Cime di rapa: coltivazione e raccolto
Le cime di rapa sono uno degli ortaggi preferiti dagli italiani e… coltivarle non è affatto difficile come si potrebbe pensare in un primo momento!
Se dunque hai intenzione di arricchire il tuo orto autunnale con delle belle cime di rapa, non ti rimane altro da fare che leggere l’approfondimento che oggi abbiamo voluto dedicare su questo tema!
Quando seminare le cime di rapa
La prima cosa che bisogna capire nel momento in cui ci si avvicina al momento di predisporre il proprio orto con le cime di rapa è legato all’individuazione del giusto momento della semina. Di norma, la semina diretta o in semenzaio in Italia può essere fatta tra la fine del mese di luglio e quella del mese di settembre. Per poter individuare la settimana giusta bisognerà però valutare il proprio territorio di riferimento e la varietà scelta.
Proprio per questo motivo si può rammentare come nelle regioni più a Settentrione di norma si preferisce seminare delle varietà tendenzialmente precoci, seminano ad agosto, per poter terminare il ciclo di coltivazione prima dell’arrivo delle gelate invernali. Di contro, nelle regioni del Mezzogiorno, che sono caratterizzate da un clima più mite, la semina viene ritardata alla fine del mese di settembre.
Come effettuare la semina delle cime di rapa
Per poter seminare le cime di rapa si può ricorrere a una doppia modalità.
Il primo metodo della semina delle cime di rapa consiste nella c.d. semina diretta, a spaglio. Si tratta di una tecnica che viene generalmente riservata a chi vuole coprire rapidamente delle ampie estensioni di terreno, e si esegue distribuendo il seme in maniera uniforme sul terreno, per poi interrare con l’aiuto di un rastrello, mantenendosi a pochi centimetri di profondità.
Nel caso in cui ci si dovesse rendere conto che le piante stano crescendo in maniera troppo ravvicinata, si potrà procedere con lo spostare una parte di esse verso le zone più scoperte. Di solito si preferisce altresì procedere con la semina a spaglio quando il terreno è bagnato grazie alle prime piogge di fine estate o inizio autunno, evitando di procedere in una condizione climatica di caldo pieno.
In alternativa, si può procedere con la emina in semenzaio con successivo trapianto. Indicata nei periodi più caldi, per poterla fare si potranno utilizzare delle seminiere in polistirolo, dove fare un foro a pochi millimetri, dove riporre il seme.
Circa 20 – 25 giorni dopo il momento della semina le piante saranno pronte per essere trapiantate. Considerato che la semina verrà effettuata in estate, ne deriva che il momento del trapianto avverrà nel corso del mese di settembre o in quello di ottobre, quando non dovrebbe più esserci alcun problema di irrigazione, complice l’arrivo dell’autunno.
Per quanto poi concerne il distanziamento elle piantine, molto dipende dalla varietà di cima di rapa che i intende seminare. In linea di massima, potrebbe essere sufficiente un distanziamento di circa 10-15 centimetri le une dalle altre, mentre per alcune varietà (come la sessantina) potrebbero occorre fino a 20 centimetri, e per le varietà tardive, anche 40 centimetri.
Raccolta delle cime di rapa
Passando poi alla raccolta delle cime di rapa, il momento giusto di norma è quando i fiori sono ben formati, ma risultano essere ancora chiusi. L’inizio della fioritura indica infatti che è bene accelerare i tempi per poter procedere alla raccolta: con il passare dei giorni, infatti, la fioritura si farà sempre più intensa e sempre più difficile da gestire.
È proprio per questo motivo che risulta essere consigliabile procedere a una semina scalare, potendo così arrivare a gestire delle maturazioni differenti, ed evitando che tutte le cime di rapa fioriscano contemporaneamente, rendendo più complesso il raccolto.
Ricordiamo poi che della pianta si consumano non solamente i broccoletti, quanto anche le foglie, che si puliscono semplicemente sfilando la ventura centrale e il fusto.
Cura delle cime di rapa contro i parassiti
Le cime di rapa sono generalmente molto resistenti, e dunque non sono particolarmente inclini a cedere agli attacchi di parassiti e altri agenti esterni. Naturalmente, questo non significa che tu non debba prestare un po’ di attenzione nei confronti della loro salute e del loro benessere!
In particolar modo, uno dei nemici più pericolosi delle cime di rapa è certamente rappresentato dalle lumache, che potrebbero aggredire questa pianta, finendo con l’infestarla in modo molto nocivo. Il nemico numero 1 è tuttavia rappresentato dalla cavolaia, o rapaiola, un lepidottero appartenente alla famiglia Pieridae e che può danneggiare le cime di rapa nel momento in cui raggiunge lo stato larvale: le larve di questo insetto si nutrono di foglie, con ciò che ne deriva sul fronte della sostenibilità della nostra prelibata coltivazione.
Fortunatamente, anche nei suoi confronti c’è tanto che possiamo fare. Si può agire, per esempio con un preparato naturale a base di macerato di pomodoro, oppure andando ad applicare un o specifico insetticida biologico.
Pubblicato da Anna De Simone il 3 Agosto 2020