Che cosa è il clima e quali sono gli elementi del clima – Tutti noi sentiamo ogni giorno parlare di clima. Oggi più che mai, in considerazione dei mutamenti che stanno interessando il pianeta esattamente sotto il profilo climatico.
Sebbene il termine “clima” sia parte integrante dei nostri discorsi quotidiani, non tutti siamo ben consapevoli della sua corretta definizione. Nei prossimi paragrafi cercheremo allora di scoprire che cosa è il clima e quali sono i suoi elementi.
Che cosa è il clima
Con il termine “clima” si indica l’insieme delle condizioni meteorologiche che contraddistinguono una regione piuttosto ampia nel corso dell’anno, succedendosi da un anno all’altro con modalità più o meno analoghe. All’atto pratico quindi, il clima può essere definito come l’andamento delle varie tipologie di tempo che si avvicendano in un determinato contesto territoriale.
Il termine clima non va quindi confuso con il termine “meteo” con cui si indica comunemente lo stato atmosferico di un’area geografica in un momento ben preciso.
Per poter definire le caratteristiche climatiche di una regione è perciò necessario effettuare ripetute e continue osservazioni delle diverse manifestazioni atmosferiche per periodi di una certa lunghezza temporale che corrispondono indicativamente ad almeno 20-30 anni.
Elementi del clima
Per descrivere il clima di una regione si ricorre ai cosiddetti elementi del clima che vengono rilevati dalla rete di stazioni meteorologiche disseminate sull’intera superficie terrestre. La rivelazione degli elementi del clima viene inoltre effettuata attraverso i satelliti meteorologici messi in orbita intorno al nostro pianeta.
Schematizzando, gli elementi del clima sono:
- la temperatura;
- la pressione;
- i venti;
- l’umidità;
- le precipitazioni.
Gli elementi del clima dipendono a loro volta dai fattori climatici. Si tratta nello specifico di cause locali che fanno assumere valori diversi agli elementi. Influendo sulla loro combinazione, tali fattori creano la differenziazione tra i diversi ambienti climatici.
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Fattori climatici
I fattori del clima comprendono:
- la latitudine;
- l’altitudine;
- la vicinanza ai mari e ai laghi;
- la direzione delle catene montuose;
- le correnti marine.
Influenza della latitudine sul clima
La latitudine influisce sulla distribuzione planetaria della temperatura che diminuisce man mano che si procede dall’Equatore verso i Poli come conseguenza della maggiore inclinazione con cui raggi solari raggiungono la superficie terrestre.
Influenza dell’altitudine sul clima
L’importanza della altitudine è correlata al fatto che con il crescere dei rilievi generalmente diminuiscono la pressione e la temperatura, mentre aumentano nel contempo le precipitazioni.
Influenza di laghi e mari sul clima
Rispetto al clima, i mari e laghi svolgono un’azione termoregolatrice delle aree circostanti. Le loro acque, infatti, assorbono il calore del sole con maggiore lentezza delle terre emerse e lo irradiano con altrettanta lentezza. La vicinanza di laghi e mari contribuisce perciò a mitigare le temperature nelle zone di riviera, rendendole non troppo calde d’estate e abbastanza tiepide durante la stagione invernale.
Come ulteriore effetto, le acque dei mari e dei laghi, attraverso il fenomeno dell’evaporazione, determinano la formazione di piogge frequenti. Per questo motivo le regioni marittime si contraddistinguono solitamente per una quantità di precipitazioni superiore rispetto a quella che si riscontra nelle aree geografiche situate all’interno dei continenti.
Influenza della direzione delle catene montuose su clima
L’influenza che la direzione delle catene montuose esercita sul clima è correlata al fatto che essa può deviare i venti dalla loro normale traiettoria, incanalandoli verso altre direzioni. Particolare rilevanza è rivestita soprattutto dalle catene montuose che sono disposte in maniera parallela rispetto alle coste. Nel caso specifico le catene montuose intercettano i venti umidi provenienti dal mare scaricando le piogge sul versante marittimo. Una volta oltrepassate le barriere montuose i venti giungono così piuttosto secchi nelle regioni interne. Si riesce perciò a intuire il motivo per cui i deserti maggiormente estesi si trovino proprio nelle aree più interne dei continenti.
Influenza delle correnti marine sul clima
Le correnti marine hanno un’enorme influenza sul clima. Esse contribuiscono al ricambio delle acque tra i mari freddi delle zone polari e i mari caldi delle aree tropicali. Le correnti marine modificano profondamente le condizioni termiche delle regioni che lambiscono, determinando in taluni casi conseguenze positive e in altri conseguenze negative. La corrente calda del Golfo, ad esempio, parte dall’area equatoriale e si spinge fino alle coste della Scandinavia, innalzando la temperatura media rispetto a quella di altre regioni che sono ubicate alla stessa latitudine. L’effetto prodotto dalla corrente del Golfo è quindi di mitigare il clima della Scandinavia.
Fattori secondari
Accanto a questi fattori primari esistono ulteriori fattori che determinano una influenza sul clima. Pur essendo secondari si tratta comunque di fattori dall’importanza non trascurabile. Uno di essi è l’esposizione topografica che rende i versanti meridionali dei rilievi esposti al sole più tiepidi rispetto ai versanti settentrionali lasciati invece all’ombra.
Altro fattore secondario che tuttavia esercita una certa influenza è costituito dalla vegetazione. La vegetazione svolge diverse funzioni. Da un lato riduce la temperatura del suolo assorbendo parte del calore solare, dall’altro lato aumenta l’umidità dell’aria traspirando vapore acqueo.
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Azione del clima sul pianeta
Il clima esercita un’azione fondamentale su molti aspetti del nostro pianeta, inclusa la stessa esistenza dell’uomo utili. Il clima condiziona difatti in maniera anche decisiva l’organizzazione sociale ed economica dei popoli, determinando le diverse forme di insediamento.
La sua influenza è specialmente evidente nel mondo vegetale. La temperatura condiziona ad esempio in modo rilevante la distribuzione spaziale delle piante. Ogni specie vegetale richiede alcuni limiti termici per poter compiere il proprio ciclo vitale. A partire da questo presupposto essenziale, le piante possono essere suddivise in:
- piante megaterme, quando necessitano una temperatura media superiore ai 20°C;
- piante mesoterme, se riescono a svilupparsi in temperature comprese tra i 15 e 20 °C;
- piante microterme, quando sono capaci di vegetare tra intervalli oscillanti tra 0 e 15 °C;
- piante echistoterme, se sono in grado di sopportare temperature inferiori inferiori agli zero gradi per qualche periodo.
Rispetto al mondo vegetale, gli animali risentono in maniera meno determinante dell’influenza del clima. Essendo dotati di mobilità possono infatti spostarsi per sfuggire a eventuali condizioni climatiche avverse. Anche gli animali hanno tuttavia un proprio habitat, a sua svolta strettamente correlato al clima.