Gli insetti sono una specie animale appartenente al grande gruppo degli Artropodi. Rappresentano il più grande tra i raggruppamenti di animali che popolano il nostro pianeta, pari ai cinque sesti dell’intero regno animale. Gli insetti sono dunque una delle più grandi categorie sistematiche presenti tra tutti gli organismi viventi.
Essi occupano quasi tutti gli ambienti compatibili con la vita e sono strettamente correlati all’essere umano e alle sue attività. In questo articolo il nostro focus sarà su una figura professionale correlata a questi piccolissimi esseri viventi. Scopriremo cioè insieme di chi studia gli insetti, ovvero l’entomologo.
Che cos’è l’entomologia
Partiamo da una definizione: che cos’è l’entomologia? Con questo termine si indica quella branca del sapere che si occupa dello studio degli insetti. Essa ottenne lo status di disciplina scientifica indipendente nel XVII secolo. Inizialmente, i naturalisti, si occupavano soprattutto di quegli insetti che distruggevano raccolti e colture ortivo/agricole. L’entomologia moderna è invece una branca della zoologia che a sua volta è un ramo delle scienze biologiche. L’entomologo è dunque lo specialista degli insetti e degli aspetti scientifici che li caratterizzano: morfologia, anatomia, fisiologia, comportamento, abitudini, filogenesi e impatto con l’ambiente.
A oggi, sono state classificate e descritte circa 1,5 milioni di specie. Si stima che nel mondo ne esistano altrettante finora sconosciute! I primi importanti studi di entomologia si collocano all’inizio del XVI secolo. È solo nel XIX secolo che si inizia a dare importanza allo studio degli effetti comportamentali tra insetti e uomo. Nel corso di questi ultimi anni, gli entomologi hanno migliorato ed ampliato le conoscenze riguardo i legami tra insetti nocivi ed insetti utili all’ambiente.
L’entomologia è una scienza in continua evoluzione con un campo di applicazione sempre in crescita. Nonostante ciò, questa scienza moderna ha raggiunto un livello di competenza tale, da poter ragionevolmente agire sulle popolazioni di insetti dannosi, senza comunque alterare i delicati equilibri ecologici che ne regolano i rapporti.
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Cosa fanno gli entomologi
Ogni anno vengono descritte 7.000-7.500 specie di insetti fino a quel momento sconosciute, pertanto gli scienziati devono aggiornarsi di continuo e attenersi scrupolosamente alle nuove scoperte.
Se vi chiedete chi studia gli insetti avete trovato la risposta: l’entomologo.
Un entomologo è uno studioso esperto di tutte le fasi degli invertebrati, nonché delle eventuali conseguenze di soggetti venuti a contatto con forme velenose o parassitarie. Gli esperti dovrebbero conoscere le peculiarità del comportamento degli insetti in laboratorio e nel loro habitat naturale, applicando con metodo le conoscenze in materia.
La gamma delle attività professionali dell’entomologo comprende:
- Studio e catalogazione di informazioni reperite e aggiornate;
- Studio e ricerca dello sviluppo evolutivo – individuale degli artropodi;
- Raccolta di materiale scientifico;
- Formazione di gruppi di ricerca nei settori della documentazione e della narrazione scientifica.
Cosa studia l’entomologia agraria
L’entomologia agraria si occupa degli insetti e delle loro interazioni dirette o indirette con piante ad uso commestibile, botanica generale e con i prodotti dell’agricoltura e dell’agronomia. L’entomologia agraria indaga sugli strumenti e sulle tecniche utili a contrastare gli effetti nocivi ed esaltare al contrario quelli positivi. L’entomologia agraria ha uno stretto rapporto con l’agronomia e le altre discipline tecnico-scientifiche, come le scienze forestali, la medicina e l’ecologia.
Come si diventa entomologo
La professione di entomologo, sebbene non sia la più richiesta nel nostro Paese, non è affatto da sottovalutare e risulta decisamente interessante, soprattutto per chi è appassionato di natura. Gli scienziati entomologi sono figure professionali attivamente coinvolte nell’attuazione delle misure preventive per contrastare la diffusione dei parassiti che sono anche i vettori di gravi malattie trasmissibili all’uomo. Grazie agli sforzi congiunti di entomologi di tutto il mondo, le specie di insetti rare e in via di estinzione vengono ora aggiornate, elencate e classificate. L’entomologia rappresenta una professione dinamica, coinvolgente ed interamente dedita allo studio scientifico.
Dopo il conseguimento del diploma di maturità, occorre iscriversi all’università. L’ideale sarebbe ottenere un diploma scientifico, in modo da avere delle buone basi di biologia e di scienze naturali. Il corso di laurea sarà comunque quello di scienze biologiche, della durata di tre anni e una volta conseguito il diploma di laurea, si potrà decidere per il percorso di specializzazione.
Non in tutte le università italiane esiste la specializzazione in entomologia, quindi potreste dover prendere in considerazione un eventuale trasferimento. Il titolo di entomologo si acquisisce solo se si è veramente interessati alla materia. Questo significa che dopo la specialistica dovete proporvi o iscrivervi ad un concorso per il dottorato di ricerca in questo particolare ambito, e/o tentare la carriera universitaria all’interno del Dipartimento che si occupa di entomologia oppure, inviare il vostro Curriculum Vitae presso le aziende agrarie del territorio o presso gli studi di medicina agraria. Sappiate però che la maggior parte degli entomologi è specializzata in un particolare tipo di insetto. A voi la scelta del vostro preferito.
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