Che cos’è il carbone vegetale
Informazioni sul carbone attivo: che cos’è il carbone vegetale e quali sono le sue proprietà? Come avviene la produzione del carbone vegetale e quali sono i suoi impieghi? Tutte le risposte.
Che cos’è il carbone vegetale?
Il carbone attivo, anche detto carbone vegetale, è una sostanza polverosa ottenuta dalla lavorazione della legna e derivati. Per la produzione del carbone vegetale, materiale legnoso come segatura, legno o noccioli di frutta e gusci, vengono sottoposti a una combustione senza fiamma.
Con la combustione senza fiamma, il materiale legnoso raggiunge temperature di 600/1200 °C in un ambiente povero di ossigeno, così non brucia ma da origine al cosiddetto carbone vegetale. Dopo il processo di combustione, il carbone attivo subisce ulteriori trattamenti atti ad aumentarne la porosità e quindi la superficie di assorbimento.
Le proprietà del carbone attivo sono talmente varie che lo rendono perfetto per l’impiego nei più disparati settori industriali. Il carbone attivo è usato:
- per scopi alimentari
- come decaffeinizzante
- in agricoltura
- nel settore farmaceutico
- in campo medico
- nello stoccaggio del combustibile
- per la purificazione dei gas
- come isolante per l’assorbimento acustico
- distillazione e purificazione di bevande alcoliche
- smaltimento del mercurio
- in metallurgia per la purificazione dell’oro o la finitura di altri metalli
- smaltimento delle acque reflue
- altre applicazioni ambientali: bonifica delle falde acquifere, filtraggio dell’acqua potabile, impianti di depurazione dell’aria, trattamento dei VOC (composti organici volatili)….
Come assumere il carbone vegetale
Il carbone vegetale può essere assunto con appositi preparati in forma di capsule o alimenti come il sale nero delle Hawaii, il sale nero indiano e il pane nero al carbone attivo.
In molti paesi, farmaci a base di carbone attivo sono diffusi per il trattamento di disturbi intestinali, flautolenza, indigestione e diarrea.
Il carbone vegetale per uso alimentare non presenta particolari controindicazioni: non viene assorbito dalle muscose dello stomaco, ne’ dell’intestino quindi non entra nel circolo ematico e non può raggiungere gli organi, tuttavia, in presenza di lesioni del tubo digerente l’impiego è controindicato. Tra le controindicazioni vediamo che il carbone vegetale è sconsigliato in caso di ostruzioni intestinali o appendicite.
A dosi elevate e se usato per periodi troppo lunghi può provocare un effetto costipante. In caso di feci nere a seguito dell’assunzione del carbone vegetale potete stare tranquilli, tale evento non ha alcun significato patologico.
Prima di assumere carbone vegetale è opportuno consultare il medico, soprattutto se si sta seguendo particolari trattamenti farmacologici: il carbone vegetale può ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci.
Il carbone vegetale si è dimostrato un valido rimedio naturale in caso di gonfiore addominale e meteorismo. Può essere d’aiuto per disintossicarsi dai metalli pesanti, farmaci, droghe e funghi, tuttavia non è efficace in caso di avvelenamento da cianuro, ferro, litio, arsenico, metanolo, etanolo o glicole etilenico.
Dove comprare il carbone vegetale
Non è facile reperire carbone vegetale a uso alimentare. In genere, il carbone attivo si trova in forma di compresse da assumere come integratore alimentare. Personalmente acquisto il carbone vegetale online, sfruttando la migliore offerta che trova su Amazon o portali simili. Su Amazon, una confezione da 250 grammi di Carbone Vegetale è proposta al prezzo di 16,77 euro. Con 250 grammi di carbone vegetale riuscirete a preparare all’incirca 80 pizze o pagnotte di pane nero.
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Pubblicato da Anna De Simone il 11 Giugno 2015