L’efficienza energetica di un edificio può essere un chiaro indicatore di quanto l’utente andrà a pagare di spesa elettrica. Ad ogni edificio, mediante le classi di efficienza energetica, è attribuito un punteggio e da questo anno la classe deve essere indicata al momento della vendita o dell’affitto di un immobile; infatti, dal primo gennaio del 2012, è in vigore l’obbligo di indicare sugli annunci immobiliari, di vendita o di affitto, la classe energetica dell’appartamento o della casa in questione. L’acquirente ha il diritto di essere informato circa la classe energetica dell’edificio in questione ma l’obbligo divenuto esecutivo con l’inizio dell’anno, è del tutto ignorato. Solo nella Regione Lombardia gli annunci immobiliari tengono conto di tale obbligo infatti, quella lombarda, è l’unica regione che prevede sanzioni a chi omette la classe energetica, nelle altre regioni l’obbligo è del tutto ignorato.
Solo il 4% degli annunci immobiliari pubblicati da inizio gennaio, si è adeguato alla nuova normativa. La percentuale così bassa, riflette la mancanza di un vero sistema di controllo e di sanzioni. L’unico esempio virtuoso è dato dalla Lombardia che ha confermato l’obbligo attraverso provvedimenti regionali che fissano sanzionamenti fino a 5 mila euro a carico degli inserzionisti che omettono le informazioni relative alla classe energetica dell’immobile proposto.
L’obbligo di indicare la classe energetica nell’annuncio immobiliare è del tutto ignorata, probabilmente perché, per ottenere la certificazione energetica, il possessore dell’immobile deve pagare un costo che si aggira tra i 200 e i 300 euro. Chi vuole vendere o affittare una casa, ha in mente di guadagnare denaro e non di spenderlo, pertanto la Confedilizia propone la soluzione delle autocertificazioni se il possessore dell’immobile dichiara il livello più alto di costi di gestione energetica. La soluzione proposta dalla Confedilizia sarebbe l’ideale perché stando alle stime della Fiaip (Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali), l’80% degli immobili italiani appartiene alla classe energetica F, appunto al livello a più alto costo di gestione energetica.
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