Quando il formaggio inizia a fondersi, è possibile ritirare la teglia e servire la pietanza. Il risultato sarà a dir poco eccellente.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 19 Dicembre 2019