Cicaline: rimedi per combatterle
Tra tutti gli insetti che ci sono nei nostri giardini e nei nostri orti, le cicaline potrebbero sembrare tra le più innocue per via del nome e anche del loro aspetto, ma possono arrivare a creare dei danni ingenti, soprattutto alle piante aromatiche come il rosmarino o la lavanda, ma anche alle pianticelle del pomodoro.
Cosa sono le cicaline
Con il nome di cicaline non andiamo ad indicare semplicemente delle cicale nane ma degli insetti Emitteri lunghi pochi millimetri e caratterizzati da un apparato boccale molto potente, soprattutto in confronto alle dimensioni. Questo apparato punge e succhia e serve alle cicaline per alimentarsi, è il loro unico modo per poter sottrarre la linfa alle piante e nutrirsene. Già ora potete immaginare che tipologia di danni possono creare nel nostro orto e nei nostri giardini…
Per ben confondersi tra le piante questi insetti seppur piccoli, hanno pensato di adottare il colore verde, in generale, ma poi al variare della specie possiamo incontrare degli esemplari anche di diverso colore, soprattutto per quanto riguarda il capo e le ali.
Il loro corpo non è affatto facile da identificare perché è piuttosto stretto e sottile, ancora più difficile è identificare le loro uova che sono davvero microscopiche. Una volta che si schiudono le cicaline attraversano ben cinque stadi giovanili fino a diventare adulte ma sono davvero poche le differenze tra una fase e l’altra della crescita. Per evolvere e diventare “grandi”, si nutrono della piante che le ospitano, sono polifaghe e apprezzano sia quelle erbacee che quelle arboree, sia spontanee che coltivate. Grazie alle loro capacità di movimento, possono anche spostarsi da una pianta all’altra e non c’è stagione che le facci intimidire, costituiscono un pericolo per il nostro giardino 365 giorni all’anno.
Tra tutte le varietà di cicaline presenti in Italia, quelle che maggiormente di devono preoccupare sono le Eupteryx salviae che come suggerisce il nome sono presenti soprattutto sulla salvia e sulle altre erbe aromatiche come ad esempio il rosmarino. Sono animaletti che apprezzano molto il nostro clima mediterraneo per cui soprattutto nella primavera e nell’estate popolano le aree del Centro e Sud Italia. I danni maggiori si possono solitamente rilevare a partire da maggio e per tutti i mesi di giugno o luglio ma sono presenti tutti l’anno, coprendo questo lungo arco di tempo con almeno due generazioni.
Danni provocati dalle cicaline sul rosmarino
Intuitivamente possiamo immaginare il tipo di danni che possono provocare questi insetti solo in parte perché sono in grado di rovinare la pianta anche in modo indiretto oltre che indiretto. I danni diretti sono quelli dovuti al loro nutrirsi della linfa con l’apparato boccale feroce che si ritrovano. Si attaccano alla pianta, la pungono e poi ne succhiano il fluido vitale. Come se non bastasse, ci sono anche dei danni indiretti legati al fatto che questi insetti, alcune specie, sono in grado di veicolare virus, batteri, e fitoplasmi per cui se capitano su una pianta infetta poi portano con sé il problema e lo propagano.
Il danno creato dalle cicaline può essere più o meno ingente al variare della specie con cui abbiamo anche fare. Una delle più terribili è lo Scaphoideus titanus che di solito se la prende con la vite a cui può trasmettere il fitoplasma agente causale della Flavescenza dorata della vite. Si tratta di un problema di dimensioni notevoli del questa piante ed è per questo che la cicalina è soggetta a lotta obbligatoria per decreto ministeriale.
Quando questo insetto attacca il rosmarino se ne possono vedere i segni sulle foglie che cambiano la loro colorazione dove vengono punte. Poi ci sono le cicaline della specie Cicadella viridis che possono causare problemi anche per mezzo dell’ovideposizione legata ad una abbondante produzione di cera e di melata sui frutti.
Non sempre gli attacchi delle cicaline portano al decesso della pianta, se arrivano in numero minimo causano danni ma non fatali, però se l’infestazione è forte, allora si può assistere al disseccamento e all’accartocciamento delle foglie fino alla loro completa caduta. E’ chiaro che in questi casi la pianta perde totalmente il suo valore e se ci aspettavamo di aromatizzare i nostri piatti con qualche foglia di rosmarino, possiamo scordarcelo. Se capita ad un coltivatore di piante aromatiche, è un vero problema perché perdono valore, quasi totalmente.
Rimedi naturali contro le cicaline
Appena vediamo comparire, o ci accorgiamo della presenza delle prime colonizzazioni di cicaline è necessario intervenire, di solito ne vediamo punture sulle foglie. Il primo tentativo di lotta a questi insetti deve essere fatto in via preferenziale con dei prodotti fitosanitari a bassa tossicità e con breve periodo di carenza. Possiamo anche puntare sull’utilizzo di parassitoidi come gli Imenotteri del genere Anagrus, che agiscono nel seguente modo. Si sviluppano all’interno dell’uovo delle cicaline, ci restano per il loro completo ciclo vitale e non permettono che si schiudano.
In questo modo riusciamo a bloccare gli attacchi di cicaline. Per mettere in atto questo tipo di lotta naturale dobbiamo pensare di inserire delle piante consociate che possano ospitare questi parassitoidi delle uova.
Sempre spaziando tra la gamma di rimedi naturali che abbiamo a nostra disposizione, possiamo puntare su alcuni prodotti come ad esempio il macerato d’ortica, utile anche come concimazione fogliare perché ricco di azoto, oppure il macerato di foglie di pomodoro o di equiseto. Tra i prodotti invece di tipo chimico, consigliati, possiamo trovare fenitrothion, buprofezin e flufenoxuron, suggeriti anche per la lotta obbligatoria.
Piretro contro cicaline
Tra i prodotti naturali per la lotta contro le cicaline possiamo trovare anche quelli a base di piretro, facili da reperire e molto efficaci. E’ possibile acquistarne delle confezioni anche comodamente in questa pagina su Amazon.
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Pubblicato da Marta Abbà il 2 Luglio 2020